GT Italiano | A Vallelunga scontro al vertice tra Antonelli e Baldini
Il Campionato Italiano GT si presentava alla ripartenza dopo la pausa estiva sul tracciato di Vallelunga e con diverse novità riguardante la line-up degli equipaggi. Insieme al confermato duo Antonelli e alla Ferrari della Scuderia Baldini, la scuderia romana ha schierato un'altra 488 affidata alla coppia Cheever-Fuoco, mentre Imperiale Racing si è presentata con due Huracan nelle mani di Postiglione-Perera e Giammaria-Liang. In Audi invece Mattia Drudi ha debuttato sulla R8 a fianco di Bar Baruch.
Gara 1
Capire chi fossero i favoriti per queste due gare romane non è stato molto difficile, guardando i responsi cronometrici delle sessioni di libere e qualifiche. La Lambo di Zampieri-Altoè ed il duo Ferrari targato Baldini monopolizzano il venerdi', con la verde Huracan che si piazza in pole per la prima gara di sabato pomeriggio. La conquista della partenza dal palo è il preambolo per una gara tutta in solitaria per il duo di Antonelli, con Altoè bravo ad imporre un ritmo subito imprendibile per tutti. Dietro di lui Perera, Drudi e le due Ferrari di Gai e Cheever formano un trenino piuttosto sgaranato, il quale rimarrà tale per la prima parte di gara scarna di emozioni. Fino al momento delle soste, l'unico confronto è stato l'abbozzo di duello tra la Ferrari di Fontana e la BMW di Comandini per la sesta piazza, mentre qualche giro dopo Giammaria, appena subentrato a Liang, si prende un grande spavento alla staccata dei Cimini, perdendo il controllo della sua Lambo ad alta velocità nel tentativo di passare Veglia. Fortunatamente tutto si risolve con la Huracan #36 ferma nella via di fuga di asfalto, dopo essere passata di pochi centimetri dietro alla vettura gemella. Nel frattempo, dopo i cambi pilota, Zampieri riprende il comando delle operazioni senza troppi affanni, continuando sul ritmo elevato imposto dal suo coequipier e tenendo a debita distanza la Ferrari 488 di Cheever-Fuoco. I due sono bravi a sfruttare l'assenza di handicap tempo per prendersi la piazza d'onore, mentre dietro il loro si infiamma il duello per l'ultimo gradino del podio. Bar Brauch, subentrato a Drudi sull'Audi, Postiglione e Fisichella sono infatti protagonisti di un bel confronto negli ultimi minuti di gara, risoltosi a favore del pilota isrealiano. Dopo un primo sorpasso di Postiglione, Baruch è molto lesto a rispondere al rivale, riprendendosi la terza piazza e mantenendola fino al traguardo per la gioia del team ed anche di Mattia Drudi, a podio al debutto. Una manovra di un certo peso quella del ventiduenne israeliano, considerando una pista sui cui non è facile sorpassare e soprattutto con un vero "mastino" come avversario. Il driver di Imperiale si deve quindi accontentare della medaglia di legno, davanti a Fisichella, anch'egli molto aggressivo alle spalle della verde Huracan, ma alla fine rinunciatario nel suo tentativo di attacco. Dietro di loro chiude la Bmw di Comandini-Koebolt in sesta posizione, davanti a Mancinelli-Fontana e Veglia-Vedel. Nella GT3 Light vittoria per l'unico equipaggio presente, quello di Ceresole-Tanaka, in gara con la Ferrari 458 Italia GT3, mentre in GT Cup è Davide Di Benedetto a salire sul gradino più alto del podio con la sua Porsche 911 dell'Island Motorsport.
Gara 2
Dopo la pole di gara-1, il duo Zampieri-Altoé si ripete anche nella seconda sessione di qualifiche, nella quale fanno segnare un altro miglior tempo. Esattamente come in gara-1, il lavoro sul giro secco è capitalizzato al massimo alla partenza con la Huracan #63 subito in testa nei primi giri. Se nella corsa di sabato Altoè non ha avuto nessun problema a prendere il largo, in quella domenicale Zampieri ha il suo bel da fare per tenersi dietro la Ferrari di Fisichella; il pilota di casa bracca la vettura leader tenendola a non più di un secondo di distacco, consapevole del suo vantaggio in termini di strategia. In seguito alla vittoria in gara-1, il duo Antonelli deve infatti scontare un handicap tempo nella loro sosta ai box, che invece meno penalizzante per gli alfieri della Scuderia Baldini, in virtù dei risultati di gara-1. Quando le due vetture di testa sono rientrate insieme in corsia box, la Ferrari numero 27 di Gai non ha quindi problemi a presentarsi per prima fuori dalla pit lane con una dozzina di secondi di margine proprio su Zampieri-Altoè. Una premessa tale da garantire, una ventina di minuti dopo, la terza vittoria stagionale per il duo Ferrari, che ne approfitta per rimettere le cose a posto in ottica campionato dopo una prima gara non esattamente semplice. I rivali di Antonelli sono però altrettanto bravi a limitare i danni, conquistando un secondo posto contenendo i timidi attacchi dell'altra Lambo di Postiglione-Perera, che nella seconda corsa sono riesce ad agguantare il podio. Dietro di loro la bagarre impazza con una bellissima lotta a quattro per il quarto posto tra Mancinelli, Drudi, Cheever e Liang, conclusosi a favore dei portacolori dell'Easy Race, ma con il pilota Audi protagonista di uno splendido doppio sorpasso nel giro di due curve al penultimo giro. Il ventenne romagnolo, al debutto su una GT3, si prende con le unghie e con i denti un quinto posto molto importante per l'economia del campionato del suo compagno di squadra Bar Baruch. Non è invece altrettanto lesto e deciso Eddie Cheever che, dopo essere stato davanti a Drudi per diversi giri, subisce il sorpasso del suo rivale ed perde troppo tempo alle spalle della Lambo di Liang. Si spiega così il suo sesto posto, in coppia con il debuttante Fuoco. Una posizione più indietro la BMW di Koebolt-Comandini, per alcuni giri coinvolta nella bagarre tra Drudi e Cheever, ma poi scivolata indietro. Nella GT Cup doppietta di Di Benedetto con la sua Porsche 911.
La situazione in campionato vede Stefano Gai al comando con 122 punti, sei in più della coppia Zampieri-Altoè e diciassette su Bar Baruch. Prossimo appuntamento, il penultimo stagionale, sarà a Monza nel weekend del 5-7 ottobre.
Alessio Sambruna