Credits Jorge Martin su Instagram
Credits Jorge Martin su Instagram

Al campione del mondo della MotoGP Jorge Martín è stato concesso di rientrare in Spagna dal Qatar, dove è rimasto fino ad oggi a seguito dell'incidente nel corso della gara che è risultato in fratture multiple e uno pneumotorace. 

Inizia ufficialmente il recupero per Jorge Martín

La stagione 2025 sembra non partire mai per Jorge Martín, considerato che il pilota spagnolo è stato protagonista di una serie di infortuni dall'inizio dell'anno, che non gli hanno mai permesso di competere al massimo della forma fisica proprio nella stagione in cui è campione del mondo in carica. Già nel corso dei test prestagionali a Sepang il portabandiera Aprilia, fresco di cambio di casacca dopo aver lascia il team Ducati Prima Pramac, è incappato in un incidente durante la prima giornata di prove, che è risultato in fratture multiple al piede sinistro e alla mano destra. Tutto sembrava essersi risolto quando, a pochi giorni dall'avvio ufficiale del campionato in Thaiandia, il numero #1 è stato protagonista di un altro incidente, questa volta in allenamento, che ha inevitabilmente rallentato il processo di recupero e lo ha costretto a saltare i primi tre Gran Premi della stagione. É stato poi durante il primo weekend di rientro dall'infortunio, nel corso della gara del Gran Premio del Qatar, che Martín è caduto a seguito del contatto con i famosi cordoli “Misano”, che gli hanno fatto perdere il controllo della moto e l'hanno costretto a ritirarsi dalla corsa. Il risultato di questa caduta è stato piuttosto grave, dato che lo spagnolo ha riportato undici fratture alle costole e uno pneumotorace, che è stato trattato presso il sistema sanitario qatariota.

A causa del quadro clinico complicato, a Martín è stato impedito di tornare in Europa per svariati giorni a seguito dell'incidente e solo ora ha avuto il benestare per poter rientrare in Spagna e incominciare ufficialmente il recupero. L'amministratore delegato di Aprilia Racing Massimo Rivola ha infatti confermato che il pilota spagnolo si recherà presso l'Hospital Ruber Internacional Quiron di Madrid per fare tutti gli accertamenti del caso e si riunirà con la sua famiglia, pronto a recuperare dopo l'infortunio.

Ora inizierà davvero il suo vero recupero, visto che sarà vicino ai suoi affetti, nonostante comunque in questi giorni papà Angél è stato con lui e Maria è stata con lui, quindi è stato circondato di affetto, però tornare a casa sicuramente aiuta. Una volta che sarà a Madrid andrà all'Hospital Ruber Internacional Quiron e farà i vari esami che sono previsti in questo tipo di infortunio. Dopodichè si inizierà a valutare quali sono i tempi di recupero, ma è ancora molto presto per dirlo.

La domanda nella mente di tutti è certamente riguardante i tempi di recupero, che sembrerebbero essere piuttosto lunghi vista l'entità del danno e potrebbero compromettere definitivamente la stagione agonistica di Jorge Martín, nonostante in casa Aprilia sia diffuso un generale ottimismo.

Sui tempi di recupero non si possono fare previsioni, finchè non rientra e finchè non facciamo gli esami non possiamo neanche pensare di fare delle previsioni. In generale mi viene da dire che Jorge è veloce in tutto quello che fa, per cui anche per lo scafoide sembrava inizialmente due-tre mesi e poi ha dimezzato i tempi, detto questo bisogna aspettare e avere pazienza. Ad oggi mi preoccupa sia la parte mentale che la parte fisica del recupero, dato che ancora non si sa come andranno gli esami, però devo dire che un pilota con così tanta energia e così tanto cuore mi lascia molto ottimista per il recupero mentale.

jorge Martín nel corso del gp del qatar 2025
Credits: Jorge Martín su Instagram

Savadori ancora una volta sostituto, si riapre la questione test privati

Nel frattempo tra le fila del box Aprilia si crea nuovamente la stessa situazione delle prime gare della stagione, dato che Lorenzo Savadori è stato chiamato nuovamente ad occupare il sedile vacante di Jorge Martín. Il test rider di casa Aprilia è ormai un collaboratore stretto del marchio italiano ed ha disputato diverse gare da titolare, specialmente vista l'assenza prolungata del campione del mondo nel corso della stagione in corso. Nonostante la situazione decisamente sfortunata, Massimo Rivola si dice fiducioso nel lavoro del team e ritiene che la presenza del pilota italiano al fianco di Marco Bezzecchi non possa che aiutare a portare avanti lo sviluppo della moto, il tutto in previsione del ritorno di Martín. Il lavoro verrà quindi diviso tra i due piloti, evitando in questo modo di caricare di tutta la pressione del team Bezzecchi e di permettere a Savadori di portare avanti gli sviluppi sulla RS-GP25.

Io credo che oggi quando hai un problema devi sempre cercare di trovarci l'opportunità, e l'opportunità qui con Lorenzo Savadori è quella di cercare di sviluppare la moto il più possibile con tutti i mezzi di sviluppo che abbiamo e che avremmo pianificato di gara in gara. Quindi cercheremo di concentrare tutti gli aggiornamenti previsti sulla moto di Savadori, in modo che quando tornerà Jorge, non sappiamo quando, troverà la miglior moto possibile. Per me la cosa migliore è far sviluppare la moto a qualcuno che conosce tutta la storia e il DNA dell'Aprilia, che ha provato di recente l'Aprilia e Savadori più guida e più può darci riscontri, visto che anche Marco Bezzecchi aiuta nello sviluppo e da il suo benestare. Da un lato dobbiamo rinunciare ad avere il numero uno, dall'altro è un'opportunità di continuare lo sviluppo. Io non credo che questa situazione metta ulteriore pressione a Marco, la presenza di Savadori che è un nostro collaboratore affermato è fatta per non porre ulteriore pressione e poi ovviamente per portare novità tecniche che piacciano anche a Marco, quindi non credo. Fin da inizio anno è ovvio che un po' tutto il peso di Aprilia Racing sia sulle spalle di Marco, questo è un dato di fatto.

L'incidente di Martín si è verificato nel corso della gara della domenica del primo weekend dopo il rientro del pilota, a seguito di un periodo in cui non gli è stato possibile tornare in sella ad una MotoGP in nessun modo e in cui quindi non è riuscito ad allenarsi e a prepararsi adeguatamente allo sforzo che la gara avrebbe implicato. Il tema era già stato affrontato da Massimo Rivola prima del ritorno del proprio pilota sulla griglia, quando aveva appunto proposto di organizzare una sessione di test appositamente per lo spagnolo, per farlo “riabituare” alla MotoGP. La proposta era stata rifiutata perchè giudicata non corretta nei confronti degli altri piloti, ma ora è tornata nuovamente a galla.

Ho risollevato la questione e ne discuteremo, credo che ci siano tutti i presupposti per cui prima o poi questa regola diventi prassi, per qualunque pilota. Penso a Miguel Oliveira, anche lui sfortunatissimo, che è fuori da molto e metterlo su una MotoGP prima di un weekend di gara dopo così tanti giorni di assenza sicuramente aiuta. Perchè con la MotoGP puoi essere allenato quanto vuoi, ma la miglior cosa è sempre una moto di MotoGP, non ci sono mezzi che possano fare lo stesso lavoro e di preparazione a livello fisico.

Valentina Bossi

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