WTCR | Slovakia Ring: il ritorno del “Cinghio” Gabriele Tarquini, primi punti per le Alfa Romeo!
Gara-1. A partire dal palo è Tarquini, unico pilota Hyundai non penalizzato dopo le qualifiche, che non ne approfitta perdendo subito la leadership e facendosi sfilare da Comte, Oriola e Jean Karl Vernay.
Lo spagnolo, a bordo della sua Cupra Leon, si mette subito in scia di Comte superandolo al secondo passaggio, per poi prendere il largo nei confronti degli inseguitori.
Tarquini, incarognito per la deludente partenza, al terzo giro riesce a superare Comte, guadagnando il gradino più basso del podio.
Piccolo brivido per Oriola durante la ripartenza della gara dopo la Safety Car, entrata per permettere di rimuovere l’Audi di Frederic Vervish; infatti lo spagnolo ha rallentato troppo nel settimo passaggio, ma i commissari gli hanno mostrato solamente la bandiera bianco/nera con una reprimenda.
Vernay, con la sua Audi, si è dovuto accontentare della seconda posizione, mentre Comte negli ultimi passaggi ha dovuto resistere agli attacchi di un arrembante Giovanardi che, con la sua Giulietta, ha finalmente raccolto i primi punti della stagione entrando in Top-5; peccato per Kevin Ceccon, subentrato a Gianni Morbidelli, costretto a partire dai box per un problema nella procedura di partenza, ma risalito dall’ultima alla sedicesima piazza.
Male le due Hyundai di casa Yvan Muller, partite dal fondo per la squalifica dovuta all’irregolarità del turbo, con quest’ultimo risalito in dodicesima e Björk in tredicesima posizione.
Gara-2. Questa volta è Tarquini a beffare il poleman Nagy (su Seat), andando subito in fuga, ma l’ungherese non ha reso vita facile all’italiano che ha sudato non poso per conquistare la vittoria.
Il ritmo dei primi due è stato davvero inavvicinabile con Muller terzo ma mai in grado d’impensierire Nagy, ottima la prestazione di Oriola, giunto quarto, a conferma delle ottime performance delle Cupra tanto che Filippi ha conquistato la sesta posizione.
Continua positivamente l’apprendistato di Ceccon, giunto in dodicesima posizione subito a ridosso della zona punti.
La seconda manche si è aperta col giallo: anche le Honda, dopo le Hyundai, sono state trovate irregolari nella pressione del turbo, ma non è stato possibile intervenire nella classifica finale essendo già stata pubblicata, il giallo resta nell’attesa di nuovi strascichi.
Gara-3. Non si fa beffare dalla prima piazzola Michelisz ,che fa capire subito chi comanda bloccando il primo attacco di Comte; ma nelle retrovie regna il caos con Tarquini che centra il retrotreno della Honda di Lessennes che, girandosi, va ad impattare sulla Cupra di Filippi e la Honda di Guerrieri.
Immancabile l’ingresso della Safety Car per ripulire la pista, con Muller che abbandona la compagnia andandosi ad insabbiare perdendo la ruota anteriore sinistra.
Alla ripartenza l’ungherese di casa BRC prende subito il largo su Comte in difficoltà; con Vervish che regala spettacolo in pista risalendo dalla settima alla terza posizione.
Ottimo anche il recupero del campione del mondo in carica Thed Björk, partito diciannovesimo, che si è mantenuto alla larga dal parapiglia iniziale andando a battagliare duramente anche con Giovanardi, per poi combattere fin sotto la bandiera a scacchi con l’Audi di Vervish, accontentandosi della quarta posizione.
Piedone Giovanardi si è reso protagonista di uno scontro senza esclusione di colpi con la Wildcard Petr Fulin (su Cupr Leon) con quest’ultimo che ha avuto la meglio, mentre l’italiano si è accontentato della della settima posizione alle spalle del team-mate Ceccon entrato per la prima volta nella Top-10.
Il Mondiale Turismo chiude così la stagione europea con al comando Tarquini inseguito da Yvan Muller, che in Slovacchia ha subito una battuta d’arresto. Dopo la pausa estiva, di ben due mesi, il WTCR farà tappa nell’ultimo weekend di settembre in Cina.
Michele Montesano