Il caldo torrido di Jerez de la Frontera sembra aver fatto bene a KTM. Il marchio austriaco piazza tutti i propri piloti all'interno della top 10 nel Gran Premio MotoGP, con Maverick Viñales inaspettatamente ancora come battistrada. 

Due indizi fanno una prova: Viñales is back

Era oggettivamente difficile valutare la prestazione di Maverick Viñales a Lusail: un podio conquistato in pista con onore al termine di una gara splendida, ma quanto aveva influito la pressione delle gomme più bassa rispetto al regolamento? Quello che sembrava essere l'ultimo di un'infinita serie di lampi da parte di Top Gun ha visto una conferma importante nel Gran Premio di Spagna. Maverick Viñales ha chiuso 4° a Jerez al termine di una corsa che lo ha visto capitalizzare sugli errori altrui. Partito dalla 6ª casella dopo la promozione dal Q1 sabato mattina, Viñales ha perso una sola posizione nel primo giro. Il #12 ha poi guadagnato tre posizioni sfruttando le cadute di Marc Márquez e Fermín Aldeguer, riprendendosi la posizione su Fabio Di Giannantonio nelle primissime fasi della corsa. 

Il passo dell'iridato Moto3 2013 è stato più che buono per tutta la durata della corsa, arrivando anche ad avvicinarsi pericolosamente a Francesco Bagnaia nelle ultime fasi. La posizione è rimasta a Viñales anche dopo i controlli tecnici, dando a KTM il miglior risultato stagionale fino a questo punto. La RC16 ha sicuramente del potenziale nonostante la complicata situazione finanziaria del marchio, così come ha dichiarato il pilota stesso: “Avevamo una buona base dal Qatar e ci saranno piste dove avremo più potenziale. Da Jerez non mi aspettavo molto, ma posso dire di essere contento”.

Gli ufficiali arrancano: Binder e Acosta spodestati da Viñales

Dopo il tumultuoso inverno passato dalle parti di Mattighofen, le aspettative per questa stagione erano piuttosto basse per quanto riguarda il rendimento di KTM. Le uniche ancore di salvezza per gli Orange erano i due piloti ufficiali Brad Binder e Pedro Acosta. Entrambi prodotti del vivaio KTM, i due già conoscono la RC16 piuttosto bene rispetto ai due compagni di Tech3 Racing che arrivano rispettivamente da Aprilia e Ducati. La coppia ufficiale ha invece chiuso al 6° e 7° posto a Jerez: dei punti che fanno sicuramente comodo, ma viste le prestazioni di Viñales sarebbe lecito aspettarsi un po' di più dai due. 

Credits: KTM Media

Entrambi hanno sofferto dello stesso problema nelle prime fasi della corsa, come sottolinea Acosta dopo la corsa: “Io e Brad abbiamo commesso gli stessi errori e abbiamo i medesimi problemi. Dobbiamo migliorare nella prima parte della corsa quando c'è un livello di grip basso”. Binder si trova piuttosto d'accordo con le dichiarazioni del compagno: “Abbiamo fatto un grande cambiamento tra sabato e domenica: la moto era molto più facile da guidare e avevo più grip al massimo angolo di piega

Sorrisi anche per il mago delle rimonte Bastianini

Come sottolineato più volte da inizio stagione, Enea Bastianini non ha affatto perso le caratteristiche che lo hanno fatto diventare un big in MotoGP. Risparmio delle gomme e velocità a fine gara sono ancora dalla parte di Bestia, che a Jerez ha rimontato dal 18° al 9° posto. Una rimonta come solo lui sa fare, specie con queste temperature che di certo non giovano alla pressione dello pneumatico anteriore. “Un altro piccolo passo in avanti” per usare le sue parole, ma Bastianini non ha trasferito sulla KTM solo i suoi pregi: il time attack rimane il Tallone d'Achille del romagnolo, che non ha mai fatto meglio del 17° posto in griglia (GP delle Americhe, ndr) anche in piste come COTA e Lusail dove ha vinto in passato. Un animale da gara verrebbe definito da molti, ma in questa MotoGP si può recuperare fino alla top 10 partendo da in fondo, per le posizioni nobili della classifica c'è bisogno di una qualifica quantomeno dignitosa.

Valentino Aggio

Leggi anche: MotoGP | GP Spagna: le pagelle ai protagonisti di Jerez