Settimo posto e stagione positiva per il team Haas
Credits: Haas F1 Official website

A metà stagione avevamo detto che la strada intrapresa dal team di Kannapolis era quella giusta, ed effettivamente così è stato. Haas F1 è stata sicuramente una delle squadre che in questo 2024 ha fatto il balzo in avanti maggiore rispetto alla passata annata, chiudendo con una dignitosissima settima piazza alle spalle di team sicuramente meglio attrezzati dal punto di vista economico. In vista del 2025, probabilmente, l’unico rimpianto è la perdita di entrambi i piloti, con Hulkenberg che in Sauber potrebbe rivelarsi una discreta spina nel fianco. 

La via della stabilità… crescente

Il conto finale dei punti accumulati nella stagione da Haas è di 58 lunghezze. Un numero certamente positivo, che ha visto la seconda parte di stagione in linea con quanto mostrato fino alla pausa estiva. Nonostante alcune battute a vuoto che hanno di fatto rallentato la sua corsa, il team è stato in lotta fino all’ultimo GP di Abu Dhabi per un sesto posto importantissimo, soprattutto per questioni economiche. Non è arrivato, soprattutto a causa di una penalità inflitta a Hulkenberg, ma gli uomini di Ayao Komatsu hanno ben poco da rimproverarsi. Se la vettura è sembrata essere sempre più veloce e affidabile, anche dal punto di vista del management si è assistito ad un balzo in avanti importante, come mostrato dall’accordo sottoscritto con Toyota. I presupposti per una crescita sostanziale anche nel 2025 ci sono tutti. L’approdo di Ocon potrebbe portare una ventata di novità, magari qualche idea innovativa, mentre Bearman ha dimostrato di essere sicuramente un giovane di belle speranze che potrà dare tanto al Circus. 

Voto: 7

Hulkenberg, un uomo per tutte le stagioni

Credits: Haas Official Fb page

Se lo chiedono in tanti da anni, e lo abbiamo già fatto anche noi. È mai possibile che in F1 uno come Nico Hulkenberg da Hemmerich-am-Rein non abbia il posto fisso in un top team? Evidentemente sì, e la cosa mostra come certe scelte sembrino quantomeno fuori luogo. Il tedesco ha messo insieme una seconda parte di stagione ottima, certamente aiutato dalle prestazioni della vettura. Peccato per quei due blackout in Brasile e Qatar, con errori da matita rossa che comunque non possono cancellare quanto di buono fatto in tutto l’arco della stagione. Hulk ha portato a casa la bellezza di 41 punti complessivi, e c’è da scommettere che il suo approdo in una Stake Sauber che poi diventerà Audi potrà fare solo bene agli uomini di Binotto. Al suo posto arriverà Esteban Ocon, altro professionista di lungo corso; vedremo se si riuscirà ad inserire nei meccanismi del team in modo altrettanto efficiente. Nel frattempo, il lavoro svolto da Nico è sicuramente quello di un professionista mai domo, che ha lasciato un segno profondo. 

Voto: 8

Magnussen, arroganza e velocità: uno così mancherà al Circus

Credits: Haas Official Fb page

Ne combina di tutti i colori: butta fuori i rivali, li chiude, e si becca anche una gara di sospensione per il raggiungimento del limite dei 12 punti sulla Superlicenza. Nonostante questo, quando è in giornata, Kevin Magnussen è un pilota veloce, capace di ottimi risultati, come mostrato soprattutto in Messico in questa seconda parte di stagione, e in grado di portare punti pesanti al team Haas. Sedici in totale quelli garantiti: un distacco importante rispetto al team mate, ma da Singapore in poi la crescita c’è stata. Peccato per il malessere di Interlagos, perché in una situazione del genere la sua esperienza avrebbe potuto fare la differenza. Ora sembra proprio che la sua avventura in F1 sia giunta al capolinea, e sia tempo di dedicarsi a tempo pieno al WEC con BMW. Mancherai a questo Circus di bacchettoni, caro Vichingo!

Voto: 6,5

Bearman, presente quando serve: il futuro si è già palesato

Credits: Haas Official Fb page

Doveva esordire con Haas a Melbourne il prossimo 16 marzo, Oliver Bearman, e invece il destino ci ha messo lo zampino. Prima a Jeddah, quando è dovuto salire addirittura sulla Ferrari al posto di Sainz, e poi a Baku e Interlagos, dove ha sostituito Magnussen. In Azerbaijan, Ollie è stato semplicemente fantastico, finendo in zona punti (primo rookie della storia a riuscirci con due team diversi in due gare nella stessa stagione) addirittura davanti al team mate. In Brasile, invece, la situazione è stata leggermente differente, essendo dovuto salire in macchina all’improvviso nelle FP1, senza la certezza di poter completare il weekend. Comunque, tra un testacoda e l’altro, è riuscito a completare il GP più difficile della stagione, segno di grande maturità. Il 2025 porterà per lui tante occasioni: l’importante è non voler strafare subito, ma il potenziale c’è, eccome.

Voto: 6

Nicola Saglia