Come prevedibile, anche il precedente record della pista di Spielberg è diventato soltanto uno...sbiadito ricordo al termine delle qualifiche, con Valtteri Bottas capace di portare il nuovo limite della pista a 1:03.130 e di abbassare di oltre un secondo la pole da egli stesso ottenuta un anno fa. Una prestazione davvero eccellente quella del pilota finlandese, abile nello sfruttare al meglio il primo tentativo nel Q3 e capace di mettere sotto pressione Hamilton e Vettel, i quali poi non sono riusciti a scavalcare nel finale il tempone ottenuto dallo stesso Bottas con l'ultimo set di Supersoft. Hamilton si è dovuto così inchinare al compagno, riununciando in questa occasione all'obiettivo di centrare la pole numero 76 della carriera per soli 19 millesimi di secondo, ma confermando la forza di una Mercedes che nel momento decisivo ha tirato fuori tutto il proprio potenziale, monopolizzando autorevolmente la prima fila dello schieramento e rifilando agli avversari distacchi che, su una pista corta come il Red Bull Ring, sono tutt'altro che trascurabili. Una prestazione resa possibile anche dal nuovo pacchetto aerodinamico introdotto dal team di Brackley in questa circostanza, il quale ha funzionato subito a dovere incollando la monoposto anglo-tedesco ai curvoni del tracciato austriaco.

La Ferrari dal canto suo si è "accontentata" della seconda fila, con Vettel e Raikkonen staccati rispettivamente di tre e cinque decimi dalla vetta. Sul pilota tedesco però incombe la decisione che verrà presa dagli Stewards, in merito all'episodio che ha fatto finire il pilota tedesco under investigation nel corso della Q2. In uscita da curva 1 e dopo aver concluso il proprio tentativo, Vettel è infatti rimasto in traiettoria procedendo lentamente, con Sainz che ha dovuto schivarlo oltrepassando il cordolo per evitare la collisione. Un danneggiamento di certo involontario ma che al tempo stesso è apparso evidente nei confronti dello spagnolo, con i due piloti che sono stati convocati dai Commissari al termine delle qualifiche. Raikkonen ha ottenuto invece un buon quarto tempo, pur non essendo mai riuscito ad esprimersi sugli stessi livelli del compagno di squadra nell'arco del week-end, alle prese con una monoposto a tratti apparsa troppo sottosterzante. In ogni caso, le due rosse potranno contare su una strategia di gara differente rispetto a Mercedes e Red Bull, avendo scelto di puntare sulle gomme Ultrasoft per affrontare il primo stint: un'opzione sicuramente più aggressiva ma al tempo stesso rischiosa, visto il graining manifestatosi a più riprese sulle mescole più soffici nel corso del week-end.

La Red Bull ha invece deluso sulla pista di casa, non essendo mai stata in grado di inserirsi nella lotta per le prime due file: Verstappen (dopo il problema accusato in mattinata) ha limitato i danni piazzandosi quinto, mentre Ricciardo è finito addirittura alle spalle dell'eccellente Grosjean, sesto con la Haas. Proprio la scuderia americana si è confermata come quarta forza del week-end, piazzando anche Magnussen in ottava posizione davanti alle Renault di Sainz e Hulkenberg. Subito alle spalle della top ten i positivi Ocon e Gasly, mentre Leclerc ha ottenuto il dodicesimo tempo ma dovrà scontare una penalità di cinque posizioni in griglia per aver sostituito il cambio al termine delle FP3. A beneficiarne Alonso e Stroll (capace di cogliere in extremis l'accesso alla Q2) insieme a Vandoorne, Perez e Sirotkin, mentre a chiudere mestamente il gruppo ci saranno Hartley ed Ericsson.

La gara di domani si preannuncia interessante anche in virtù della differente scelta strategica tra i top team in termini di gomme: un appuntamento che sarà possibile seguire in diretta anche su Radio LiveGP a partire dalle ore 15:00.

Da Spielberg (Austria) - Marco Privitera

 

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