F1 | La filosofia in casa Ferrari? Piedi per terra, aspettando Melbourne
Dopo un anno catastrofico e privo di vittorie come il 2016, in casa Ferrari si è deciso di mantenere un basso profilo. Poche aspettative ma soprattutto nessun proclama, in attesa che sia la pista a parlare per il Cavallino Rampante. Low profile che ha caratterizzato anche la presentazione della nuova monoposto di Maranello: la neonata auto del team più vincente della storia della Formula1 è stata ribattezzata SF70H, in onore del settantesimo anniversario della casa modenese.
Poco dopo la presentazione avvenuta in quel di Fiorano la monoposto è scesa in pista sul tracciato del team per assaggiare subito l'asfalto in attesa dei test di Barcellona, dove vedremo la Rossa per la prima volta a confronto con le altre vetture 2017. Il primo a parlare della nuova auto è stato anche colui che per primo ha avuto l'onore di scatenare in pista i suoi cavalli: Kimi Raikkonen, ultimo campione del mondo Ferrari nell'ormai lontano 2007.
"Quello di oggi è stato solo un piccolo assaggio della vettura. Il vero lavoro inizierà con i test di Barcellona" ha dichiarato Iceman al microfono di Alberto Antonini, responsabile della comunicazione per il Cavallino. Il finlandese ha poi proseguito dicendo come dall'abitacolo la nuova monoposto sia molto simile a quella dello scorso anno in termini di guidabilità.
Dopo Kimi è stato il turno dell'altro asso di casa Ferrari, il quattro volte iridato Sebastian Vettel. Anche il tedesco, come il suo compagno di squadra, ha potuto girare sulla nuovissima SF70H. La prima impressione di Vettel è stata l'aggressività che questa nuova generazione di Formula1 trasmette: "L'auto è molto più grande rispetto allo scorso anno e rende l'idea della propria potenza solamente guardandola. Ho avuto una buona prima impressione in pista, senza nessun problema".
Naturalmente quest'auto non è però solamente dei piloti. I due driver rappresentano solo una parte del grande mondo Ferrari in Formula1. Mondo Ferrari che è diretto dal team principal bresciano, Maurizio Arrivabene, giunto alla sua terza stagione a capo del reparto corse ferrarista. Da italiano e tifoso qual è, Maurizio non poteva che lasciare trasparire una naturale emozione durante la presentazione di questa nuova monoposto. "Quando viene presentata una Ferrari mi emoziono sempre, che si tratti di un modello stradale o di una Formula 1. Appena l'ho vista ho pensato subito a tutti gli uomini e le donne che in questi mesi hanno lavorato duramente a questa macchina. Ora noi dobbiamo rimanere coi piedi per terra durante i test, perché i veri valori in gioco inizieranno a vedersi solamente a Melbourne." Come dicevamo in precedenza quest'anno in casa Ferrari non si punta a grandi annunci o ambizioni: il pensiero di tutti è già al primo appuntamento iridato in Australia il prossimo 26 Marzo.
Non dimentichiamo che questa è anche, seppur non totalmente, la prima monoposto uscita dalla fabbrica di via Abetone sotto la gestione tecnica di Mattia Binotto. Non totalmente, poiché l'ingegnere svizzero ha ereditato il posto di James Allison in estate, quando il progetto 2017 era già in fase embrionale. "Ogni anno ci si pongono nuove sfide. A maggior ragione se, come quest'anno, si arriva al via con un regolamento tutto nuovo. In casi come questi è fondamentale essere più veloci della concorrenza a sviluppare nuove soluzioni, se si vuole finire davanti. Chi ha velocizzato lo sviluppo della vettura in inverno sarà sicuramente primo in Australia" ha detto Binotto, anch'egli già concentrato sull'appuntamento australiano che inaugurerà la stagione 2017.
Ma in questa presentazione c'è stata anche una presenza molto importante per il movimento motoristico italiano. È stata infatti la prima volta che Antonio Giovinazzi, vice campione del mondo in carica per la categoria GP2, ha assistito alla tolta del velo di una Ferrari come pilota ufficiale. Da quest'anno infatti l'asso pugliese vestirà la tuta rossa di Maranello come terzo pilota. "Assistere alla presentazione della macchina al fianco di due campioni del mondo, nell'azienda più importante del mondo, è stata una grandissima emozione. Di solito la vedevo sempre da casa, oggi essere qui è incredibile" ha dichiarato Giovinazzi. "L'auto è bellissima, speriamo che sia tanto veloce quanto attraente e aspettiamo di vederla in pista a Barcellona." Al Montmelò, dove Antonio si calerà in un abitacolo per testare una vettura, ma non la Ferrari. Da giorni girava la voce, ufficializzata nel pomeriggio, relativa al fatto che l'italiano sostituirà Pascal Wehrlein al volante della Sauber durante i test spagnoli.
Come si è potuto ampiamente intuire dalle dichiarazioni dei protagonisti, quest'anno in casa Ferrari si punterà a far parlare la pista, unico vero giudice inappellabile del motorsport, lasciando le chiacchiere a zero. In attesa che tutti gli altri team svelino le proprie "armi" vi ricordiamo le date dei test di Barcellona che noi di LiveGP seguiremo sul posto con approfondimento giornalieri squadra per squadra.
27 Febbraio - 2 Marzo: Barcellona, Montmelò
7 Marzo - 10 Marzo: Barcellona, Montmelò
Alessandro Gazzoni