MotoGP | Yamaha: oltre al grip, ora anche problemi col carburante
Nel weekend di casa, Yamaha non è stata all'altezza delle gare a Misano, visto il poco grip e la moto di Quartararo rimasta a secco a pochi metri dal traguardo.
Nonostante le aspettative portate dal weekend di casa, il round giapponese MotoGP per Yamaha non si è concluso come ci si aspettava, tra la mancanza di grip in gara e il problema ormai ricorrente della mancanza di benzina sulla moto di Fabio Quartararo.
Problemi di grip debilitanti sul tracciato di Motegi
Dopo l'apparente ripresa nel corso dei due Gran Premi disputati a Misano, sembrava che Yamaha avesse risolto parte dei suoi problemi che la rilegano nel fondo dello schieramento, portando con sé un Fabio Quartararo in piena forma e desideroso di tornare a lottare per ciò che conta. Aspettative già parzialmente infrante nel corso del weekend indonesiano, nonostante l'ottimo piazzamento in griglia, e completamente confermate nel corso dell'appuntamento a Motegi. Nonostante questo sia il tracciato di casa del costruttore di Iwata, la M1 ha fatto più fatica del previsto a destreggiarsi tra le diverse sessioni e a portare a casa punti. Complici le condizioni di pista poco favorevoli e la pioggia intermittente, Quartararo ha trovato enormi difficoltà di grip sull'asfalto del Mobility Resort, non riuscendo a massimizzare né il risultato in qualifica, tantomeno quello di entrambe le gare.
Le condizioni della pista influenzano i nostri risultati. Se c'è grip, siamo a posto, se non c'è grip, siamo lontani dai primi. Pioveva un po' e queste condizioni sono difficili per noi. Dobbiamo prendere questa esperienza e vedere se c'è qualcosa che possiamo migliorare. Ma non è una questione di assetto, è più una questione di grip posteriore.
Problema che sembra affliggere in modo così plateale solo il team Yamaha, dato che il confronto con gli altri avversari e con Honda, l'altro costruttore nipponico, sembra sottolineare ulteriormente il divario. Il pilota numero #20 riporta infatti un calo di grip al posteriore già dalle primissime tornate della corsa, fattore che li costringe a limitare i danni e gli impedisce di attaccare gli avversari.
Anche confrontandoci con Honda siamo indietro e abbiamo problemi di grip. Siamo molto distanti dal gruppo davanti, già al secondo giro sembra gli altri abbiano gomma nuova mentre la nostra sembra finita. Mi sento come se fossi su gomma usata già dal primo giro, dato che non sento alcun grip già dall’inizio. Non capiamo perché la nostra aderenza dipenda così tanto dalla pista e non dalla moto.
Due gare su tre concluse senza benzina
Oltre alla carenza di grip al posteriore, che lo costringe a gare conservative, il weekend del Giappone di Fabio Quartararo è stato flagellato anche dalla mancanza di benzina negli ultimi metri della gara di Domenica. Per la seconda volta in tre gare infatti - la prima nel corso del round misanese, dove la moto è rimasta a secco a poche curve dalla fine - si è presentato un problema di calcolo nella quantità di benzina necessaria per concludere la gara. Il motivo paiono essere alcune sperimentazioni portate avanti in casa Yamaha, principalmente sulla mappatura del motore, che non consentirebbero alla M1 di tagliare il traguardo con ancora carburante nel serbatoio.
Abbiamo finito la benzina di nuovo, siamo già ridicoli in pista e se ci rendiamo ridicoli anche per il problema con la benzina allora penso che dovremmo fare qualcosa, anche se non so il team cosa stiamo facendo a riguardo. Dato che non stiamo facendo grandi progressi nella velocità in rettilineo e in accelerazione, stiamo cercando di arrivare al limite della configurazione delle mappe e del motore. È questo il motivo per cui ho fatto molti test da Misano ad oggi. Non credo che provare una mappatura leggermente diversa possa farci guadagnare molto, specialmente se guardiamo la mia posizione in griglia questo weekend non credo avessimo bisogno di cercare così tanto il limite. Ne parleremo e chiederò spiegazioni perché è inaccettabile.
Problema debilitante per per il pilota francese, che si è già ritrovato nella condizione di perdere posizioni e punti in classifica a causa dello spegnimento precoce della sua moto. Visto il precedente, Yamaha ha messo a punto un sistema di luci che in linea teorica dovrebbe avvertire il pilota nel momento in cui sta terminando la benzina: dispositivo che non ha funzionato nel corso della gara, dato che Quartararo ha tagliato il traguardo a moto spenta, ma con la spia ancora verde.
La strategia è fare due giri con la mappa 1 e poi cambiarla. Poi abbiamo una spia che ci avvisa della situazione, se è verde posso risalire, se è giallo devo scendere e se è rossa devo calare ancora, ma io ho sempre visto solo luce verde per cui è come se non sapessi del problema. Le luci non funzionano come ci aspettiamo. La spia si è accesa quanto ormai ero senza carburante, quindi troppo tardi.
Nel corso della gara di domenica questo imprevisto è costato una posizione al pilota francese, che dopo una corsa passata a limitare i danni e difendere la propria 11esima posizione, si è trovato costretto a cederla al connazionale Johann Zarco, chiudendo quindi in 12esima posizione e portando a casa solo 4 punti e con un distacco di più di trenta secondi dal vincitore.
Due volte in tre gare penso sia un po’ troppo. Già poco prima del ponte ho iniziato ad avvertire che la benzina si stava esaurendo e poi all’ultima curva la moto si è semplicemente fermata. Non siamo ancora a posto con l’elettronica ed evidentemente la strategia con il carburante non sta funzionando
Valentina Bossi
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