Moto2 e Moto3 | GP Spagna: una gara "di casa" per tanti protagonisti
Il Motomondiale torna in Europa per la prima delle "classiche" a Jerez, patria degli attuali leader delle classi intermedia e cadetta (e non solo)
Come ormai da tradizione, è Jerez ad accogliere il paddock del Motomondiale dopo la trasferta Oltreoceano. La corsa all'iride riparte dunque dall'Europa con il GP di Spagna, terra natìa di molti dei protagonisti di Moto2 e Moto3, dove lo spagnolo si sta sempre più affermando come lingua “ufficiale”.
Moto2 | Garcia cerca conferma (e gloria) in patria, Aldeguer la remuntada
La prima delle “classiche” europee, dunque, è pronta a regalare grande spettacolo. E nella classe intermedia, questo “rischia” di essere una vera e propria corrida tutta spagnola: classifica alla mano, sono ben sei i piloti di nazionalità iberica nelle prime dieci posizioni in classifica, di cui tre nelle prime cinque.
Parlando di piloti spagnoli, non si può non iniziare da Sergio Garcia, leader del Mondiale e fresco di vittoria in Texas. L'alfiere del team MT Helmets - MSI è in uno stato di grazia, fisicamente e mentalmente: un inizio di stagione incredibile - in cui è arrivato anche il tanto atteso primo trionfo in Moto2 - per Garcia, che ora è chiamato a confermarsi ai vertici. A partire proprio dal GP di casa.
Attenzione, poi, alla coppia tutta spagnola del team Beta Tools SpeedUp formata da Alonso Lopez e Fermin Aldeguer. Se il primo è a caccia di conferme dopo un inizio altalenante [tra cui spicca la vittoria nel GP del Qatar, ndr], il secondo è già in modalità remuntada vista la posizione in classifica. Aldeguer, infatti, sta ancora pagando lo scotto del disastroso sedicesimo posto di Lusail, frutto anche di problemi con le gomme, che al momento lo vedono relegato in settima posizione a 22 punti dal leader Garcia. Nulla di irrecuperabile per un pilota già pronto al salto in MotoGP nel 2025, sia chiaro, ma resta comunque una situazione poco “comoda” per chi punta - senza troppi giri di parole - a laurearsi Campione del Mondo. Infine, tra i “padroni di casa”, attenzione anche ad Aron Canet, altalenante nei risultati ma sempre insidioso, soprattutto sulla “sua” pista.
Discorso diverso, invece, per i piloti tricolore, poco in luce nei primi tre GP stagionali. Cestino Vietti continua ad essere il miglior italiano dello schieramento, ma non va oltre il decimo posto in classifica generale. Fuori dalla top ten, invece, Dennis Foggia e Tony Arbolino, rispettivamente quattordicesimo e quindicesimo. E se il primo può almeno in parte “consolarsi” con il sesto posto di Austin [miglior risultato in carriera in Moto2, ndr], per il secondo la crisi è sempre più evidente. La speranza è quella di vederli invertire in fretta la rotta e tornare ad essere vicini alle posizioni che contano in questo filotto di gare europee, ma la concorrenza è tanta e non sarà facile.
Moto3 | Continua la sfida al vertice tra Holgado e Alonso
In quanto a scintille, la classe cadetta non è di certo da meno. La classifica parla chiaro: Daniel Holgado e David Alonso al vertice, poi tutti gli altri. Quella tra lo spagnolo del team Red Bull GASGAS Tech3 e il colombiano del CFMoto Aspar è un duello a due che, dopo sole tre gare, sta già monopolizzando la categoria. Abissale, il distacco con il resto della griglia: se tra primo e secondo ci sono solamente 2 punti, tra secondo e terzo la forbice si allarga e raggiunge quota 35 punti.
Difficile, quindi, vedere grandi sorprese in Spagna, patria dello stesso Holgado, anche se la Moto3 ha saputo essere molto imprevedibile in passato. Occhio, quindi, ai possibili outsider di Jerez, a partire proprio dallo spagnolo Ivan Ortolà, desideroso di riscatto dopo la caduta in Texas. Inoltre, attenzione anche all'australiano Joel Kelso, terzo in classifica e molto costante in questo inizio di Campionato.
Situazione analoga a quella della Moto2 per i piloti tricolore, con Stefano Nepa e Riccardo Rossi rispettivamente decimo e quattordicesimo in classifica generale. Difficile vederli lottare per la vittoria a Jerez, ma la speranza è quella di vederli quanto meno vicini al gruppo di testa.
Giorgia Guarnieri
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