Stella Bruno ha assunto il nuovo incarico di vicedirettore RAI Sport con delega ai motori. La notizia è stata annunciata nella giornata di ieri con un tweet della stessa giornalista, che ha anche svelato di voler riportare qualche gara di Formula 1 sulla TV di Stato, pur specificando "senza togliere nulla a Sky". La notizia ha fatto molto discutere gli appassionati, prima che il tweet venisse misteriosamente cancellato...

RAI e la F1: un po' di storia

La RAI è storicamente stata la "casa" della F1 in Italia. La prima trasmissione avvenne nel 1953, in occasione del Gran Premio d'Italia, ma l'impegno definitivo sarebbe arrivato negli anni '70, quando la TV di Stato iniziò a trasmettere tutti i Gran Premi stagionali ed in seguito anche la qualifiche, con l'immancabile voce di Mario Poltronieri. L'esclusiva durò fino al 1986, visto che dalla stagione seguente si affacciò infatti TeleMontecarlo. Quest'ultima emittente, pur essendo di fatto una TV straniera, trasmetteva le gare in lingua italiana ed era visibile su gran parte del territorio nazionale.

La svolta vera e propria si ebbe nel 1991, quando in seguito alla Legge Mammì (con cui le reti private acquisirono il diritto alla trasmissione in diretta su tutto il territorio italiano) Fininvest acquisì i diritti della Formula 1 in coabitazione proprio con la RAI. Questa situazione durò fino al 1995, con le gare che venivano trasmesse metà su Rai 2 e metà su Italia 1. Da ricordare, ad esempio, il Gran Premio d'Italia del 1992, oppure l'unica vittoria di Jean Alesi, in Canada nel 1995, entrambi trasmessi sulle reti del Biscione, con il commento di Andrea De Adamich e Guido Schittone.

Nel 1996 Mediaset comprò i diritti in esclusiva per tutte le gare, trasmettendo integralmente la prima stagione di Michael Schumacher in Ferrari. Il digiuno durò poco, e già dal 1997 la RAI tornò ad avere l'esclusiva dei Gran Premi per quanto riguardava la trasmissione in chiaro, mentre Tele+ ottenne quelli per le pay tv. Da una parte al commento c'erano Gianfranco Mazzoni, già radiocronista e inviato per la F1, l'ex pilota Ferrari e Renault René Arnoux, Giorgio Piola e Gianfranco Palazzoli. Stella Bruno, Ezio Zermiani (per un solo anno) ed Ettore Giovannelli completavano la squadra come inviati dai box. Dall'altra invece c'erano Paolo Leopizzi e l'ex pilota Ferrari Ivan Capelli, che già nel 1998 passò alla TV di Stato, sostituito da Cesare Fiorio, Mauro Forghieri e Gabriele Tarquini. Dai box c'erano invece Sandro Donato Grosso e Biagio Maglienti.

Il duopolio con Sky

Questa situazione durò fino al 2003, quando Tele+ ridusse i suoi contenuti e passò alla coppia composta da Lucio Rizzica e Gabriele Tarquini. La piattaforma chiuse a stagione in corso, e gli ultimi GP furono trasmessi dalla neonata Sky Sport, che però non confermò l'impegno. Per le stagioni 2004, 2005, 2006 e per la prima parte di quella 2007, la RAI rimase in esclusiva. Ma dal GP di Monaco 2007 Sky tornò fino al 2009, affidando la telecronaca dapprima a Leopizzi e poi, da Silverstone, a Carlo Vanzini. Quest'ultimo rimase al commento (alternando come propria spalla Tarquini, Giancarlo Minardi e Marc Gené) fino al 2009. Dal 2010 la RAI tornò invece ad avere l'esclusiva fino al 2012.

Dal 2013 è poi iniziata una nuova era, con il prepotente avvento di Sky. La pay tv inglese comprò i diritti della Formula 1, trasmettendo in diretta tutti i GP, mentre la RAI si limitò a trasmettere alcune gare (tra cui i GP d'Italia) in diretta, e le altre in differita. Questa situazione perdurò fino al 2017, ultimo anno in cui la RAI mantenne i diritti per tutta la stagione.

Da quel momento in poi, fatto salvo il Gran Premio d'Italia 2018 (in cui al fianco di Mazzoni c'era Emanuele Pirro), Sky ha trasmesso tutte le gare in diretta, riservando a TV8 la trasmissione di alcune gare in chiaro, e delle restanti in differita. Nel mentre, Giancarlo Bruno (entrato nella squadra RAI nel 2008) è passato per la sola stagione 2018 su TV8. Capelli dapprima aveva imitato il collega, per poi tornare nel 2023 come opinionista part-time su Sky, alternandosi talvolta con Nico Rosberg in cabina di commento.

Si può pensare ad un ritorno della RAI?

Questa era la storia fino a poche ore fa. Perché con il suo tweet Stella Bruno, storica inviata dal 1998, ha fatto capire che è sua intenzione riportare la Formula 1 sulla TV di Stato. Peccato che poi quanto scritto sulla piattaforma di Elon Musk sia misteriosamente sparito...

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Nell'ultimo rinnovo dei diritti, avvenuto nel 2022, Sky ha ottenuto l'esclusiva fino alla stagione 2027, con le trasmissioni in chiaro riservate a TV8. Sulla carta, se ne potrebbe riparlare quindi solo dal 2028. Va poi considerato che Stella Bruno ha espressamente dichiarato "senza togliere nulla a Sky", e potrebbe quindi profilarsi una situazione di alternanza come in passato. C'è poi da tenere in considerazione che, per decreto ministeriale, almeno il Gran Premio d'Italia deve essere trasmesso in chiaro e in diretta, in quanto di interesse nazionale. Potrebbe essere quindi questa l'ipotesi prescelta, con la RAI incaricata di trasmettere solo le gare nazionali, mentre le altre verrebbero lasciate a Sky/TV8. Staremo a vedere.

Il ritorno della Rai sarebbe uno stimolo anche per Sky?

C'è però da tenere a mente che gli ascolti della Formula 1 in Italia sono in calo, per via delle deludenti prestazioni della Ferrari. Questo potrebbe spingere Sky a non essere molto "possessiva" nei confronti dei diritti. Anche se, ovviamente, da qui al 2027 c'è la possibilità che nel frattempo la Ferrari si risollevi. O che qualche pilota italiano arrivi ad alti livelli.

Ma l'arrivo della RAI potrebbe sicuramente essere positivo: in una situazione di monopolio, è abbastanza facile "rilassarsi". Nel caso in cui Sky dovesse avere un competitor, sarebbero costretti anche loro ad alzare l'asticella per non perdere ascolti. E questo potrebbe portare ad un aumento complessivo della qualità per quanto riguarda gli appassionati. In attesa di ulteriori sviluppi, non possiamo però che essere contenti del fatto che, nei corridoi della sede RAI, si sia tornato a parlare di Formula 1. Sperando anche che possa essere un rilancio per la gestione complessiva dello sport nella TV di Stato, che negli ultimi anni ha perso indubbiamente di qualità. Ultimo esempio in questo caso, l'accordo trovato solo all'ultimo dalla RAI per la trasmissione dei Mondiali di Calcio femminile. Accordo arrivato solo dopo la critica rivolta dal Presidente della FIFA, Gianni Infantino, alle tv italiane (e non), ree di aver trascurato l'evento.

Alfredo Cirelli