MotoGP | Le pagelle di fine stagione, Repsol Honda: un 2023 da incubo
Il terzo giorno di pagelle MotoGP 2023 riguarda il Repsol Honda Team. La squadra factory giapponese ha attraversato una delle stagione più difficili degli ultimi anni, con zero vittorie e solo alcune gare sul podio. Il colpo più pesante per i giapponesi è stato l'annuncio dell'addio di Marc Márquez, con il passaggio al Gresini Racing per la stagione 2024.
REPSOL HONDA, UN 2023 DA DIMENTICARE: VOTO 5
La crisi della casa nipponica è più che mai evidente: Repsol Honda Team chiude il 2023 con 122 punti in classifica, al nono posto ma con 49 punti in meno rispetto all'anno precedente. Quest'anno erano ben altre le aspettative per il team: con l'arrivo di Joan Mir (campione del mondo 2020, ndr) e il recupero pieno di Marc Márquez, si pensava che si potesse finalmente lottare per il podio. Invece i primati di Honda sono stati ben altri: record di cadute per entrambi i piloti, che non sono riusciti a domare la RC213V e peggior stagione complessiva nel Motomondiale.
UNA STAGIONE PIATTA E MEDIOCRE PER JOAN MIR: VOTO 4
Joan Mir forse sapeva a cosa andava incontro dopo il passaggio dalla Suzuki Ecstar Team al Repsol Honda Team. Nonostante le premesse, l'iridato 2020 mai si sarebbe aspettato di non riuscire a concludere nella zona punti la maggior parte delle gare. Dopo la stagione 2023, il suo miglior risultato è stato un quinto posto nel GP d'India. Cadute su cadute, un infortunio dopo l'altro e una moto che è sembrata "indomabile". Un feeling mai trovato con la sua RC213V: Mir guarda con speranza al 2024.
Lo spagnolo chiude il Motomondiale 2023 in 22ª posizione con 26 punti, meglio di lui in classifica anche Dani Pedrosa, che ha fatto solo due wildcard in sella alla KTM nell'arco dell'anno. Peggio di lui solo Pol Espargaró, che è stato a lungo assente a causa dell'infortunio alla prima gara. Nel 2024 avrà l'occasione di lavorare al fianco della squadra che seguiva Marc Márquez, incluso lo storico capotecnico del #93 Santi Hernández.
MARC MÁRQUEZ, COSTRETTO AD ACCONTENTARSI: VOTO 6.5
L'ennesima stagione nella quale il campione iridato ha faticato: Marc Márquez ha fatto un anno al di sotto delle sua aspettative. Dei 122 punti conquistati dal team Repsol Honda, 96 sono stati portati a casa proprio dal pilota catalano. I risultati non rientrano nelle aspettative di un otto volte campione del mondo, ma rispetto al compagno di squadra Joan Mir, ha sicuramente portato risultati migliori e punti in classifica. Anche Marc è stato protagonista di un infortunio durante la stagione 2023, minore rispetto a quello di Jerez nel 2020 e ha stabilito il record personale di cadute in un anno, arrivando alla cifra di 29.
Vista la attuale situazione del team Repsol, i risultati di Marc sono di tutto rispetto e meno deludenti in confronto al compagno di squadra. Nelle Sprint, Márquez ha ottenuto due terzi posti, in Portogallo e India, una quarta posizione in Thailandia e una quinta in Francia. In totale sono 28 i punti ottenuti nelle gare analizzate. Il miglior risultato nelle gare lunghe è un terzo posto a Motegi, regalando a Honda l’ultimo podio insieme.
Il 2023 è stato l'ultimo anno di Marc Márquez in sella alla Honda RC213V, dopo una lunga relazione durata 11 anni. Il #93 ha ufficializzato il passaggio in Ducati al Gresini Racing al termine di una stagione nella quale Honda non ha dimostrato le capacità per stare nelle prime posizioni. C'è voglia e possibilità per il pilota spagnolo di tornare ad essere competitivo, dopo una stagione di cadute e in sella ad una moto difficilissima da guidare.
LUCA MARINI COME PUNTO DI SVOLTA PER LA STAGIONE 2024?
Con l'addio di Marc Márquez e la difficoltà nel trovare qualcuno che fosse disposto a guidare una moto "indomabile", Luca Marini e Repsol Honda Team hanno deciso di collaborare a partire dalla prossima stagione. Per l'italiano passare da una Ducati a una RC213V è sicuramente una sfida. Il lavoro da fare è tanto, ma il #10 si sente pronto a contribuire al progetto Honda e poter aiutare nello sviluppo della moto durante il 2024.
Per Luca inoltre, significa passare da un team satellite ad un team ufficiale, il "sogno" di qualsiasi pilota. Peccato che attualmente Honda non possa vantare una moto competitiva, si vedrà quindi durante la prossima stagione cosà potrà fare il pilota urbinate. Sicuramente Marini potrà usufruire di tutti i vantaggi di una squadra ufficiale sia nel lato economico, sia per la centralità nel progetto. Marini potrà guidare lo sviluppo e la risalita di HRC nel Motomondiale.
Claudia Barchiesi Leggi anche: MOTOGP | LE PAGELLE DI FINE STAGIONE, LCR HONDA: DALLE STELLE ALLE STALLE