F1 | Gp Germania, le pagelle ai protagonisti
Lewis Hamilton 10. Riesce a trasformare un weekend che pareva nerissimo nell'ennesimo trionfo. Tantissimo merito suo e di una Mercedes che al netto dei problemi di affidabilità è il solito fulmine, ma senza il regalo di Vettel chissà dove sarebbe arrivato. Fatto sta che ritorna in testa al Mondiale con ben 17 punti di vantaggio sul rivale...
Valtteri Bottas 9. In qualifica è l'unica freccia disponibile nell'arco Mercedes e solamente uno strepitoso Vettel gli toglie la gioia della seconda pole position stagionale. In gara prova fin da subito a contrastare la Ferrari ma senza successo. Fa sobbalzare dalla sedia Toto Wolff quando dopo la ripartenza da Safety Car ingaggia un duello per la prima posizione con il compagno di squadra. Un team order lo costringe a rientrare nei ranghi e deve solamente scortare Hamilton fino alla bandiera a scacchi.
Kimi Raikkonen 8,5. Conquista il quarto podio consecutivo dopo una gara (l'ennesima) in cui viene sacrificato sull'altare delle strategie in favore di Vettel. Scelta giusta visto il momento storico della gara ma sbagliata a posteriori visto che avrebbe pouto vincere. Da applausi la sua risposta al team order da parte del muretto!
Max Verstappen 7. Non da mai l'impressione di poter stare con Mercedes e Ferrari se non allo start e alla ripartenza da Safety Car. Poi corre piuttosto in solitudine, riprendendo a macinare punti dopo lo stop di Silverstone.
Nico Hulkenberg 7,5. Miglior risultato stagionale e da quando è approdato in Renault. A differenza del compagno di squadra disputa la solita gara solida e consistente e permette al team francese di consolidare la quarta piazza nel Mondiale Costruttori.
Romain Grosjean 8. Dopo tante critiche e illazioni sul suo conto, arriva la risposta di Romain che, fin dalle prove libere,mostra di voler fare sul serio. Può essere il punto di partenza di una stagione fin qui deludente per lui.
Sergio Perez 7,5. Il meteo e la sua perserevanza raddrizzano una gara che, comunque, lo stavano vedendo lottare (e che sorpasso su Grosjean!) per la zona punti. E nel duello interno con Ocon è lui ad essere davanti ora...
Esteban Ocon 6,5. Piuttosto anonimo fin dalle prime battute si ritrova in zona punti più per guai altrui che per meriti propri. Forse distratto dalle innumerevoli voci che lo vedono coinvolto, non rende come al solito ma porta punti preziosi alla Force India nella lotta per la quinta posizione nel Costruttori.
Marcus Ericsson 6,5. Ritorna in zona punti e per una volta si prende lui le luci dei riflettori. Il team, nel caos scatenato dalla pioggia, decide di rischiare con Leclerc e non con lui, e la scelta lo premia oltre i suoi reali meriti.
Brendon Hartley 6,5. Giornata positiva anche per il simpatico neozelandese che, dopo lo spavento di Silverstone, artiglia un prezioso punticino che gli arriva grazie alla penalità inflitta a Sainz.
Kevin Magnussen 5,5. In qualifica fa faville monopolizzando la terza fila assieme al compagno di squadra, in gara ha un crollo inspiegabile che lo fa uscire dalla zona punti. Ma il bilancio per lui resta più che positivo.
Carlos Sainz 5. Le voci che lo vedono fuori dalla Renault (McLaren o Toro Rosso le possibile destinazioni) e un compagno di squadra ultra veloce non lo aiutano di certo. Lui ci mette tanto del suo ma ha tutto il talento necessario per uscire fuori da questa situazione.
Stoffel Vandoorne 5. Viene richiamato dai box per ritirarsi ma poi prosegue comunque la sua gara. Ma non c'è molta differenza ad essere onesti...
Pierre Gasly 5. Parte dal fondo dello schieramento per la sostituzione della power unit ma non fa sfracelli. Gara da archiviare in fretta...
Charles Leclerc 6. Tenta l'azzardo della gomme intermedia ma non paga e si ritrova fuori da una zona punti che aveva, ancora una volta, ampiamente meritato. Ennesima qualifica da applausi per il giovane talento scuola Ferrari.
Fernando Alonso 6. Anche lo spagnolo cerca di sparigliare le carte sul tavolo, tentando la gomma intermedia. Poi si ritira con una McLaren in evidente regressione sia tecnica che societaria.
Lance Stroll 5,5. Fa quel che può con una Williams che in terra tedesca sembra avere piccolissimi margini di miglioramento. Ma il suo futuro sembra essere ormai lontano da Grove.
Sebastian Vettel 4. Che erroraccio Sebastian! Dopo la magia in qualifica e tre quarti di gara praticamente dominati, scivola sulla classica buccia di banana che gli impedisce di sfatare il tabù Hockenheim. Uno svarione che, inevitabilmente, peserà sull'economia del Mondiale, ma ha subito il Gran Premio d'Ungheria per potersi rifare.
Sergey Sirotkin 6,5. In qualfica fa una piccola magia accedendo alla Q2 con la disastrata Williams. In gara veleggia a ridosso della zona punti prima che una perdita d'olio lo costringa al ritiro.
Daniel Ricciardo 5,5. Decide, assieme al team, di sacrificare la Germania sostituendo la power unit in vista dell'Ungheria. Parte dal fondo ma la sua gara è piuttosto anonima e termina con la sua Red Bull parcheggiata sull'erba.
Vincenzo Buonpane