L'INTERVISTA | Matteo Cairoli: "La 24h di Le Mans? Ho realizzato un sogno"
Matteo, cosa si prova a partecipare ad un evento come la 24h di Le Mans?
A distanza di giorni, non ho ancora le parole per descrivere la 24 Ore. Questa è la gara con la "g" maiuscola, dal mio punto di vista. E' andata abbastanza bene, la priorità era terminare la corsa, e da quel punto di vista ce l'abbiamo fatta. Peccato perchè ci stavamo giocando il podio quando mancavano circa 6-7 ore dalla fine, quindi era una cosa possibile e sarebbe stato super essere appunto a podio. Abbiamo avuto qualche inconveniente che ci è costato 4-5 giri, perciò non abbiamo più avuto modo di riprendere gli altri. A parte ciò, devo dire che mi sono emozionato per la quantità di pubblico che c'era. Lì la passione per il Motorsport la puoi assaporare ogni volta che scendi in pista. E' una cosa veramente bellissima.
Qual è stato l'aspetto più complicato nell'affrontare questa gara? Come vi siete divisi i turni al volante? Con i problemi legati alla stanchezza, al buio...
Ti posso assicurare che la stanchezza l'ho sentita a fine corsa, perchè guidando 12 ore ho fatto metà gara da solo...Mi ha stancato mentalmente questa gara, poichè guidavo due ore, scendevo due ore e così via...E' stata molto dura. Mi sono fatto alche alcune domande prima della gara, perchè sapevo che avrei dovuto fare 12 ore... Non sapevo davvero come fosse perchè non avevo mai guidato così tanto... Alla fine sono stato contento anche di come ho guidato, poichè non ho fatto errori e la vettura l'abbiamo portata indietro tutte le volte, quindi sono contento.
Che effetto ti faceva vedere arrivare le vetture LMP1? Le abbiamo viste sfanalare durante la notte...
Gli abbaglianti di qulle vetture sono veramente molto forti. Penso che sia uno dei problemi che ti creano, perchè quando ho provato nel test a Monza mi aspettavo che andassero ancora di più...E' una buona cosa essere lì con loro, perchè ho tempo di vedere quando arrivano e... ovviamente vanno molto molto più forte, però pensavo fosse ancora più complicato, invece devo dire che mi sono trovato a mio agio.
Ci speri un giorno di fare la 24h di Le Mans sulla Porsche LMP1?
Io ci spero. Prendo gara per gara, non voglio pensare ai sogni. Questo sarebbe il massimo...del massimo a cui potrei ambire. Spero vivamente di sì, però ora come ora il mio sogno l'ho già realizzato: quello di partecipare alla 24h di Le Mans. Poi si vedrà...
Che tipo è Patrick Dempsey? Sappiamo che ha anche partecipato ad alcune gare...
Tranquillissimo. Ha seguito la 24 ore dal primo secondo all'ultimo. L'unico che è rimasto tutto il tempo davanti al televisore, non ha dormito nemmeno una volta. E' proprio bravo. Abbiamo tra virgolette fatto la 24 ore insieme, ho avuto modo di conoscerlo e devo dire che è una persona a modo, sempre disponibilissimo con tutti, è una cosa molto importante, perchè lo assalgono ogni volta che mette un piede in pista, poverino... Quando ci ho parlato nel retro box per parlare di come è andata, l'ho visto molto appassionato e poi ci teneva molto, nonostante non fosse in macchina.
I tuoi prossimi impegni in pista?
La prossima gara sarà al Nurburgring, per il WEC, la 6 ore, che sarebbe la quarta tappa del mondiale Endurance, il 16 luglio e poi la settimana dopo al Red Bull Ring per l'European Le Mans Series.
Hai avuto modo di guardare la gara di Formula 1?
Si, dopo la bandiera rossa...è stata divertente la gara!
Della ruotata fra Vettel ed Hamilton, cosa mi dici, da pilota?
Ha sbagliato Vettel. Ho letto i commenti su Autosprint e sul web, che Hamilton non ha toccato i freni, quindi potrebbe esser scusato per quello. Secondo me andava decisamente troppo piano, la colpa più grossa è di Vettel, perchè la ruotata ha rovinato tutto. E' stata una mossa non molto bella da vedere. Divertente, ma non tanto bella sportivamente.
Magari una manovra da ruote coperte. Voi siete più abituati alle sportellate...
Non c'è problema se facciamo a sportellate...
Giulia Scalerandi - Intervista a cura di Marco Privitera
{jcomments on}