F1 | GP Giappone, qualifiche: l'analisi telemetrica
Assodati i provvedimenti emessi dopo le qualifiche, nel GP del Giappone Max Verstappen prenderà il via dalla pole-position, proiettandosi verso il secondo mondiale in F1 della carriera. Il risicato scarto con cui l'olandese ed il quadro generale visto a Suzuka in questi giorni lasciano sul campo alcune considerazioni su quanto potrebbe succedere domani. Andiamo ad analizzare le telemetrie dei migliori giri ottenuti oggi, cercando di fare qualche proiezione in chiave gara.
La prima fila
Consideriamo una sola combinazione per la gara di domani: se Verstappen vincesse con il GPV, porterebbe a casa il Mondiale di F1. Per quanto dopo l'estate la Red Bull abbia provato di avere il migliore pacchetto in griglia, partire dalla pole-position fornisce un buon supporto nel processo di concretizzazione della vittoria. Max regola Charles Leclerc per l'inezia di 0,01", tuttavia l'analisi dei tracciati telemetrici non restituisce dei giri veloci in fotocopia. Del resto i parziali dicono quanto segue:
- Driver VER (LapTime 01:29.304000 / Sector1Time 00:31.116000 / Sector2Time 00:40.406000 / Sector3Time 00:17.782000)
- Driver LEC (LapTime 01:29.314000 / Sector1Time 00:31.149000 / Sector2Time 00:40.166000 / Sector3Time 00:17.999000)
Fondamentalmente il monegasco gira molto più veloce dell'olandese nel secondo settore della pista. La curva delle velocità (riportata qui sotto e costruita sui dati telemetrici dei due) fa vedere come la Ferrari funzioni nettamente meglio nella parte centrale. Ancora una volta vale la pena sottolineare come la guida di Verstappen preveda rilasci "pieni" dell'acceleratore, mentre Leclerc gestisce in maniera differente i decrementi di velocità andando a dosare l'acceleratore, presumibilmente sfruttando di più il freno motore.
Cosa succederà domani tra Max e Charles?
Difficile prevedere cosa succederà domani, perché le prove del venerdì non hanno fornito dati sufficienti, in primis alle scuderie, per prefigurarsi qualcosa di utile per la domenica. Certamente bisognerà vedere come si metterà il meteo e se tra Charles e Max ci sia stata una scelta di assetto volta a privilegiare condizioni un po' più umide (come dovrebbe essere la gara). Detto questo, il venerdì ha sottolineato come Leclerc avesse qualche problema in più sul bilanciamento globale che potrebbe andare ad inficiare sull'utilizzo delle gomme. D'altro canto, ammesso che il giro veloce di oggi fornisca una fotografia calzante anche per la gara, il monegasco sembra andare fortissimo in una zona, il secondo settore, dove è importante fare velocità, ma nel quale le opportunità di sorpasso tra F1 non sono tantissime. Max, invece, sembra avere più agio in settori nei quali un tentativo di sorpasso può andare a buon fine.
Gli altri nella top-10
Nella top-10 troviamo altre quattro scuderie (Mercedes, Alpine, Aston Martin e McLaren). Prendendo in considerazione i giri migliori messi in pista per scuderia, notiamo nella curva delle velocità come l'Alpine abbia avuto globalmente una prestazione migliore, riflessa nel quinto posto di Ocon, comunque nemmeno al di sotto del minuto e trenta come i primi quattro.
Con tutta probabilità la Mercedes giocherà una carta migliore sul passo gara domani (o forse un assetto ottimizzato per condizioni meteo più bagnate?). Probabilmente Vettel ha in mano il pacchetto più debole dei primi dieci: nonostante tutto il tedesco ha dimostrato ancora una volta di avere un certo "X-Factor" per la pista di Suzuka. Nella sfida tra McLaren ed Alpine, con tutta probabilità l'affidabilità giocherà la parte del leone, per quanto la scuderia transalpina pare avere più agio a Suzuka, così da ribaltare il sorpasso subito in classifica Costruttori con la gara a Singapore.
Gomme
In ogni caso, per tutti, rimangono ancora incogniti i comportamenti delle gomme, la cui gestione, come sempre, rappresenta un fattore chiave per la buona riuscita di una gara di F1. Le incognite sul tavolo, domani più che mai, saranno molte. Il compito di Max Verstappen e la Red Bull diventa piuttosto arduo, ma non una missione impossibile.
Luca Colombo