Ron Dennis: "Nulla di strano nel crash di Alonso"
Il mistero sull'incidente di Fernando Alonso durante i test della settimana scorsa sul circuito di Barcellona si arricchisce di una nuova puntata.
Mentre Fernando Alonso ha voluto ringraziare a rassicurare i fans sulle proprie condizioni di salute tramite un video postato su You Tube, sono state infatti le dichiarazioni di Ron Dennis, CEO del McLaren Group, nel corso della prima giornata di test a non spegnere le polemiche su una vicenda che ha veramente del surreale: "Non posso prevedere se Fernando sarà a Melbourne o meno perchè non sono un dottore. Ci saranno degli esami che fanno parte di una procedura istituita dalla FIA e non vedo il motivo per il quale lui non possa esserci. Non sta a me dire sì o no. In circostanze normali, se fosse un weekend di gara, probabilmente qui avrebbe corso. Sarà presente in Australia e farà degli esami voluti dalla FIA. Loro valuteranno lo stato di salute del pilota. Questi test dovrebbe riuscire a passarli, visto che non ci sono stati danni.
Dennis ha proseguito rivelando che Alonso per alcuni attimi si sia trovato in uno stato di incoscienza: "Da quello che siamo riusciti a vedere, Fernando ha impattato con la ruota anteriore, poi ha proseguito contro il muro e poi ha impattato con il posteriore. Lo abbiamo notato dai dati. Dal primo impatto allo stop, sono passati 15 secondi. Ha frenato, ha cambiato marcia in curva e poi c’è stato l’incidente. Possiamo determinare cosa è successo, ma non si è rotto nulla e non c’è stato nulla di anormale, per quanto abbiamo potuto vedere. L’incidente è stato molto veloce. Quando si è fermato, c’era la radio accesa e potevamo sentirlo respirare, ma non si sono sentiti altri rumori. Dicono che le cose siano durate per alcuni secondi, ma non è stato specificato. Inoltre, ci sono state due indicazioni del sensore che rivela la forza G, identificabili nei due momenti in cui ha colpito, con la testa, i due lati dell’abitacolo. Si potrebbe dire che i colpi sono stati simili ad un colpo di frusta, ma ciò non ha causato danni. Anche una piccola commozione cerebrale sarebbe stata colta dalla TAC, ma non è stato trovato nulla. Non c'è stato nessun infortunio, sebbene ci sia stata “qualche perdita di memoria, ma in casi del genere non è assolutamente nulla di strano".
Ron Dennis ha anche ammesso di non aver ancora parlato con Alonso: "Non abbiamo ancora avuto una conversazione. Lui sta forzando per tornare in macchina a provare, ma i dottori glielo hanno sconsigliato. Ed i parenti hanno detto che lo avrebbero accompagnato a casa".
Ma Alonso era cosciente al momento dell'impatto? "Come possiamo saperlo? Ogni comando sulla vettura era normale. Scalate, cambi di direzione, frenate. Non c’era nulla di strano. Jenson ha dato un’occhiata ai grafici e ha detto, ‘Ottimo, c’è qualcosa che non va’, ma cosa c’è di strano nel lottare con una vettura destabilizzata dal vento? Si possono fare supposizioni e speculazioni, ma l’unica cosa su cui possiamo fare commenti sono le cose di cui siamo a conoscenza. Ed è quello che sto cercando di fare. Non sto proteggendo né McLaren né Fernando. Le cose stanno così. Possiamo dire che non ha subito una scossa elettrica e possiamo dire che la vettura non ha avuto nessun problema".
L'intervento di Dennis si è concluso con la difesa della McLaren, rea secondo la stampa di aver voluto insabbiare i reali motivi dell'incidente e indotto la Federazione ad aprire un'inchiesta per chiarire la reale dinamica dei fatti: "Sappiamo a che punto siamo con la vettura, abbiamo messo in conto molte cose e vorremmo approfondirle. Non stiamo tenendo nascosto nulla, a differenza di quanto dicono certi articoli; stiamo cercando di essere professionali. Non c’è nessuna indagine della FIA. La Federazione era interessata a vedere la posizione del casco in relazione alla struttura. Vogliamo condividere tutto con la FIA per soddisfarli. Sono stato io a iniziare a parlare con loro. Non abbiamo nessun problema a mostrargli le cose. Penso che abbiamo seguito un procedimento incredibilmente professionale nel determinare ogni cosa che è stata coinvolta nell’incidente. I rappresentanti della comunicazione della FIA ci hanno chiesto di consegnare i dati, non vogliamo nascondere nulla, ed in tempi debiti li condivideremo con voi, ma ora non è una cosa appropriata. Stiamo cercando di fare un lavoro approfondito, con la priorità rivolta verso la salute dei piloti: vi sto dicendo la verità".
E su un possibile video dell'incidente presente sul web: “Le persone hanno iniziato a twittare che non c’era vento, e poi questa persona ci ha detto ‘Gli altri non c’erano, io ero lì e c’erano delle raffiche’, e ci ha inviato il video, e se Charlie (Whiting) vorrà vederlo, per noi non c’è problema". Il mistero continua...
Vincenzo Buonpane
{jcomments on}