Credits: PTR Triumph Racing X
Credits: PTR Triumph Racing X

A differenza di ieri il pit-stop ha veramente scompigliato le carte in tavola nella Gara 2 del WorldSSP. Tra cadute, penalità e protagonisti inattesi, alla fine è Tom Booth-Amos a festeggiare il primo successo nella categoria. L'inglese regala così alla Triumph Street Triple 765 il secondo successo nella categoria davanti alla Yamaha di Stefano Manzi e alla MV Agusta di Bo Bendsneyder.

Tom Booth-Amos vince e “pareggia” Stefano Manzi

Dopo le prime due gare della stagione WorldSSP nessuno si sarebbe aspettato un pareggio in classifica. Ebbene, Tom Booth-Amos era salito una volta solo sul podio nella categoria lo scorso anno, mentre a Phillip Island ha collezionato uno splendido 2° posto in Gara 1 prima di poter finalmente festeggiare il primo successo nella categoria. Booth-Amos ha condotto la corsa con grande autorità per buona parte delle operazioni, specie prima del pit-stop: è proprio ai box che il pilota Triumph, tra i primi a rientrare, è stato scavalcato sia da Marcel Schroetter che da Jaume Masiá, ritrovandosi così nel mezzo della bagarre a centro gruppo in una gara veramente caotica. Il tutto è cambiato al 10° dei 18 passaggi previsti, quando tutti i piloti avevano effettuato la sosta ai box obbligatoria. In curva 1 Jaume Masiá ha tamponato Valentin Debise ad una grande velocità, con le due Ducati che sono uscite di scena. Stessa sorte è capitata ad un'altra Panigale V2 955 giusto poche curve dopo: Marcel Schroetter, leader della corsa a quel punto, ha perso il posteriore alla penultima curva, rimanendo in mezzo alla pista e rischiando di rimanere investito dagli avversari. A farne le spese, su tutti, sono stati Xavi Cardelus (8°) e Lucas Mahias (6°), entrambi costretti ad uscire dalla pista pur di evitare il tedesco. 

Tom Booth-Amos, leggermente rallentato dalla caduta di Schroetter, si è velocemente ripreso la testa della corsa riuscendo ad avere la meglio su Stefano Manzi. L'italiano ha tentato in tutti i modi di bissare il successo ottenuto ieri, ma qualche errore di troppo e la grande coppia della Triumph hanno permesso all'inglese di tagliare per primo il traguardo e festeggiare la vittoria. I due, dopo le prime manche dell'anno, si trovano a quota 45 punti ed andranno a Portimão a pari punti.

Bendsneyder a podio, Rinaldi è 4°

Come successo anche ieri, il pit-stop ha portato degli strascichi sia prima che dopo l'esposizione della bandiera a scacchi. Ne sa qualcosa Jeremy Alcoba, unico pilota Kawasaki in griglia penalizzato di quasi 7" per non aver rispettato il 1'18" di sosta obbligatoria. Lo spagnolo ha lottato ardentemente per il podio ma, dopo la penalità, si è dovuto accontentare della top 5. A giovare di questa situazione è stato Bo Bendsneyder, grande deluso del weekend di Phillip Island: l'olandese di MV Agusta è partito ancora una volta piuttosto male, scivolando ai margini della zona punti salvo poi riprendere vita nella seconda parte della corsa e prendersi il primo podio stagionale. C'è da gioire per Michael Ruben Rinaldi, il quale si riscatta dopo la sfortuna della rottura in Gara 1 e conclude la prima gara nel WorldSSP con un'incoraggiante quarta posizione finale. In settima posizione chiude la seconda Triumph dell'idolo di casa Oliver Bayliss, capace di precedere sul finale Kaito Toba e Ondrej Vostatek a chiudere la top 10. Grande peccato per quanto riguarda Leonardo Taccini: il romano ha lottato come un leone nelle posizioni di testa, salvo poi venire penalizzato a fine gara di oltre 26" e concludere la corsa al 15° posto. Meglio non è andata a Can Öncü: il turco ha tentato un attacco ai danni di Alcoba all'ultimo giro, perdendo l'anteriore in curva 4 e passando così da una possibile lotta per il podio al 16° posto finale.

WorldSSP | Phillip Island: I risultati di Gara 2

risultati di gara 2 di worldssp in australia
Credits: WorldSBK.com

Valentino Aggio

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