"La squadra ha fatto un grandissimo lavoro fino a questo momento della stagione - ha esordito Marchionne - sono veramente soddisfatto dei risultati e delle vittorie che abbiamo ottenuto finora. La gara di oggi? La situazione sulla griglia non conta, ogni gara rappresenta potenzialmente una grandissima occasione per fare bene, indipendentemente dalla situazione degli altri. Credo anche che in occasione della precedente occasione ci fossero tutte le carte in regola per cogliere un risultato migliore".

A proposito dell'ormai "celebre" episodio di Baku che ha coinvolto Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, il presidente si è così espresso: "Se ho parlato con Seb dopo quanto accaduto? Certo, l'ho incontrato il giorno dopo a Maranello. Non ci siamo detti nulla di particolare, ma di sicuro sarebbe stata una cosa da evitare. Detto questo il capitolo è chiuso, la vita continua. Occorre pensare al risultato finale e non a beghe personali, come fatto a Baku. Se ho temuto una penalità più pesante per lui? In realtà, tra entrata e uscita dai box, ha pagato molto di più rispetto ai dieci secondi dello stop-and-go, per cui credo sia stata sufficiente. Non dimentichiamo che non è stata una gara facile, abbiamo perso una macchina alla seconda curva in una maniera non molto corretta. Ma ormai occorre chiudere la faccenda e lasciarlo in pace, continuare a parlare delle stesse cose non serve a niente".

La lotta per il Mondiale vede una battaglia serrata tra Vettel e Hamilton, con la Ferrari capace nel corso dell'inverno di ricucire l'ampio gap che la separava dalla Mercedes. A tal proposito, Marchionne ha voluto sottolineare il grande lavoro di squadra: "L'impegno che abbiamo preso l'estate scorsa è stato quello di cambiare la maniera con cui era stato gestito il team. Abbiamo scelto Mattia Binotto, il quale ha un'esperienza di oltre vent'anni in Ferrari, e gli abbiamo affidato una grande responsabilità che sta ripagando nel migliore dei modi. Sono molto soddisfatto anche del lavoro che sta facendo Maurizio Arrivabene, ma soprattutto contento dello sviluppo che si sta facendo sulla vettura. La cosa importante è ora proseguire in maniera ottimale il lavoro che stiamo portando avanti: a tal proposito stiamo discutendo sui nuovi miglioramenti che potremo apportare sulla vettura e sulle tempistiche della loro introduzione. Ci aspettiamo molto dal weekend di Monza".

Riguardo al mercato piloti e alle voci su un possibile ritorno di Alonso e di un interessamento della Ferrari nei confronti di Max Verstappen, Marchionne è stato piuttosto eloquente: "Se Alonso ha manifestato un interesse nei nostri confronti, non è detto che da parte nostra esso possa essere contraccambiato. Per quanto riguarda Max, non abbiamo firmato assolutamente nulla. Con i piloti entrambi in scadenza, ovviamente prima della fine dell'anno prenderemo una decisione. Se sono contento di Raikkonen? Vogliamo molto bene a Kimi, ma deve lavorare ancora e migliorare. Detto questo, a noi interessa proteggere la possibilità di vincere il campionato: in particolare quello Costruttori, che è quello che interessa soprattutto alla Ferrari. Spero che la parola Mondiale ormai non sia più un tabù, noi siamo pronti a giocarcela. La Mercedes? Siono molto bravi, li rispettiamo e loro rispettano noi".

A fare discutere molto in questi ultimi giorni è stata la novità relativa al ruolo in seno alla Scuderia di Lorenzo Sassi, chief-designer della Power Unit il cui ruolo all'interno dell'azienda avrebbe subito una variazione che lo vedrebbe spostato su un altro programma. Marchionne ha finalmente provato a fare chiarezza: "Quando si parla di Sassi probabilmente si ignora il percorso che lui ha fatto prima di occupare questo ruolo. Lui è arrivato dalla parte GT prima di giungere in Formula 1, pertanto questo continua ad essere un normale sviluppo della sua carriera. Dovrete abituarvi a questo genere di cose, lo abbiamo fatto anche con altri e succederà ancora".

Tra le novità della Formula 1 2017 anche l'insediamento al vertice di Liberty Media. Ecco il Marchionne-pensiero: "Li ho incontrati stamattina, una delle ragioni per cui sono qui è proprio per parlare dello sviluppo strategico della Formula 1. Credo che abbiamo le idee chiare su come lavorare, c'è ancora tempo per farlo, ma loro hanno un progetto molto chiaro e se riusciremo a condiverlo noi ci saremo. Qualora poi non dovesse interessarci, ne riparleremo nel 2020. Se hanno capito l'importanza della Ferrari? L'importante è continuare a vincere, solo così saremo sempre più importanti. Come dissi anche in passato ad Arrivabene e Binotto, la Ferrari vale solo quando vince. Il nostro futuro non dipende da ciò che accadrà in galleria del vento, ma soltanto dai riscontri della pista".

Da Spielberg - Marco Privitera

 

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