Salone Francoforte: anteprima Opel Grandland X, suv grintoso e tecnologico
Non meno importante è il Driver Drowsiness Alert che è in grado di prevenire i pericolosi colpi di sonno. Per la città c'è il parcheggio assistito che sfrutta il sistema di visione a 360 gradi. La nuova creatura di Opel è anche accogliente, grazie a sedili ergonomici riscaldati come anche il volante. La Grandland X ha optional degni di vetture di alto livello come il portellone posteriore ad apertura automatica tramite un rilevatore di movimento: in pratica basta un movimento del piede per aprirlo.
I tecnici Opel non hanno trascurato la connettività dotando il nuovo suv di Intellilink ed assistenza dedicata Opel OnStar con una grande varietà di servizi: dalla prenotazione di hotel alla ricerca di parcheggio. Non manca la ricarica induttiva del cellulare tramite wireless. La Grandland X monta fari denominati AFL, Adaptive Forward Lighting, in grado di adattarsi automaticamente alle diverse condizioni d'illuminazione. Tra i tanti sistemi che equipaggiano la nuova Opel anche il Grip Control per avere la massima trazione in ogni condizione.
Esteticamente la Grandland X si presenta con un look in linea con gli stilemi del brand con un piglio moderno, armonico e deciso, senza spigoli. Il frontale è dominato dal logo Opel con un ideale prolungamento cromato che si distende verso i gruppi ottici, a voler ribadire la filosofia della casa votata al pragmatismo senza trascurare la vocazione off road della vettura. Il tetto e le fasce paracolpi neri lo ribadiscono senza eccedere. Le dimensioni sono il giusto compromesso tra abitabilità ed ingombri esterni da cittadina con i suoi 4,48 metri di lunghezza, 1,84 di larghezza e 1,64 di altezza. Il passo di 2,68 metri consente di avere spazio nell'abitacolo per 5 persone ed un baule estendibile fino ad oltre 1600 litri. Le premesse sembrano esserci tutte per una vettura in grado di accontentare i più sportivi ma anche i più glamour, senza naturalmente dimenticare le famiglie. Aspettiamo il prossimo settembre per constatare il lavoro dei tecnici Opel.
Fabrizio Crescenzi