NASCAR | Talladega: Reddick beffa Keselowski prima del 'big one'
Toyota torna a vincere con la Camry #45 dopo un ultimo giro più che mai combattuto
Tyler Reddick ha vinto la prima prova stagionale della NASCAR Cup Series in quel di Talladega. La Toyota #45 trionfa in Alabama beffando la Ford Mustang #6 di Brad Keselowski, ancora senza acuti da quando è diventato contemporaneamente pilota e proprietario dell'omonimo team.
Ford ancora senza vittorie in NASCAR
Le prime due Stage sembravano finalmente premiare Ford che da inizio anno ad oggi non ha ancora vinto neanche una competizione. Penske ha ottenuto la Stage 1 e 2, rispettivamente con Austin Cindric #2 ed il campione in carica Ryan Blaney #12.
Tutto è cambiato con il passare dei minuti, gli ultimi 20 giri hanno modificato completamente le carte in tavola in vista dell'ultimo e storicamente decisivo passaggio all'intero del catino più imponente del North America.
Reddick ringrazia i rivali
Il giro conclusivo è stata una lotta senza esclusione di colpi tra Reddick (Jordan Brand Toyota #45), Brad Keselowski (Castrol Edge Ford #6) e Michael McDowell (Love's Travel Stops Ford #34), autore della pole position nella giornata di sabato.
La bagarre si è infiammata dopo l'uscita di curva 3-4 con una decisiva ‘chiusura’ da parte di McDowell al ritorno di Keselowski. Il primo tentativo è andato a buon fine da parte della Ford #34, il secondo ha portato al contatto con la Mustang schierata dal RFK Racing.
Brad ha spinto contro le barriere Michael innescando una carambola che ha costretto la direzione gara a sventolare la bandiera gialla che ha ufficializzato il risultato finale. Keselowski si è dovuto in ogni caso accontentare della seconda casella finale dopo aver subito per pochi metri un sorpasso da parte di Reddick.
Il due volte campione della NASCAR Xfinity Series ha concluso davanti alla Ford #6, Noah Gragson (Overstock.com Ford #10) e Ricky Stenhouse Jr. (Boost/Thomas'/Philadelphia Chevrolet #47) e Alex Bowman (Ally Chevrolet #48).
Prossima prova della NASCAR Cup Series a Dover, nuovo short-track tutto da vivere da un miglio di lunghezza.
Luca Pellegrini