Il tracciato è presente nei calendari del motorsport praticamente da sempre, e nonostante le numerose modifiche degli ultimi anni che lo hanno un po' snaturato, è perfettamente conosciuto da tutti i piloti. Ricavata da un ex-aeroporto militare, la pista inglese, con i suoi 5890 metri circa di lunghezza, è la più lunga dell’attuale calendario. Si estende fra le contee del Buckinghamshire e del Northamptonshire, ed è disposta su un altopiano letteralmente spazzato dal vento.

Come facilmente intuibile, avendo a che fare con la terra della Union Jack, la principale caratteristica dell’autodromo è solitamente la variazione climatica. Silverstone infatti presenta sempre condizioni meteo estremamente instabili e imprevedibili, con temperature che a causa dei forti venti possono passare dall’essere molto basse ad estremamente calde. Difficile dunque fare pronostici sull’esito della corsa, anche perché ci troviamo di fronte ad un layout di non facile interpretazione che richiede un assetto perfetto.

Il circuito, infatti, offre rettilinei lunghi seguiti da violente staccate, cambi repentini di traiettoria a causa delle numerose “esse”, e curve lunghe di percorrenza. Impossibile quindi pensare che ci possa essere una moto avvantaggiata rispetto ad un’altra, perché ogni team, a Silverstone, ritrova una qualche tipo di caratteristica che ben si sposa col proprio mezzo, senza dimenticare appunto che di solito ci si mette anche il meteo a rompere le uova nel paniere. Dando uno sguardo alla passata stagione, per fare un esempio, sotto un vero e proprio diluvio è stato Valentino Rossi con la sua Yamaha a tagliare per primo il traguardo, seguito da Petrucci e Dovizioso a completare un inaspettato podio tutto italiano. Solo quarto Lorenzo (il quale anche ultimamente ha dimostrato che lui e l’acqua sono due elementi separati) e a terra Marquez.

In aggiunta, come non pensare anche alla variabile gomme? Michelin, al primo anno in qualità di fornitore unico della top class, a Silverstone avrà una bella gatta da pelare per fornire gomme adatte ad ogni evenienza e ad ogni temperatura. Il costruttore francese, soprattutto per cercare di fronteggiare le miriadi di situazioni climatiche che possono presentarsi, porterà una vera e propria “flotta” di compound, che oltre a meteo e temperature dovranno sopportare le lunghe curve di percorrenza presenti sulla pista che torchiano le posteriori, nonché le grosse staccate dopo i rettilinei che mettono in difficolta le anteriori.

Scendendo nel dettaglio, per quanto riguarda l'anteriore le opzioni saranno tre: soft (con banda bianca), medium (senza banda) e hard (banda gialla). Per il posteriore sono invece state realizzate carcasse asimmetriche appositamente per la pista inglese, con la spalla destra più dura per fronteggiare al meglio le 10 curve su quel lato. In ottica bagnato, i piloti avranno a disposizione gomme full wet extra soft (banda azzurra), full wet soft (senza banda) e la mescola media (banda blu), oltre all’immancabile mescola intermedia contraddistinta dalla banda color argento.

Sul fronte driver, alla solita Press Conference del giovedì si sono presentati i due Yamaha Rossi e Lorenzo, insieme a Marc Marquez, il vincitore di Brno Cal Crutchlow, Hector Barbera e Eugene Laverty. Il primo tra i big a parlare è il leader del mondiale Marc Marquez: “Spero ci sia il sole in questo weekend – esordisce lo spagnolo riferendosi al tempo imprevedibile di Silverstone - qui mi sono sempre trovato bene sull’asciutto, ma se piove cercheremo comunque di fare del nostro meglio come già successo a Brno. Sappiamo che questo è un tracciato difficile, quindi dobbiamo cominciare bene già da domani. La cosa importante è che mi sento bene con la moto, mi sento competitivo e quindi dobbiamo dare il massimo in questa parte della stagione, la più importante. Dobbiamo mantenere alto il livello, come fatto fino ad ora".

Si passa poi a Valentino Rossi, secondo in classifica piloti grazie al risultato di Brno: “Questo tracciato per me è sempre uno dei più difficili della stagione. Non ho partecipato al GP nel 2010 per l’infortunio al Mugello, poi ci sono stati problemi con Ducati, e anche in seguito non mi sono mai trovato bene. L’anno scorso ho vinto, ma sotto la pioggia. In un certo senso mi è andata bene perché Marc e Jorge erano più veloci di me. Dobbiamo comunque lavorare per essere forti in tutte le condizioni. Negli anni scorsi mi sentivo competitivo con la pioggia, ma quasi tutti preferiscono l’asciutto, anche perché è più divertente. Dovremo rimanere concentrati e lavorare bene per poter lottare per il podio".

Jorge Lorenzo invece è deciso a dimenticare la gara ceca, chiusa in ultima posizione per problemi con le gomme: “Dal 2010 mi sono sempre trovato bene qui, ottenendo anche due vittorie. È un tracciato che si adatta bene sia a Yamaha che al mio stile di guida, vediamo se quest’anno con le nuove gomme e la nuova elettronica riusciamo ad essere ancora competitivi. Siamo stati sfortunati a Brno: sull’asciutto eravamo tra i più veloci, ma con la pioggia c’è stato qualche problema in più. Dobbiamo lavorare per migliorare la confidenza con l’anteriore in condizioni di bagnato“.

Riguardo Cal Crutchlow, quest'ultimo è subito apparso estremamente “gongolante”, ancora con in testa la gioia della prima vittoria in MotoGP ottenuta meno di due settimane fa: “Sono tornato alla realtà solo a casa, quando cambiavo i pannolini alla bambina! È stato bello passare qualche giorno con mia moglie e mia figlia, ma ora c’è il mio Gran Premio di casa, davanti ai miei tifosi. Non sono un grande fan di questo tracciato, ma è sempre un appuntamento speciale e speriamo di andare bene anche qui. Per quanto mi riguarda preferirei che non piovesse, ma in ogni caso daremo il massimo per ottenere un buon risultato davanti ai fans”.

Con quale coraggio quindi si può “non” assistere al Gran Premio d’Inghilterra? Tutti le tenteranno tutte: la pista presenta caratteristiche varie che possono adattarsi all’una o all’altra moto, e le condizioni meteo spazzano via tutte le ipotetiche certezze che potrebbero avere quelli più illusi di essere in grado di immaginare come andrà a finire. Appuntamento in pista dunque, dove tra poche ore, i centauri della MotoGP inizieranno a darsi la caccia…

Gli orari del weekend per la MotoGP

VENERDÌ 2 SETTEMBRE

10.55: Prove libere 1

15.05: Prove libere 2

SABATO 3 SETTEMBRE

10.55: Prove libere 3

14.30: Prove libere 4

15.10: Qualifiche

DOMENICA 4 SETTEMBRE

10.00: Warm up: Moto 3, Moto 2 e MotoGP

16.30: Gara (commento in diretta dalle 16.20 su Radio LiveGP e cronaca web su www.livegp.it)

Daniel Limardi

 

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