F1 | Hanoi: il nuovo circuito, fra lavori e polemiche
Siamo ormai all'inizio della stagione 2020, una stagione che si appresta ad essere definita atipica e che vede l'arrivo del circuito di Hanoi fra i tanti Gran Premi. Il 2020 sarà l'ultimo anno prima del grande cambiamento del 2021 e con un calendario particolarmente lungo, composto da ben 22 Gran Premi, tra i quali l'ingresso di due nuovi circuiti.
Uno di questi è un vecchio "amico", il circuito di Zandvoort. L'altro, invece, è una new entry: il circuito di Hanoi per il Gran Premio del Vietnam. Un circuito che forse resterà nell'ombra, almeno per questa stagione.
Hanoi, si alzi il sipario
Il circuito di Hanoi è una novità assoluta per la Formula 1, ma anche per gli altri eventi motoristici: infatti i lavori di costruzione sono stati terminati proprio in queste ore. Tutto pronto, dunque, per il Gran Premio del Vietnam che è stato programmato per il 5 di aprile.
Questo circuito sembra una grande promessa per lo sport. Interessante, veloce ed emozionante, Hanoi si appresta ad essere la base dei circuiti del futuro. Infatti, il suo creatore è Hermann Tilke, che si è già occupato di numerosi altri tracciati.
La pista è lunga 5,607 metri ed il circuito è un cittadino che va a sfruttare le ampie carreggiate della città vietnamita. Il tracciato è un susseguirsi vorticoso di curve strette e lunghi rettilinei, un percorso per veri "strateghi da muretto". Infatti, prima di raggiungere la curva 23, bisogna andare a grande velocità per poi frenare bruscamente per seguire la curva e terminare direttamente sulla bandiera a scacchi.
Il completamento per tempo dei lavori rende la realizzazione della gara possibile, ma si alzerà davvero il sipario su Hanoi nel 2020?
Il Coronavirus ed i suoi timori
Nonostante sia tutto pronto, soprattutto in questi ultimi giorni ci sono dei grossi dubbi che sorgono sull'effettiva realizzazione della gara. Già il Gran Premio della Cina è stato posticipato per paura del Covid-19 e, da noi, Aci Sport nelle categorie tricolori ha deciso di stoppare momentaneamente le attività.
Sarebbe saggio inviare tecnici, ingegneri, giornalisti, pubblico e piloti in Asia con questo virus "a piede libero"? Non siamo gli unici a porci questa domanda.
Il Gran Premio, tuttavia, non è ancora stato annullato e, anzi, gli organizzatori del GP del Vietnam hanno festeggiato il completamento dei lavori con grande nonchalance, non prestando minimamente attenzione alle voci che lo danno "a rischio". Non ci resta che attendere e vedere come procederà la risposta al virus e vedere quale decisione sarà ritenuta la più saggia dagli organizzatori.
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Silvia Giorgi