Il regolamento della MotoGP parla chiaro, eppure la penalità imposta a Jorge Martin nel GP di Austin 2021 ha dell’assurdo. Bisogna riconsiderare la regola di base, perchè applicare il regolamento in questo modo diventa estremamente penalizzante, in maniera a volte poco giusta.

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IL FATTO

Jorge Martin nel GP di Austin 2021 della MotoGP ha tagliato una variante. Letta questa frase, sembra normale imporre una penalità, in questo caso di un long lap penalty, al pilota del team Pramac. A tutti gli effetti Jorge ha tagliato il cordolo tra curva 4 e curva 5 del tracciato di Austin, riducendo la distanza totale che avrebbe percorso quel giro. Quindi, gli è stata imposta una penalità che gli ha fatto perdere la posizione su Bagnaia e su Rins.

L’ANTITESI

Se tutto ciò che è scritto sopra è vero, questo non basta a discernere la situazione. Iniziamo con il motivo: Martin ha tagliato perchè la gomma posteriore della sua Ducati Desmosedici ha perso chiaramente aderenza in uscita di curva 4. Il pilota non avrebbe avuto alternative al taglio se non quella di cadere, mettendo a repentaglio la sua salute e quella del pilota che lo seguiva, ossia Bagnaia. In più, Jorge ha perso due secondi dall’inseguito Fabio Quartararo e un secondo e mezzo dall’inseguitore Francesco Bagnaia. Quindi il danno autoimposto era già grande quasi quanto i 3 secondi di penalità. Il suo giro, neanche a dirlo, è stato tra i più lenti registrati in gara firmati dal pilota stesso.

LA BEFFA

Se ciò non bastasse, il giro successivo Martin ha perso la posizione nei confronti di Bagnaia. Questo dovrebbe essere più che sufficiente, ma la direzione gara ha deciso di aggiungere il long lap penalty. Per espiare la punizione, “Martinator” ha perso anche la posizione nei confronti di Alex Rins, che invece era tre secondi più indietro rispetto all’alfiere Pramac. Facendo la somma dello svantaggio ottenuto, sembra lampante che ci sia stato un eccesso di zelo da parte della direzione gara, che in occasioni particolari come Laguna Seca (Rossi su Stoner come Marquez su Stoner) ha chiuso un occhio. Ma qui Jorge Martin non ha tagliato per guadagnare qualcosa sull’avversario, bensì solo perchè non aveva altra scelta. Potrebbe  essere un buon momento per riscrivere il regolamento e le condizioni di penalità, per rendere il circus più sicuro e soprattutto più onesto.

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Alex Dibisceglia