Il monologo va in scena secondo le attese. Partire, girare in testa alla prima curva e poi tutto dritto sino al traguardo. Questo ci si aspettava da Lewis Hamilton, e questo ha fatto. Si chiama Grand Chelem, premio speciale per chi domina l'intero weekend: primo in qualifica, primo in gara, sempre in testa e giro più veloce. E il quarto in carriera per Hamilton, e gli consente di centrare la vittoria numero 56 di una storia già straordinaria impreziosita ieri dalla conquista della 65^ pole, che lo appaia a Senna in questa speciale classifica. La sesta vittoria in Canada ha però per Hamilton un valore speciale: ricuce lo strappo con il campionato tornando a vincere, riapre il Mondiale, regola Vettel che puntava alla fuga in classifica, riporta la Mercedes in testa al campionato costruttori. Insomma, tanti motivi per essere felici. Il team inglese domina la gara e torna alla vittoria con una doppietta proprio nel giorno in cui la Ferrari, complice sfortune e una partenza al rallenty, è fuori dai giochi che contano. 

Subito costretto ai box Vettel, per un leggero contatto con Verstappen che azzecca la partenza più bella da qualche anno a questa parte e salta da sesto a secondo nel giro di due curve. La sosta dopo pochi giri stravolge i piani della squadra di una gara con un solo pit stop costringendola a farne due, mentre la Mercedes andrà comodamente a vincere con la strategia più rapida ad un solo stop. Nella confusione di una partenza sorniona, Raikkonen viene risucchiato in mezzo al gruppo e superato anche da Perez nelle prime fasi; e la gara si trasforma così in una rimonta per il finlandese ma anche per Sebastian Vettel, che sceglie di effettuare il suo primo pit stop subito la Safety Car per l'incidente tra Sainz e Massa e non durante. Mistero.    

Anche senza la Ferrari protagonista la gara è divertente, tirata e veloce. Si vedono lotte e sorpassi, si esprimono le qualità dei piloti e grinte sopite vengono fuori. Non per Verstappen, che dopo la partenza galattica deve ritirarsi dopo una decina di giri tra la delusione del pubblico. Per la Red Bull il weekend iniziato con difficoltà finisce forse meglio del previsto, e sul podio ci va Ricciardo, alla terza apparizione consecutiva sul gradino basso. Tre podi in tre gare figli di un pizzico di fortuna, ma anche e soprattutto di concentrazione e una esemplare gestione di macchina e gomme. La gara ritrova però protagonista la Ferrari nel finale, che sebbene penalizzata dalla sosta in più può però mettere in pista tutti e due i piloti con gomme ultrasoft. Raikkonen e Vettel girano veloce, e si lanciano in una disperata rincorsa al podio che deve però fare i conti con le due Force India impegnate nell'inseguimento al podio e protagoniste del duello più bello di giornata. Ocon e Perez rimangono in lotta per tutta la parte finale di gara; la squadra chiede a Perez di far passare Ocon, ma il messicano non accetta, e ne nasce un duello che ravviva la gara e in cui si infila anche Sebastian Vettel, autore di un sorpasso meraviglioso proprio su Ocon in curva 1. Sebastian prova una mossa temeraria e a quasi 300 all'ora si butta all'interno, sullo sporco e prova a passare le due Froce India in un colpo solo. Sembra andare lungo, ma invece la tiene e ne nasce un sorpasso di quelli da non dimenticare. 

Nelle retrovie Stroll chiude finalmente a punti la prima gara della carriera arrivando in nona posizione dietro a Nico Hulkenberg, mentre Alonso, ancora una volta, si ritira a due giri dalla fine per problemi al motore, mentre anche lui era in zona punti. Regala però una delle scene più belle del weekend quando si lascia travolgere dalla folla transitando attraverso la tribuna per tornare ai box. Una mossa decisamente all'americana, imparata forse durante la sua trasferta alla Indy. 

La doppietta Mercedes riapre il campionato e cancella nel migliore dei modi le incertezze di questo inizio di stagione. La classifica si accorcia e Hamilton insegue Vettel a soli 12 punti pareggiando il conto delle vittorie, tre ciascuno. Da una pista vera come quella di Montreal che ci ha regalato spettacolo esaltando il talento di guida e l'abilità dei migliori, ci si sposterà ora su un altro circuito atipico come Baku, che l'anno scorso fu parecchio indigesto proprio per Hamilton. Ma la lotta, se mai fosse stata chiusa, è ritornata apertissima. E noi ci divertiremo parecchio. 

Stefano De Nicolo' @stefanodenicolo

 

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