F1 | Vasseur, il primo giorno di "scuola" a Maranello: tante sfide da affrontare
E' iniziata ufficialmente oggi l'avventura di Frederic Vasseur in Ferrari. Il rientro dalle festività dell'intero Reparto Corse è coinciso anche con l'annunciato l'insediamento del nuovo team principal, pronto per raccogliere l'eredità di Mattia Binotto e sin da subito alle prese con un'agenda fitta di impegni in vista della presentazione ufficiale della nuova vettura, che avrà luogo il prossimo 14 Febbraio.
L'AGENDA DI VASSEUR: LA NUOVA ROSSA
Tutti gli sforzi degli ultimi mesi andranno a materializzarsi nella nuova arma della Casa di Maranello, destinata a sfidare Red Bull e Mercedes nella lotta ai titoli 2023. Da questo punto di vista l'intervento di Vasseur sarà del tutto ininfluente, poiché i lavori dello staff tecnico sono già in dirittura d'arrivo per il progetto 675, il quale almeno dai primi riscontri in galleria del vento sembra rappresentare un bel passo in avanti rispetto alla monoposto dello scorso anno.
Se la nuova Rossa non si discosterà più di tanto dal modello precedente in termini di forme, gran parte del lavoro è stato svolto sul propulsore, con l'obiettivo di cancellare i problemi di affidabilità emersi a più riprese nel 2022 e colmare il gap in termini di velocità di punta rispetto al team campione del mondo. A Maranello si lavora con fiducia e ottimismo in queste direzioni, con l'avvicendamento tra Binotto e Vasseur che da questo punto di vista non ha inciso sulla tabella di marcia. Il tutto nell'intento di rendere il prossimo 14 Febbraio come la data d'inizio di un...grande amore per tutti i tifosi della Rossa.
I PILOTI
Non erano presenti stamane Charles Leclerc e Carlos Sainz a Maranello per il primo giorno in fabbrica del nuovo team principal Vasseur. Nulla di strano, visto che per entrambi il rientro in sede è previsto a partire dalla prossima settimana, quando inizieranno una serie di prove al simulatore ed avranno l'occasione di iniziare a lavorare fianco a fianco con il nuovo...capo. Da questo punto di vista, sarà interessante durante l'anno capire se potranno entrare in vigore delle gerarchie tra i due, visto che nelle passate due stagioni la politica di Binotto ha previsto assoluta parità di trattamento nelle strategie.
Si tratta di un passaggio-chiave da affrontare per Vasseur, il quale dovrà decidere se proseguire su tale linea oppure mettere sin da subito in chiaro lo status che vorrebbe il monegasco nel ruolo di prima guida. Dovendo al contempo fare attenzione a possibili malumori che potrebbero minare l'integrità di squadra: insomma, uno dei nodi più difficili e complicati da sciogliere per il francese.
L'ORGANIGRAMMA
Se il ruolo di Vasseur in Ferrari è dunque ben definito, resta ancora l'incertezza sulle figure di riferimento che dovranno accompagnarlo in questo nuovo corso. Sarà interessante capire se il francese vorrà portare con sé alcuni uomini di fiducia o se si limiterà ad una parziale riorganizzazione dell'assetto interno, in pieno accordo con l'a.d. Vigna. Contrariamente a quanto accaduto nell'era-Binotto, il francese andrà infatti a gestire soltanto l'aspetto sportivo e organizzativo, delegando in questo modo la guida tecnica del team ad una figura specifica. In questo senso, ad essere favorito per prendere in mano le redini della squadra è Enrico Cardile, già responsabile dell'aerodinamica e project manager della vettura. Il tutto in attesa di un possibile rientro "alla base" di Simone Resta nel 2024, una volta che l'ingegnere imolese avrà concluso il proprio compito alla Haas.
Da definire inoltre il ruolo che dovrà avere Laurent Mekies, attuale Racing Director e responsabile delle attività in pista, oltre alla spinosa questione al capo delle strategie: da questo punto di vista, in molti vedono a serio rischio la permanenza dello spagnolo Inaki Rueda, più volte finito nel mirino della critica per le scelte adottate nel corso della scorsa stagione. Se ci sarà la necessità di dare un segnale "forte", è facile ipotizzare che Vasseur possa intervenire sin da subito proprio in questo settore assai delicato.
LE QUESTIONI POLITICHE
Se c'è un aspetto sul quale da Vasseur ci si attende molto ancor prima dell'inizio del Mondiale, è quello legato alla politica del team di Maranello. Dopo che, nel recente passato, Binotto era stato da più parti accusato di non far valere a sufficienza il "peso" dello status della Scuderia, ecco che l'ingegnere francese dovrà mettere in mostra da subito tutte le proprie doti di abile diplomatico. Sul piatto vi è la contesa legata allo status di nuovo Costruttore in vista delle power unit 2026, con Red Bull che ambisce ad ottenere una condizione che gli consentirebbe di ricavare enormi benefici dal punto di vista anche economico.
Il tutto dovendo considerare i nuovi rapporti di forza e le nuove alleanze, in un contesto allargato che vedrà l'ingresso di Audi e possibilmente anche del nuovo team americano "spinto" dal presidente Ben Sulayem. L'obiettivo è quello di tornare a fare in modo che la Ferrari torni ad occupare un ruolo centrale e di riferimento anche a livello politico, senza che siano le circostanze del momento a decretare da quale parte stare.
Il lavoro non manca, dunque. Le porte del nuovo ufficio di Frederic Vasseur si sono finalmente aperte: adesso spetterà a lui cercare di seguire la strada di un altro francese capace di scrivere un pezzo di storia a Maranello e nel mondo.
Marco Privitera