UN ASTRO NASCENTE. La competizione per Matteo Ferrari quest’anno è ferrea: si trova a giocare il LiveGP Award con missili del calibro di Bagnaia, Bezzecchi, Ramus e Marini. Ma se i più non lo conoscono, è giunto il momento di informarsi. Matteo quest’anno ha quasi rischiato di diventare campione del CIV Superbike, titolo difeso da anni proprio da Michele Pirro. Ovviamente ha tratto qualche vantaggio in termini di classifica a causa dello spaventoso incidente di Michele al Mugello in MotoGP, ma cinque secondi posti e due vittorie su dodici gare non sono affatto un brutto risultato, per un ventunenne!

MATTEO FERRARI, DI CESENA. La Romagna è la patria di Ferrari, che lo vede nascere il 12 febbraio del 1997. La sua carriera sportiva inizia ovviamente con le ruote basse, dove colleziona il primo titolo nella junior 50 nel 2006. Inizia la carriera nel CIV nel 2012 conquistando subito la piazza d’onore della Moto3 a fine campionati e vincendo nel mentre il Campionato Europeo Velocità Moto3, con unica tappa ad Albacete. Da lì il Motomondiale è cosa giusta e naturale, e Matteo si siede su una Moto3 già dal 2013 uan FTR M313 del team Ongetta-Centro Seta per la precisione. L’esordio è però in salita: 27º posto finale con 2 punti, totalizzati con due quindicesimi posti (Indianapolis e Comunità Valenciana). In questa stagione è costretto a saltare il Gran Premio d'Australia a causa della frattura del quarto metacarpo della mano destra rimediata nel warm up.

LA NEBBIA DELLA MOTO3. Nel 2014 cambia squadra e passa al San Carlo Team Italia, salendo quindi su una Mahindra MGP3O numerata 3, numero primo ripreso da Max Biaggi. La sua miglior prestazione è in Germania, nono, mentre la stagione termina al ventiduesimo posto con 12 punti. Prosegue con il Team Italia nel 2015, ma la situazione non migliora e termina al trentatreesimo posto con un punto.

E FINALMENTE FU LA LUCE. La svolta arriva con le derivate di serie, dove al suo esordio con BMW nel 2016 (wild card nella Superstock europea) arriva nei primi dieci in entrambe le gare e chiude la stagione al ventunesimo posto conquistando quindici punti. Nel 2017 replica disputando le due gare italiane del campionato europeo Superstock 1000  ed ottenendo punti in entrambe le occasioni. Nel 2018 sboccia definitivamente, arrivando secondo dietro a Michele Pirro nel CIV SBK e vincendo la gara di Imola della Stock1000 in sella ad una Panigale R, quella del team Ducati Barni Racing. Misano lo ha visto meno fortunato, ma i 25 punti presi ad Imola lo fanno terminare al dodicesimo posto in classifica con una sola gara all’attivo!

IL FUTURO VA ANCORA SCRITTO. Adesso Ferrari deve dimostrare che tutto il buono ottenuto nel 2018 può solo che essere migliorato. La MotoE è terreno fertile per tutti i piloti, vista l’assenza di dati e la novità del progetto: qui Matteo può finalmente dire la sua a parità con gli altri contendenti e dimostrare che merita un’occasione ufficiale tra le moto a combustione. E magari anche il nostro LiveGP Award: voi cosa ne pensate?

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Alex Dibisceglia