Un Gran Premio che non ti aspetti. Ma è esattamente quello andato in scena oggi in Ungheria. Dal ricordo commovente sulla griglia di partenza per Jules Bianchi ai colpi di scena a ripetizione. E' successo di tutto all'Hungaroging, dove a vincere è stato Sebastian Vettel con la sua Ferrari. A dire il vero, potevano essere due le Rosse di Maranello a salire sul podio, ma un inconveniente tecnico alla vettura di Kimi Raikkonen ha impedito una meritata doppietta.

Il tedesco del Cavallino ha preso la testa della corsa alla prima curva e l'ha mantenuta per quasi tutti i 69 giri, uno in meno del previsto per la partenza ripetuta a causa dell'errore dello scosso Felipe Massa. La cavalcata vincente di Vettel ha resistito anche alla Safety Car, che ha annullato i 30 secondi di vantaggio che aveva su Nico Rosberg. Il buon Seb ci ha abituati a team radio ricchi di passione che non ti aspetti da un tedesco. Felicissimo per la sua vittoria, infatti, ha voluto subito dedicarla a Bianchi: "Jules, cette victoire est pour toi". Parole che lasciano il segno, emozionano e dimostrano che la Ferrari è una vera famiglia e non una semplice squadra.

Sul podio Vettel ha ribadito che "questa vittoria è per Jules". Ha continuato ricordando che "è stata una settimana incredibilmente dura e per tutti noi piloti è molto difficile, quindi questa è per lui. Tutte le persone all'interno della Ferrari, tutti i tifosi della Ferrari, sapevamo che prima o poi avrebbe fatto parte del nostro team, parte di questa famiglia".

Per quanto riguarda la gara, Seb ha detto di aver avuto a disposizione una "vettura difficile da guidare ma è stata una grande gara, abbiamo mostrato grande ritmo, quindi grazie al team per il recupero da venerdì." Sempre dal podio, Vettel ha voluto sottolineare che nonostante l'ingresso della Safety Car sia riuscito a vincere lo stesso.

La dedica a Jules Bianchi della bella vittoria di Sebastian è arrivata anche dal Presidente della Ferrari. Sergio Marchionne, infatti, ha voluto subito far sentire la sua voce di capo: "Una vittoria che vogliamo dedicare alla memoria di Jules Bianchi, un ragazzo fantastico che ci manca tanto." Da buon numero uno, però, l'italo-canadese non ha dimenticato la nota negativa: "Purtroppo oggi non possiamo festeggiare un primo e secondo posto che era alla nostra portata per i problemi avuti sulla macchina di Kimi. Un monito ulteriore a non abbassare mai la guardia: dobbiamo sempre lavorare per chiudere il divario con chi ci sta davanti, ma senza mai dimenticare l'affidabilità." Marchionne ha concluso dicendo che la pausa estiva farà bene: "Tutta la Scuderia tornerà ancora più agguerrita e determinata".

Maurizio Arrivabene, invece, non ha usato mezzi termini nelle sue dichiarazioni. Si è tolto subito quei sassolini dalle scarpe che proprio non poteva sopportare più da italiano e da Direttore della Gestione Sportiva del Cavallino Rampante. "E' la seconda vittoria dopo 10 gare ed 8 podi, la dedico a chi i conti non li sa fare e dice stupidaggini. I ragazzi sanno rappresentare a dovere la Ferrari", queste le primissime parole post-gara. Un respiro profondo ed ha rincarato la dose: "Non mi faccio prendere dalle emozioni. Non mi piacciono gli spaghetti, mi son fatto una pizza all'arrabbiata e l'ho consigliata alla squadra per caricarsi". Se ci fosse stato anche solo un dubbio sul destinatario del suo sfogo lo ha fugato subito. Niki Lauda messo in riga, il condottiero Maurizio ha avuto anche parole su di un altro tema scottante: gli pneumatici. "Peccato per Kimi perché qui rischiavamo di fare la doppietta, il giorno che potremo scegliere noi le nostre gomme da usare sarà sempre tardi." La conclusione dell'intervento di Arrivabene è quella di un leader riconosciuto dai suoi ai quali indica la via: "Abbiamo carattere ed umiltà, siamo nella direzione giusta".

Dopo le note polemiche tra la Ferrari e Kimi Raikkonen, un bel secondo posto avrebbe regalato all'ambiente un clima più sereno, ma il ritiro del finlandese a 13 giri dalla fine ha rovinato una domenica sin lì perfetta. "Credo che la cosa positiva in questo momento sia la vacanza... La velocità della macchina non è un problema, ma abbiamo un po' di sfortuna, alla fine succede sempre qualcosa", queste le parole di un Kimi deluso che evita qualsiasi commento e fa gioco di squadra: "Ora bisogna evitare gli errori e poi si andrà nella giusta direzione".

La gara dell'Hungaroring ha regalato grandi emozioni che non provavamo da tempo, non solo per lo sfortunato Jules e la sua scomparsa prematura, ma anche per quanto visto in pista. La tortuosa pista ungherese ha fatto la storia della Ferrari e della Formula 1. Era il 1989 quando Niegel Mansell disputò una delle gare più belle di sempre, dedicando la vittoria all'Ing. Ferrari. Oggi Sebastian Vettel ha scritto un altro pezzo di questa storia che sta per raggiungere il traguardo delle 900 gare, con un'altra dedica speciale: quella a Jules Bianchi.

Fabrizio Crescenzi

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