Non succedeva dal lontano 2007 che la Yamaha lasciasse a piedi un pilota durante la gara ed è ancora più incredibile pensare a due motori rotti nella stessa giornata, oltretutto su una pista sulla quale il motore conta molto. Stiamo parlando ovviamente dei casi dei motori di Jorge Lorenzo e Valentino Rossi entrambi rotti nel weekend del Mugello: fortunato Lorenzo a rompere nelle fasi finali del warm up, sfortunato invece Rossi con l’esplosione del motore mentre era in piena bagarre per la vittoria proprio con il maiorchino.

In Yamaha hanno deciso di capirci meglio ed i due motori incriminati sono stati spediti subito in Giappone per essere analizzati ed a due settimane dai problemi sono arrivate le analisi sulle cause delle due rotture. Ecco quindi cosa è emerso dalle analisi riportate dal Project Leader della M1 2016 Kouji Tsuya.

Dopo i problemi tecnici del Mugello, le due unità incriminate sono state rimandate a Yamaha Motor Company per le analisi. A seguito della nostra dettagliata analisi dei motori, dati della telemetria e relativi sistemi, abbiamo trovato le cause delle rotture. Le rotture sono state causate da un problema elettronico relativo al limitatore di giri che poi ha danneggiato valvola e pistone. I motori di Lorenzo e Rossi dunque si sono rotti per lo stesso motivo. Per essere chiari, niente problemi di natura strutturale o componenti del motore, è stato un problema di natura elettronica.

Il problema di Valentino è stato causato da un fuori giri accidentale causato dal passaggio sul dosso del rettilineo a gas spalancato. Il problema non è relativo all’errore di Valentino alla San Donato del giro precedente. 

Non c’erano mappature speciali per il Mugello, abbiamo usato le solite mappature. Abbiamo deciso quindi di ritirare i due motori dalla disposizione per il resto della stagione.

Abbiamo una lunga storia di affidabilità dei motori e questo fatto non cambierà nonostante i problemi avuti al Mugello; i motori non avevano problemi, ma non ci siamo accorti dei diversi comportamenti della centralina unica che hanno fatto lavorare il limitatore di giri in maniera diversa rispetto all’anno scorso. Abbiamo settato il limitatore nella stessa maniera dell’anno scorso ma non ci siamo accorti che il software unico lavora in maniera diversa.

Il motore di Valentino era il più fresco dei tre già punzonati all’interno della sua disponibilità e quindi dopo il problema di Jorge nel warm up non abbiamo considerato di sostituirlo. Non siamo riusciti in breve tempo a trovare il problema elettronico che ha afflitto il motore di Jorge nel warm up.

Mugello è una delle piste più critiche perché salti sul dosso del rettilineo a gas spalancato ed i giri motore salgono al massimo. Abbiamo imparato questa lezione ed abbiamo già modificato i settaggi del limitatore di giri, quindi non ci saranno problemi in Catalunya. Per motivi di sicurezza le unità usate da Valentino e Jorge al Mugello verranno utilizzate soltanto nei turni di libere in modo da chiudere il loro ciclo vitale.

Abbiamo capito che un problema elettronico ha causato le rotture al Mugello, di conseguenza non interverremo sulle unità non ancora punzonate. Abbiamo ancora motori a sufficienza per il resto della stagione e contromisure sono già state prese e siamo sicuri che problemi simili non capiteranno più

Un'analisi sicuramente esaustiva da parte della Yamaha sui problemi capitati ad entrambe le moto ufficiali ma che non riporta indietro una gara potenzialmente vincente per Valentino al Mugello. Staremo a vedere cosa succederà a Barcellona con un altro lungo rettilineo prima di arrivare alla prima staccata…

Marco Pezzoni