Come ormai noto, grazie alle centinaia di migliaia di visualizzazioni del famoso video dell’accaduto, durante l’ultimo chilometro della Power Stage di Derramadero la Citroen C3 di Kris Meeke è entrata in un parcheggio. Ma perché una “manovra” simile, proprio mentre stai vincendo una delle...poche gare nella tua vita da pilota? Perché rischiare di sacrificare tutto a un passo dalla vetta?

Tutte domande inutili per il rallysta britannico, il quale ha deciso di occuparsi prima di questioni molto più urgenti rispetto ad una “semplice” vittoria nel campionato. Siamo nell’ultimo chilometro, e Meeke sta percorrendo una lunga e ampia curva verso destra. La velocità è alta, ma la Citroen non fa una piega e mangia il terreno. Tutto procede normalmente, fino a quando Paul Nagle, attuale co-pilota di Meeke, con in mano lo smartphone del collega inizia ad urlare: “Kris, l’applicazione di Pokemon Go mi segnala che abbiamo Pikachu e Snorlax nell’aria a sinistra”!!

A quel punto, la reazione del britannico è obbligata quanto istintiva: Meeke si lancia senza pensarci sul fossato spinoso che costeggia la carreggiata, passando letteralmente sopra a delle vetture parcheggiate in quell’area. La gente lo guarda e gli indica come tornare in strada, ma nulla è più importante di un punteggio che solo un Pokemon raro come “Snorlax” può dare. Così, sfoderando tutte le sue doti di driver, l’inglese inizia un incredibile serpeggiamento con la sua C3 fra le auto in sosta, finché finalmente il prezioso bottino non viene messo in saccoccia.

A punteggio conquistato, evidente e comprensibile era la voglia del pilota di fermarsi per esultare e dare il “cinque” al collega, ma un videomessaggio improvviso da parte della sua amante messicana, gli ha ricordato che certe attenzioni da parte della fanciulla arrivano soltanto in caso di vittoria. Cosi Meeke, con un “salto” in strada in stile Generale Lee ad Hazzard, si è involato verso il suo quarto successo in carriera.

Sì lo sappiamo...era piuttosto fitto come mistero e sarebbe stato davvero impossibile riuscire a capire tutto senza il nostro aiuto. Ma siamo qui anche per questo, e con le nostre tecnologie e le nostre preziosissime fonti, siamo riusciti così a rispondere ad uno dei tanti quesiti esistenziali dell’umanità.

“Uno a uno e palla al centro” caro Stephen Hawking: ora tocca a te risolvere qualche altro mistero esistenziale…

Daniel Limardi

 

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