Prosegue il percorso di sviluppo della F1-75 da parte della Ferrari. Nonostante il caos generato dall’attacco missilistico a 20 chilometri dal tracciato l’attività in pista nella prima giornata di prove del GP Arabia Saudita si è svolta regolarmente.

A comandare la classifica delle due sessioni di libere c’è il vincitore del Gran Premio del Bahrain, Charles Leclerc. Il monegasco ha completato la giornata con un 1:30.074 su gomma Soft. Il suo compagno di squadra, Carlos Sainz, ha chiuso 3° con un ritardo di 246 millesimi dal compagno, ma su gomma a banda gialla. Questo perché lo spagnolo ha trovato traffico durante il suo giro veloce con la gomma più morbida, dovendo abortire il tentativo.

DUE SESSIONI NON LINEARI PER LA ROSSA

Nonostante le posizioni possano far pensare ad una buona Ferrari anche sul circuito saudita, non è stata una giornata senza intoppi per la Rossa. Dopo aver iniziato in ritardo il programma nella FP1 per evitare di girare con il tracciato troppo sporco, i due piloti Ferrari sono stati costretti ai box per il finale della FP2. Infatti, la Scuderia di Maranello dovrà contare nella giornata di domani (quando scatterà la regola del parco chiuso) solo sulla simulazione qualifica, poiché sia Leclerc che Sainz hanno urtato le barriere, seppur in maniera leggera, compromettendo il tirante della sospensione anteriore. Lavoro extra per i meccanici Ferrari, il quale non ha permesso di effettuare long run sulla F1-75.

Se nella situazione del Bahrain, la mancanza di uno stint in condizioni di gara non pesava vista la presenza dei test, la situazione a Jeddah è ben diversa. Le monoposto di Leclerc e Sainz hanno completato un totale di 32 e 26 giri nel corso delle due sessioni, decisamente meno rispetto ai 47 compiuti da Verstappen.

Nel sabato di Jeddah, ma soprattutto durante la gara di domenica, ci sarà una prima prova sulla competitività della F1-75 in mancanza di dati effettivi raccolti dalla pista.

Antonio Fedele