Si è appena conclusa la conferenza stampa dell'equipe medica che ha in cura Michael Schumacher all'ospedale di Grenoble, in seguito alla caduta subita dal tedesco mentre stava sciando nella mattinata di ieri. Il direttore generale della clinica, Marc Penaud, ha confermato la gravità del quadro clinico già emerso nella serata di ieri: "Schumacher è attualmente in condizioni critiche. Soffre di lesioni cerebrali diffuse e continua ad essere in stato di coma farmacologico. Appena arrivato in ospedale si è reso indispensabile operarlo subito per ridurre la pressione intracranica, che resta ancora alta. Al momento non sono previsti altri interventi, né tantomeno il suo trasferimento presso un'altra struttura ospedaliera". Il neurochirurgo Stephane Chabardes, che ieri pomeriggio ha condotto l'intervento (durato tre ore), ha aggiunto: "Per ora non è necessario effettuare un'altra operazione. Quella di ieri ha avuto un esito positivo dal punto di vista tecnico. Adesso bisogna attendere il decorso per capire come reagirà il paziente. E' stata un'operazione - ha aggiunto - come ne facciamo spesso in questo ospedale". Smentita, dunque, la notizia secondo la quale Schumacher sarebbe stato sottoposto ad una seconda operazione nella notte.

La situazione viene continuamente monitorata, ed i medici non hanno voluto sbilanciarsi sulle possibilità di recupero del campione tedesco. Al momento l'obiettivo è quello di stabilizzare la pressione cranica esercitata dall'ematoma, mantenendo il paziente in uno stato di coma indotto ed ipotermia terapeutica, con una temperatura corporea tra i 34 e i 35 gradi. L'equipe di neo-chirurghi ha anche confermato che l'impatto contro la roccia è avvenuto con la parte destra della testa, e che se non avesse indossato il casco Schumacher non sarebbe sopravvissuto. All'incontro ha partecipato anche il noto professor Saillant, noto neo-chirurgo giunto appositamente da Parigi per monitorare da vicino la situazione del sette volte campione del mondo, il quale però non si è voluto sbilanciare sull'evoluzione del quadro clinico limitandosi a ringraziare i medici per l'ottimo lavoro sin qui svolto. Il primario del reparto di rianimazione, Jean-Francois Payen, ha spiegato che i prossimi giorni potranno risultare determinanti per capire come si evolverà la situazione, anche se i tempi potrebbero rivelarsi decisamente lunghi. I medici confidano sul fatto che la forma fisica dell'ex-pilota possa aiutarlo nel suo recupero: nel frattempo il mondo rimane col fiato sospeso. Forza Schumi!

Seguiranno aggiornamenti in tempo reale.

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