Una fase di gara dello scorso anno a Portland: importante fare energy saving su un circuito molto esigente.
Una fase di gara dello scorso anno a Portland: importante fare energy saving su un circuito molto esigente.

A cinque settimane dall’ultimo appuntamento di Shanghai, la Formula E ritorna in pista e lo fa a Portland, che lo scorso anno ha regalato una delle gare più ricche di sorpassi – 403, nello specifico – su uno dei circuiti più veloci della storia del campionato. 

Dove eravamo rimasti: Cassidy in fuga nel Mondiale

A Shanghai abbiamo visto le due vittorie di Evans e Da Costa, gregari di quei Cassidy e Wehrlein che si stanno giocando il titolo. Proprio Wehrlein è stato autore, nella gara della domenica, di un passo falso cruciale che ha permesso a Cassidy di accontentarsi del quarto posto e di portare a 25 i punti di vantaggio. Con una gara di vantaggio, per il neozelandese sarà più semplice poter gestire in vista delle due gare degli Stati Uniti, considerando anche il precedente positivo dello scorso anno quando nell’Oregon conquistò la vittoria con la Envision. 

Nick Cassidy vinse a Portland lo scorso anno e tenne vive le speranze di titolo.
Nick Cassidy vinse a Portland lo scorso anno e tenne vive le speranze di titolo.

Dietro il duo di testa, grandi motivazioni per Mitch Evans, che nel primo dei due EPrix in Cina ha conquistato la sua seconda vittoria stagionale dopo Monte Carlo e che nella gara della domenica ha chiuso dietro a Cassidy; il neozelandese di Jaguar andrà a caccia del secondo posto di Wehrlein, distante solo 10 punti, e dovrà allo stesso tempo difendersi da Oliver Rowland, uscito con le ossa rotte dalla Cina avendo raccolto solamente 13 punti. Ormai fuori dai giochi Dennis e Vergne, che possono – a meno di grossi ribaltoni – cercare di giocarsi il quinto posto in campionato. Parlando di Da Costa, il pilota della Porsche deve giocarsi la conferma con la casa tedesca e la seconda vittoria dell’anno, conquistata nella seconda gara cinese, è stato un punto a suo favore. Nelle prossime quattro gare saranno necessari ulteriori risultati positivi – e un supporto a Wehrlein – per mettersi in una posizione di vantaggio nelle negoziazioni con Porsche. A meno di clamorosi colpi di scena e di un ritorno nel WEC, abbandonato quest’anno per concentrarsi totalmente sulla Formula E.

Primo possibile match point per Cassidy

A Portland potremmo anche assistere alla vittoria del titolo da parte di Cassidy. Al primo anno con il team ufficiale della Jaguar, dopo aver sfiorato il successo iridato lo scorso anno, il neozelandese si è dimostrato estremamente costante e veloce, come dimostrano gli otto podi in 12 round, di cui 5 consecutivi negli ultimi sei EPrix. Cassidy si è adattato rapidamente al team ufficiale ed è stato autore di due soli passi falsi che non hanno condizionato più di tanto il suo cammino in vetta alla classifica. A Portland Cassidy arriva con 25 punti di vantaggio su Wehrlein e, considerando che nel weekend ce ne saranno disponibili 58 in totale, c’è una possibilità – seppur minima – di vedere il titolo assegnato in anticipo. Dovrebbe avvenire un suicidio sportivo da parte di Wehrlein che al momento sembra difficile pronosticare.

Il circuito

Il Portland International Raceway ospiterà, per il secondo anno consecutivo, la Formula E. Un circuito che lo scorso anno ha messo a durissima prova le Gen3, costringendo i piloti a fare gara di gruppo e un grossissimo energy-saving. Lungo 3,19km, il circuito di Portland è composto da 12 curve e da due lunghi rettilinei dove si possono raggiungere punte di velocità estremamente alte per i criteri della Formula E. 12 mesi fa, infatti, Evans ottenne una velocità massima di 276.6 km/h che attualmente rappresentano il record assoluto della serie, mentre Edoardo Mortara è stato il primo a registrare un giro oltre i 160 km/h di media della storia del campionato.

