Ott Tanak vola in testa alla classifica nel primo giorno di speciali in Kenya
Credits: WRC Official FB page

Le prime due speciali del Safari Rally Kenya WRC hanno visto Ott Tanak prendere la leadership della classifica generale di un appuntamento che ha ancora tanto da dire. Non così i protagonisti, che per protestare contro l’atteggiamento chiuso e, diciamocelo, poco intelligente della Federazione sulla questione “f-words” hanno deciso di non rilasciare dichiarazioni ufficiali, quando non nella loro lingua madre. Tornando alla strada, l’estone ha preceduto un Takamoto Katsuta scatenato (e fortunato) e la sorpresa Gregoire Munster. 

Tanak svetta tra i problemi Hyundai

La classifica della prima giornata è stata delineata in particolare dalla seconda prova, la Mzabibu 1, della lunghezza di 8,2 km, disputata nel pomeriggio dopo l’apertura sulla PS spettacolo di Kasarani, alla periferia di Nairobi. Ott Tanak ha fatto segnare qui il miglior tempo, che lo ha portato poi a balzare in testa alla generale in 9:52.3. Partendo dopo i leader, ha potuto usufruire di una linea ideale più pulita, e questo lo ha sicuramente agevolato, ma l’estone in questo inizio di rally è stato veramente impeccabile. 

La giornata, per Hyundai, è stata però tutt’altro che facile. Thierry Neuville ha infatti pagato quasi 20 secondi nei confronti del leader dopo un errore che poteva avere conseguenze ben maggiori a tre chilometri dal termine della seconda speciale. Adrien Fourmaux, invece, non è riuscito a prendere il via per problemi tecnici alla sua i20, e questo lo mette già fuori dalla contesa per la classifica assoluta. 

Katsuta all’attacco, bene Munster

La seconda posizione di giornata è andata a Takamoto Katsuta, migliore dello squadrone Toyota con 2.4 di distacco dal leader Tanak. Il giapponese ha disputato un’ottima seconda speciale, e avrebbe potuto andare in testa. A pochi chilometri dal traguardo, però, ha commesso un errore che avrebbe potuto metterlo fuori gioco, dal momento che si è trovato a passare in una strettoia tra una costruzione e un grande blocco di cemento. Bravo e fortunato Taka, che domani dovrà trovare il modo di continuare a spingere senza commettere errori. 

Il podio di giornata è stato chiuso da Gregoire Munster, veloce con la sua Puma e bravo a sfruttare le linee dei piloti che lo hanno preceduto sul tracciato. Alle sue spalle bene Rovanpera, in agguato a soli quattro decimi, e il leader del Mondiale Evans, bravo a limitare i danni creati dalla posizione di partenza. Pulita la prova di Josh McErlean e Sami Pajari, distanziati di un secondo, che continuano la loro crescita e il loro periodo di apprendimento. 

Credits: WRC Official website

La consegna del silenzio

A fare notizia, in questa prima giornata tutto sommato interlocutoria, è la protesta dei piloti WRC contro una FIA, e in particolare il suo Presidente, poco incline al dialogo e inflessibile sulla questione parolacce. I protagonisti, a questo punto, hanno optato per non rispondere alle domande al termine delle speciali, o di farlo nel proprio idioma madre. Auguri, quindi, a tradurre dal gaelico di Evans, dal giapponese di Katsuta o dal finlandese di Rovanpera. 

Si può essere d’accordo oppure no, e noi francamente lo siamo, con i piloti, ma un dato è da sottolineare. La granitica compattezza mostrata dal gruppo nell’esprimere il proprio dissenso segnala un malessere diffuso e da non sottovalutare. Altre categorie e altri gruppi di piloti (anche molto meglio pagati), hanno di che prendere spunto. 

WRC2: Kajetanowicz guida su Solberg

Kajto Kajetanowicz ha guidato un trio tutto Toyota nel primo giorno di speciali del Safari Rally Kenya. Il polacco, con una grande PS2, si è portato davanti ad Oliver Solberg e Dominguez. Primo dei piloti Skoda ha chiuso Gus Greensmith, in quinta posizione

Domani sarà per tutti una giornata lunghissima, con otto speciali in programma, per più di 150 km cronometrati, che ci daranno un’idea più precisa dei valori in campo in questo Safari Rally. 

Nicola Saglia