F1 | Nuove regole 2022: e se ci fosse un'altra Brawn GP?
Dopo il combattuto mondiale 2021, la Formula 1 si appresta a vivere la sua prima stagione dell’ormai famoso cambio del regolamento tecnico. Gli obiettivi, come noto, sono facilitare i sorpassi in favore dello spettacolo, livellare le prestazioni e diminuire i costi complessivi sostenuti dai team. Ma sarà davvero così? Oppure un cambio così radicale rischia di riproporre un nuovo caso Brawn GP?
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Una delle novità della prossima stagione è la classificazione di tutti gli elementi che compongono la monoposto in diverse tipologie:
- progettati e costruiti dal team, che ne possiede la proprietà intellettuale e l’esclusività (LTC);
- progettati e costruiti dalla FIA e distribuiti a tutti (SSC);
- costruiti dai team ma secondo direttive della FIA (PDC);
- trasferibili tra team (TRC);
- progettati e costruiti dalla squadra ma resi pubblici (OSC).
Ad esempio, tra le parti OSC figura il DRS, così come i freni, i cui sviluppi da parte delle squadre saranno a disposizione di tutti. Diverso invece il discorso per le sospensioni, identificate nella tipologia TRC. Queste dunque non saranno “open source”, ma ci sarà comunque la possibilità di trasferire la tecnologia tra team.
C’È DEL MARGINE DI LIBERTÀ
Il nodo è rappresentato dagli elementi classificati come LTC, tra cui compaiono i componenti aerodinamici. Ovviamente anche questi elementi dovranno seguire alla lettera i nuovi regolamenti, ma vedremo chi saprà esplorarne al meglio questa parte per trarre vantaggio sugli avversari, contando sull’esclusività del progetto.
L’obiettivo (non facile) di questo nuovo regolamento tecnico è la semplificazione aerodinamica, volta a “pulire” la scia di chi segue. Come? Modificando la sua forma e “buttandola” verso l’alto, facendo in modo che l’inseguitore ne resti al di sotto.
Nonostante siano stati eliminati i bargeboards, parte delle funzioni che svolgevano questi elementi spetteranno alle “fence”, che rappresentano dei generatori di vortici e sulle quali i progettisti hanno avuto più libertà. Sicuramente vedremo soluzioni diverse in questa zona, che potrebbero eventualmente fare la differenza.
A ciò bisogna aggiungere anche che dal punto di vista aerodinamico, i team meglio piazzati in campionato hanno meno tempo da spendere in galleria del vento, a favore dei team di bassa classifica.
E se queste novità ci riportassero al 2009 con un colpo in stile Brawn GP? Lo scopriremo tra qualche mese. Carlo Luciani