Una testata giornalistica del Michigan ha voluto sottolineare la necessità di effettuare test non solo in California, Nevada ed Arizona (territori dove il bel tempo la fa da padrone), ma anche con neve e ghiaccio. Da Detroit emerge che solo Ford sta effettuando test in inverno. Per l’esattezza a Mcity (l'Università del Michigan), situata vicino ad Ann Arbor, poco distante dalla sede della storica casa a stelle e strisce. Secondo voci interne di Ford, l’attuale tecnologia in caso di neve non riesce ad individuare la segnaletica, sia essa orizzontale o verticale. Solo l’ausilio di mappe 3D precaricate fanno individuare alle attuali vetture a guida autonoma gli svincoli ed i rispettivi divieti. Con il freddo, i sensori e le telecamere attualmente in uso andrebbero in tilt. Neve e ghiaccio sono, dunque, nemici della guida autonoma.

DetNews, che ha curato l’inchiesta, ha intervistato Amine Taleb, Direttore RS di Valeo. L’azienda sta cercando di mettere a punto sistemi con sensori in grado di funzionare sia con il grande sole che con il grande freddo. Taleb ha dichiarato che ci sono sensori che possono essere riscaldati per evitare la formazione di ghiaccio oppure che possano pulirsi con getti d’acqua. La conclusione dell’inchiesta è che lo sviluppo di sistemi a guida autonoma sta progredendo, ma c’è ancora tanto da sperimentare soprattutto in condizioni estreme: un esempio a tal proposito può essere la decisione di uscire di strada per evitare tamponamenti in caso di neve, quando gli attuali sistemi per frenare attualmente in uso non sono in grado di bloccare le auto. Inchiesta utilissima per creare una coscienza collettiva volta alle critiche costruttive prima che inizi la grande diffusione di questi sistemi, evitando che siano pericolosi per gli uomini.

Fabrizio Crescenzi

 

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