Il campionato 2023 di F1 ha preso ufficialmente il via con la prima sessione di prove cronometrate in Bahrain: la gara di domenica rappresenterà il primo banco di prova per le nuove monoposto, sulle quali possiamo scorgere qualche novità tecnica.

Red Bull pare la scuderia da battere. Del resto il team di Milton Keynes ha potuto ragionare su una tre giorni di test che non hanno prodotto criticità significative sulla nuova RB19. Max Verstappen potrà dare la caccia al suo terzo titolo piloti consecutivo alla guida di una monoposto che sembra già disporre di un discreto vantaggio tecnico, ma soprattutto di una migliore conoscenza da parte dei propri tecnici rispetto agli altri concorrenti in pista.

Nuova ala posteriore per Mercedes

In ogni caso non mancano le novità, seppure minime o non visibili ad occhio nudo. Alpine ha dichiarato di impiegare un primo pacchetto di novità. In casa Mercedes troverà impiego l'ala posteriore da medio carico, più scarica rispetto alla specifica provata nei test pre-stagionali. Il profilo risulta visibilmente differente se comparato a quello usato durante i test e dovrebbe generare una minore resistenza in avanzamento, pur cercando di fornire la deportanza necessaria alle W14 per affrontare il tracciato del Bahrain. In apertura notiamo come il profilo presenti una geometria più semplificata (a cucchiaio).

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La scuderia di Brackley continua ad impiegare la versione base della monoposto, già più veloce del precedente modello. Per il resto dell'anno il team ha già pronosticato degli aggiornamenti sulla monoposto. Questi andranno a correggere qualche parametro della vettura non del tutto gradito dai piloti. Aspettiamoci dunque una rivisitazione tecnica della F1 Mercedes, che probabilmente non arriverà subito dopo il GP in Baharain.

Tanto lavoro in Ferrari

Grosso lavoro nella zona posteriore delle monoposto, con molte modifiche visibili alla geometria dei beam wing (le ali alla base dell'alettone posteriore). Williams e, soprattutto, Ferrari hanno lavorato in maniera evidente in tal senso. La scuderia di Maranello ha portato una beam wing più carica rispetto alla specifica impiegata nelle prove pre-stagionali. A quanto pare i tecnici della Rossa vogliono ritorvare del carico e, a valle di questo, dovranno procedere con la ricerca dell'equilibrio con l'avantreno, che pare rappresentare il punto più critico della SF 23.

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Leclerc e Sainz hanno impostato un programma dove hanno trovato spazio delle prove comparative, soprattutto sul posteriore. I due piloti hanno provato configurazioni di struttura posteriore a uno e due piloni. Per quanto riguarda invece la zona centrale, occhi indiscreti hanno avuto modo di immortalare il lo stabilizzatore del tea tray, cioè della zona centrale del sottoscocca in ingresso ai condotti venturi. Questo oggetto ha il compito di limitare e, per quanto possibile e consentito, controllare la flessione di questo elemento cardine per determinare il flusso che passa nella zona bassa della monoposto.

"Chicche" dal paddock

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La possibilità di girare nei box per la prima gara ha permesso di notare ulteriori dettagli. L'Alfa Romeo Sauber, per esempio, presenta un'originale soluzione sulla carenatura dei wishbone anteriori. L'intera struttura ha un'evidente funzione aerodinamica, che incanalerebbe il flusso d'aria con uno spiccato comportamento di downwash. Finalmente il campionato di F1 riparte dal Bahrain e con esso il nostro esercizio di analisi tecnica.

Luca Colombo