Il layout del Portland International Raceway: 3,19 km di lunghezza e 12 curve.
Il layout del Portland International Raceway: 3,19 km di lunghezza e 12 curve.

Il layout prevede una prima staccata dopo il traguardo che porta i piloti nel destra-sinistra-destra che poi immette verso un allungo composto da curva 4 e 5. Da lì una curva a sinistra ampia porta a curva 7, una curva destra stretta dove è situato l’attack mode che poi porta i piloti verso un lungo rettilineo dove l’anno scorso si sono verificati anche degli incidenti. Arrivati così a curva 10, i piloti dovranno rallentare per affrontare la doppia curva a destra che poi immette i piloti sul rettilineo del traguardo. Sembra fosse prevista un’ultima chicane prima del traguardo, subito dopo curva 12, ma la FIA avrebbe deciso di non portare avanti questa ipotesi che avrebbe aiutato i piloti con la gestione dell’energia e con il regen. 

Un’occasione per i delusi dell’anno?

Portland può rappresentare un’occasione per i delusi di questa stagione, una lista che vede presenti Stoffel Vandoorne, Sam Bird, Envision, Mahindra e Lucas di Grassi. Il belga di DS Penske qui l’anno scorso chiuse 12° ma arriva a questo doppio appuntamento con un sesto posto nella seconda gara di Shanghai dove ha fatto vedere qualche segnale positivo. Bird, invece, rientrato in Cina dopo l’infortunio alla mano subito a Monte Carlo, in Cina non è andato a punti e a Portland si presenta un’ottima occasione per poter provare a riscattarsi e a provare a tornare ai livelli di quello visto a inizio anno, con il successo di San Paolo come picco massimo. Per Envision quest’anno invece è stato estremamente deludente e non ai livelli della Season 9 che aveva regalato loro il titolo tra i team: lo scorso anno il team clienti di Jaguar vinse la gara con Cassidy, quest’anno non sembrano esserci opportunità per Buemi e Frijns, che però devono cercare una conferma in vista della prossima stagione. Per Mahindra e di Grassi, Portland sembra invece rappresentare solo un’altra tappa in una stagione per tutti loro complessa dal punto di vista prestazionale, sebbene il costruttore indiano abbia mostrato cenni di crescita negli ultimi appuntamenti.

Gli orari: gare in tarda serata in Italia

Per questa tappa statunitense è previsto un doppio appuntamento – a differenza del 2023 – e quindi programma di gare che parte dal venerdì di Portland con il classico turno di FP1 (che in Italia si disputerà in piena notte). Sabato e domenica la programmazione resta identica dal punto di vista di orari e di canali dove vedere tutta l'azione in pista, con Canale 20 ed Eurosport 1/Discovery + come riferimenti principali.

Free Practice 1 – sabato 29/06 dalle 1.55 alle 2.45 su Sportmediaset.it, Discovery +, sulla Formula E App e sul canale YouTube della Formula E
Free Practice 2 – sabato 29/06 dalle 16.25 alle 17.15 su Sportmediaset.it, Discovery +, sulla Formula E App e sul canale YouTube della Formula E
Qualifiche – sabato 29/06 dalle 18.30 alle 20.20 su Sportmediaset.it e su Discovery +
Gara – sabato 29/06 dalle 23.00 alle 00.30 sul Canale 20, su Sportmediaset.it, su Eurosport 1 e Discovery + (con pre-gara dalle 22.30).   
Free Practice 3 – domenica 30/06 dalle 16.25 alle 17.10 su Sportmediaset.it, Discovery +, sulla Formula E App e sul canale YouTube della Formula E
Qualifiche – domenica 30/06 dalle 18.30 alle 20.20 su Sportmediaset.it e su Discovery +
Gara – domenica 30/06 dalle 23.00 alle 00.30 sul Canale 2, Sportmediaset.it, su Eurosport 1 e Discovery + (con pre-gara dalle 14.30). 

Mattia Fundarò