F1 | GP Giappone, qualifiche: Rosberg "beffa" Hamilton, ma la Ferrari c'è
Se l'antipasto è rappresentato da qualifiche come queste, il Gran Premio del Giappone si preannuncia come uno degli appuntamenti più incerti ed equilibrati della stagione. Suzuka è una pista capace già di per sé di regalare emozioni, ma il sabato nipponico ha regalato una battaglia entusiasmente che regala numerosi spunti d'interesse in vista della gara di domani. A partire dalla prima fila, con Nico Rosberg capace di conquistare la pole position per appena 13 millesimi (pari a circa 82 centimentri) nei confronti di Lewis Hamilton, per una lotta al titolo che da qui in avanti sarà più calda che mai. Dopo aver primeggiato con un discreto margine in tutte le sessioni di libere, il tedesco ha dovuto fare i conti con un campione del mondo che ha tirato fuori gli artigli nel momento decisivo, ma che domani sarà più agguerrito che mai nonostante dovrà partire dal lato sporco della pista.
Ma se la Mercedes ha monopolizzato la prima fila, un applauso stavolta va riconosciuto anche alla Ferrari, la quale ha trovato un bilanciamento ottimale piazzando Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel a soli tre decimi dalla vetta. Il tedesco però sarà costretto a partire dalla quarta fila dopo la penalità di tre posti rimediata in seguito ai fatti della Malesia, dunque toccherà al finlandese tentare di respingere in gara gli attacchi di una Red Bull che già ieri aveva evidenziato un passo assai competitivo. La vettura di Milton Keynes sembra aver pagato un asfalto decisamente fresco (soli 26° la temperatura della pista), non riuscendo ad esprimere il suo potenziale così come ci si sarebbe atteso alla vigilia. In ogni caso, anche la battaglia all'interno dei tre top team risulta particolarmente serrata: detto dei 13 millesimi tra Hamilton e Rosberg, sono stati invece 79 a separare Raikkonen e Vettel, con Verstappen a precedere Ricciardo per 0"062. Lontani tutti gli altri: Perez potrà scattare dalla terza fila sfruttando la penalità di Vettel, mentre a chiudere la top ten vi saranno Grosjean, Hulkenberg e Gutierrez, con una Haas ritrovata nei curvoni di Suzuka. Crisi nera invece per la Williams, con Bottas e Massa out già nel Q2, a precedere le due Toro Rosso di Kvyat e Sainz (con lo spagnolo autore di un testacoda alla Spoon nel corso dell'ultimo tentativo), quindi Alonso e Palmer. Poca gloria per Button, fuori già nel Q1, il quale ha preceduto un deludente Magnussen e le due Sauber e Manor a chiudere la griglia.
Q1. Al semaforo verde sono le due Manor e la Toro Rosso di Carlos Sainz (pochissimi giri per lui nelle libere di stamane) le prime monoposto ad entrare in pista. Asfalto completamente asciutto dopo qualche goccia di pioggia caduta nella notte e prima delle libere, con possibilità di rovesci durante le qualifiche pari al 30%. Subito un rischio per Rosberg che mette due ruote sull'erba in uscita dalla Degner, ma ciò non gli impedisce di siglare il miglior tempo del weekend con gomma media in 1:31.858. Alle sue spalle si piazza Hamilton, quindi le due Haas, le due Sauber e le due Manor. Tocca alle due Red Bull, che si piazzano entrambe a sei decimi dal leader sempre con gomma media. Soft per Raikkonen che balza al comando in 1:31.674, subito battuto da Vettel che lo sopravanza per 15 millesimi. A rischio Sainz, Button, Wehrlein, Ocon, Palmer ed Ericsson. Hamilton scende dalla propria monoposto, mentre le due McLaren in tandem sono le prime a rientrare per il secondo tentativo su gomma gialla. Rush finale con Alonso che si salva sul filo, precedendo il compagno Button che rimane fuori per 32 millesimi. Out anche Magnussen (un po' a sorpresa dopo la buona prestazione delle libere), quindi le Sauber di Ericsson e Nasr e le Manor di Ocon e Wehrlein. Le Ferrari chiudono in vetta ma con una mescola di vantaggio nei confronti di Mercedes e Red Bull.
Q2. Subito in pista con gomma Soft le due Mercedes: 1:30.7 per Rosberg che sembra voler mettere subito le cose in chiaro rifilando quattro decimi al compagno. Tocca quindi alle Ferrari, con Raikkonen e Vettel davanti alle Red Bull e rispettivamente distanti cinque e sei decimi dalla vetta. Mentre i tre top team si mettono subito al riparo, a sorprendere sono le due Haas che precedono le due Force India nella caccia al Q3. Nell'ultimo tentativo testacoda di Sainz alla curva Spoon, mentre grande delusione per le Williams che non riescono a superare la tagliola del Q2 dovendosi accontentare della sesta fila. Alla sessione finale accedono dunque Mercedes, Ferrari, Red Bull, Haas e Force India, con Williams, Toro Rosso, Alonso e Palmer eliminati.
Q3. Battaglia subito accesa per i 12' finali, con Verstappen più veloce di 11 millesimi rispetto a Ricciardo. I due piloti Red Bull vengono però subito battuti da Raikkonen, prima che sia Rosberg ad ottenere la migliore prestazione. Ma non è finita, perchè Hamilton sorprende il tedesco rifilandogli due decimi e candidandosi autorevolemente per la pole. Vettel sale in quarta piazza, con ben quattro piloti (dalla terza alla sesta posizione) racchiusi in soli 56 millesimi. Tutti di nuovo ai box prima del tentativo finale, con Force India e Haas a lanciarsi per il proprio unico tentativo. Raikkonen strappa la terza piazza a Vettel, mentre Rosberg abbassa ulteriormente il limite siglando un 1:30.647. Arriva sul traguardo anche Hamilton, ma niente da fare per lui: la pole va a Rosberg per soli 13 millesimi. Seconda fila tutta Ferrari (ma Vettel partirà settimo) davanti alle due Red Bull, con Perez, Grosjean, Hulkenberg e Gutierrez a chiudere la top ten.
Marco Privitera
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