Ieri Lewis Hamilton, dopo il quinto posto in qualifica era deluso, ma aveva comunque detto: "proverò a vincere" . Frase di circostanza forse più che una vera convinzione, perchè con le prestazioni messe in campo da Ferrari e Red Bull nessuno ci avrebbe creduto. Invece la gara prende quella piega che non ti aspetti, e Lewis vince davvero. Essere campione è questo: farsi trovare pronto, non sbagliare nulla e incassare con gli interessi. 

Le basi del colpo grosso però Hamilton le getta in partenza. Uno scatto magistrale, che gli permette di trovare un corridoio libero sulla destra della pista, superare agilmente Ricciardo, e mettersi in ottima posizione per accordasi, con grande attenzione, dietro Sebastian Vettel. Riesce a stare lontano dai guai e a trovarsi in seconda posizione già dopo la prima tre curve, e segue Vettel a debita distanza riuscendo ad evitare il ferrarista anche quando perde il controllo del posteriore e finisce contro le barriere. 

Da li in poi per Hamilton è una marcia trionfale verso la vittoria finale, in una gara ad ostacoli caratterizzata da pista umida e numerose Safety Car (3) che hanno provato a favorire l'inseguimento di Ricciardo che chiude sul secondo gradino del podio. Per tutta la gara infatti la sfida è a distanza tra il campione inglese ed il talento australiano, con Hamilton che prende il largo costruendo un vantaggio di alcuni secondi e mantenendolo per tutta la prima parte di gara, mentre Ricciardo prova faticosamente a ricucire facendo segnare tempi notevoli. 

Ma la Mercedes di oggi aveva un ottimo ritmo, così come la Red Bull non ha ritrovato lo smalto e le prestazioni di venerdì e sabato: Hamilton è rimasto sempre in controllo, "concedendosi" anche una sosta in meno tenendo le gomme intermedie più a lungo di tutti prima di passare alle ultrasoft per lo stint conclusivo. Ma il ritmo del pilota inglese oggi era troppo buono e Ricciardo (leggermente attardato da un piccolo problema al cambio) deve accontentarsi per la quarta volta della seconda posizione nel Gran Premio di Singapore. Per Hamilton invece è la terza vittoria nel paradiso del sud est asiatico; un successo figlio della fortuna, ma anche di tanto talento. Il confronto con Bottas è impietoso: il finlandese ha infatti rimediato per tutta la gara, distacchi tra i 7 e i 9 decimi al giro. Un weekend che Lewis Hamilton potrà ricordare; se vincerà questo mondiale lo zero in classifica di Vettel gli avrà probabilmente spalancato le porte al successo.  Ma mancano ancora 6 gare, 150 punti in palio, e 28 lunghezze di vantaggio su Vettel da gestire: non è chiusa, ma ci sarà da divertirsi. 

Stefano De Nicolo'