Il 2015 per la Red Bull non sembra essere iniziato nel migliore dei modi. Sa da un lato durante i test di Jerez i problemi non sono mancati, dall'altro c'è moderato ottimismo in seno alla scuderia di Milton Keynes, soprattutto ripensando a quanto accaduto lo scorso anno di questi tempi sul tracciato andaluso, quando le Power Unit Renault accusavano guai a ripetizione.

Ma i contrattempi nel team di Mateschitz sono stati anche di altra natura: prima di scendere in pista a Jerez, infatti, la RB11 ha fallito per ben due volte il crash test anteriore, mettendo addirittura a rischio l'esordio della nuova vettura. Un imprevisto, quest'ultimo, che ha condizionato non poco la scuderia, visto che ai test di Jerez abbiamo assistito anche ad un episodio piuttosto singolare: Kvyat ha infatti danneggiato l'ala anteriore durante la seconda giornata, e visto che si trattava dell'unico pezzo a disposizione, è stato costretto a girare per il resto della sessione a bassa velocità e privo della componente aerodinamica, in attesa che dalla fabbrica arrivasse il pezzo di ricambio.

Per far fronte anche a queste problematiche, a Milton Keynes starebbero però ora pensando di “copiare” il design del muso della nuova Williams FW37, anch'essa alle prese con qualche problema durante le fasi del crash test. Del resto, a Grove sono sempre stati un passo avanti nel trovare soluzioni innovative per le proprie vetture, e la scelta di adottare un naso corto sembra essersi rivelata una scelta azzeccata anche dal punto di vista aerodinamico. Le nuove regole, infatti, hanno costretto i progettisti ad escogitare nuove soluzioni al fine di recuperare carico aerodinamico e massimizzare il flusso d'aria intorno al resto della vettura.

Lo stesso capo degli ingegneri Red Bull, Rob Marshall, non ha escluso che presto si potrebbero vedere nuove soluzioni sull'anteriore della RB11, apparsa a Jerez con una curiosa livrea camuffata: "Tra le varie soluzioni che abbiamo provato, quella a naso lungo è al momento la più convincente nonché in grado di darci maggiori garanzie dal punto di vista dei crash test. Naturalmente abbiamo anche valutato soluzioni alternative, e non è detto che in futuro potremo vedere qualcosa di diverso: del resto, l'aspetto che le vetture hanno durante la prima sessione di test è sempre molto provvisorio".

Attendiamoci, dunque, di vedere sin dai test in programma la prossima settimana a Barcellona numerose novità di carattere aerodinamico: un'occasione utile per ricevere indicazioni probanti sullo stato di forma dei vari team a meno di un mese dallo spegnimento dei semafori a Melbourne.

Marco Pezzoni - Marco Privitera

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