Ad Austin vince ancora Lewis Hamilton, che anche in terra americana ha ribadito al suo team e agli addetti ai lavori la superiorità nei confronti del compagno di scuderia Nico Rosberg: già ad Interlagos, tra 7 giorni, l'inglese potrebbe incrementare ulteriormente il suo vantaggio e bissare la vittoria del titolo mondiale che solo la matematica e la regola del doppio punteggio (quantomeno discutibile) al momento gli negano. Per il tedesco, invece, si è trattato di un mezzo passo falso che potrebbe giocare un ruolo decisivo anche dal punto di vista psicologico, visto che ora si troverà costretto a dover recuperare un gap di ben 24 punti nelle ultime due gare. Eccellente il terzo posto di Daniel Ricciardo, il quale ha preceduto le due Williams di Massa e Bottas. La Ferrari ha limitato i danni grazie al sesto posto di Fernando Alonso, visto che Kimi Raikkonen è stato autore di una gara decisamente in ombra che lo ha visto concludere nelle retrovie.

Ma veniamo alla cronaca della gara: scatta benissimo dalla pole Nico Rosberg, che affronta comodamente in testa la prima curva seguito nell'ordine da Hamilton, Bottas, Massa, Ricciardo e Alonso.

Il primo colpo di scena arriva già nel corso del 1° giro, quando Sergio Perez nel tentativo di attaccare Sutil arriva troppo lungo e toccando la Ferrari di Kimi Raikkonen si gira colpendo e danneggiando in modo serio la Sauber del tedesco. Ritiro per entrambi e safety car in pista, per permettere ai commissari di rimuovere la vettura elvetica ed i numerosi detriti.

Dopo il restart, tra il 15° ed il 17° giro è iniziata la girandola dei pit stop ,inaugurata da Massa e Ricciardo, che permette a quest'ultimo di sopravanzare Bottas e quindi guadagnare la momentanea 4° piazza, mentre in casa Mercedes Hamilton si accoda a Rosberg.

Nel corso del 24° giro Hamilton affonda il pedale e sorpassa Rosberg in staccata alla curva 12: è l'avvenimento che determinerà l'esito finale del Gp dato che da questo momento in poi l'inglese leader del Mondiale non sbaglierà più nulla e neanche la seconda tornata di pit stop porterà a cambiamenti significativi nella classifica.

Dietro i due Mercedes sale sul podio Daniel Ricciardo , che con la sua Red Bull rafforza il suo 3°posto in classifica generale, davanti ai due alfieri della Williams e a Fernando Alonso che anche in questo weekend ha salvato i colori (sempre più sbiaditi) della Ferrari, aumentando i rimpianti di chi non lo voleva via da Maranello.

La zona punti è completata da Sebastian Vettel, ottimo 7° dopo esser partito dalla pit lane, Kevin Magnussen (8°), Jean Eric Vergne (9°) e Pastor Maldonado, che conquista i suoi primi punti stagionali.

Appuntamento tra 7 giorni per il Gp del Brasile sul circuito di Interlagos.

Vincenzo Buonpane

Pos No Driver Team Laps Time/Retired Grid Pts
1 44 Lewis Hamilton Mercedes 56 1:40:04.785 2 25
2 6 Nico Rosberg Mercedes 56 +4.3 secs 1 18
3 3 Daniel Ricciardo Red Bull Racing-Renault 56 +25.5 secs 5 15
4 19 Felipe Massa Williams-Mercedes 56 +26.9 secs 4 12
5 77 Valtteri Bottas Williams-Mercedes 56 +30.9 secs 3 10
6 14 Fernando Alonso Ferrari 56 +95.2 secs 6 8
7 1 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault 56 +95.7 secs 18 6
8 20 Kevin Magnussen McLaren-Mercedes 56 +100.68 secs 7 4
9 25 Jean-Eric Vergne STR-Renault 56 +103.86 secs 14 2
10 13 Pastor Maldonado Lotus-Renault 56 +107.87 secs 10 1
11 8 Romain Grosjean Lotus-Renault 55 +1 Lap 16
12 22 Jenson Button McLaren-Mercedes 55 +1 Lap 12
13 7 Kimi Räikkönen Ferrari 55 +1 Lap 8
14 21 Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari 55 +1 Lap 15
15 26 Daniil Kvyat STR-Renault 55 +1 Lap 17
Ret 27 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 16 +40 Laps 13
Ret 11 Sergio Perez Force India-Mercedes 1 Accident damage 11
Ret 99 Adrian Sutil Sauber-Ferrari 0 Accident 9

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