D:  Loris, ci puoi dare un tuo commento generale sul primo caotico weekend di gara, condizionato anche dall’acqua? 

LR: Condizionato dall’acqua "nì", nel senso che l’acqua c’è stata, ha creato tanti problemi soprattutto per l’organizzazione, ma poi alla fine ha lasciato stare tutti. Sono stati molto ma molto fortunati, molto di più di quello che si potesse pensare: basti pensare che avevano battezzato un regolamento che dire “idiota” è dire poco, nel senso che sono arrivati a dire che se fosse venuto a piovere dopo 3 giri avrebbero fermato la gara con bandiera rossa assegnando poi metà punteggio. 

D: La gara poi per fortuna è partita e nella seconda parte si è scatenata una bella bagarre per la vittoria tra Vinales e Dovizioso

LR: Purtroppo quando Vinales è arrivato si capiva che ne aveva di più, ma anche la caparbietà del Dovi faceva ben sperare. Non dico che mi abbia stupito, però quando è a posto come in Qatar negli ultimi anni, gli attributi li tira fuori sempre, non è uno che si tira indietro. Dobbiamo vederlo anche su altre piste. Vedendo com’è finito Lorenzo e com’è andato forte Vinales e soprattutto Zarco, mi viene sempre di più da pensare che la Yamaha sia di un altro pianeta e quelli che non ce l’hanno devono sudarsela.

D: Zarco, come abbiamo detto in cronaca domenica, è stato la vera sorpresa di inizio gara, davvero a bomba...

LR: Certamente, anche per me la più grossa sorpresa del Gran Premio. La seconda, più vicina, è quella di Rossi sul podio: secondo me neanche lui si aspettava di essere così competitivo.

D: Diciamo che Rossi ha un po’ “trollato” i suoi avversari, facendo dei test sottotono per poi uscire alla distanza…

LR: Sì ma non credo l’abbia fatto apposta. Credo che lui fosse davvero in difficoltà, non è uno che si nasconde e fare questi scherzi non è mai producente perché se tu durante i test non tiri al limite la moto non puoi conoscerne i difetti, non riesci a trovare la messa a punto. Non è una cosa ricercata, era in difficoltà, però poi ancora una volta quando arriva la domenica e scatta il semaforo lui si trasforma in un 18enne.

D: Quanto ha deluso Marc Marquez domenica?

LR: Non mi ha deluso. Nel mio pronostico lo avevo dato sul podio ma in terza posizione, più avanti di quello che è arrivato. Lui è stato fregato secondo me dalla decisione di cambiare la gomma sulla griglia di partenza e di non usare la gomma dura davanti che aveva scelto nelle prove. Questo l’ha condizionato, non ha mai amato le gomme troppo morbide all’anteriore, il tempo e le condizioni atmosferiche l’hanno fregato e lui si è lasciato fregare.

D: E’ da un po’ di tempo che sto facendo una previsione su Dovizioso. Secondo me questo potrebbe essere il suo anno, beneficiando dell’investimento fatto per Lorenzo...

LR: Lui si era presentato molto bene l’anno scorso ed anche l’anno prima alle prime gare della stagione. L’investimento che si sta facendo per Lorenzo è grande, però non credo che sia altrettanto grande nella moto. Volevano farla andare forte anche l’anno scorso e se volevano spendere...spendevano. Non credo che quest’anno ci sia un’accelerazione nello sviluppo della moto, Lorenzo è stato preso per il suo talento e non per sviluppare la moto, ma per vincere il Mondiale, perché secondo me in Ducati pensavano che ciò che mancava era un pilota vincente. Adesso che Dovi possa essere nel suo anno buono ce lo deve dimostrare anche sui circuiti che non ha mai digerito. Lui ha dei circuiti che non digerisce e non ne ha mai fatto segreto, è uno molto trasparente, il bello del Dovi è che quello che pensa dice e non ha problemi a prendersi le sue responsabilità. Io resto convinto che se non guidi una Yamaha sia difficile vincere il Mondiale a meno che non ti chiami Marquez.

D: A proposito di Andrea e del fatto di prendersi le proprie responsabilità, lo ha fatto anche Iannone con un "mea culpa" quasi inaspettato dopo la caduta

 LR: Era difficile dire il contrario anche se lui avrebbe potuto dire: "Non mi aspettavo che Marquez andasse così piano in quel punto, io l’ho tamponato senza volerlo e quando mi sono accorto di andare troppo forte era troppo tardi". Avrebbe potuto dirlo e non l’ha detto, ed effettivamente si è preso una colpa forse anche più grande di quella che ha avuto.

D: Tornando un attimo su Lorenzo, ha addirittura fatto peggio dell’esordio di Valentino in Ducati e parliamo di 6 anni fa…

LR: Su un circuito che lui ama particolarmente fra l’altro…

D: Valentino era arrivato 7° e Lorenzo 11°, lasciando stare la sua uscita di pista…

LR: E’ andato largo, è stato un errore suo, non l’hanno spinto fuori. Il problema non è quello, ma piuttosto che ha lottato con Loris Baz con una Ducati vecchia di 2 anni e comunque se non fossero caduti 2-3 là davanti sarebbe arrivato 13° e non 11°. E’ un po’ presto per dirlo, ma credo che chi abbia speso così tanti soldi per Lorenzo non avrà dormito benissimo domenica sera...

D: Pensando al fatto che Lorenzo doveva essere la prima guida in Ducati ed ora si ritrova ad inseguire il suo compagno di box e colui che l’ha sostituito in Yamaha…

LR: Vinales credo lo inseguano in tanti, non solo lui (ride). Il problema suo non è Vinales al momento, ma Dovizioso. Lo hanno preso per 2 anni ed il loro obiettivo è quello di vincere il Mondiale, anche se non subito al primo anno. Me lo aspettavo sinceramente più vicino. Pensare ad un Lorenzo che farà ancora 1-2 gare come questa mi fa pensare che poi andrà in crisi di testa e poi chissà quando ne verrà fuori...

D: Anche perché poi il team è andato a Jerez per i test con Michele Pirro, per dare una mano a Jorge Lorenzo

LR: I difetti o le mancanze che ha la Ducati sono risaputi, nel senso che quello che dice Lorenzo non è molto diverso da quello che dice Dovizioso: per questo motivo si sono messi il cuore in pace. Sai, avere un parere di un pilota che negli ultimi 5 anni è stato sempre su una Ducati è diverso dal parere di un pilota che è appena saltato giù da una Yamaha. 

D: L’altro grande applauso va al team Gresini con Aprilia, per una super gara di Aleix Espargarò

LR: Espargarò sicuramente fenomenale non solo per la posizione ma per i tempi che ha fatto. Credo che abbia fatto il terzo tempo più veloce della gara, più rapido di quello di Dovizioso e vicinissimo a Vinales. Eccezionale comunque, c’è da tener presente che i tempi sono stati lenti quindi quelle condizioni hanno avvantaggiato l’Aprilia. Bisogna rivederli in un’altra gara.

D: Flash veloce su Moto2 con il primo centro di Morbidelli e la gara solida dei nostri...

LR: Quello che mi ha fatto sicuramente piacere e che mi ha fatto pensare che quest’anno sarà in lotta per il Mondiale è sicuramente Morbidelli. Ha vinto una gara strepitosa, è difficile vincere una gara così, al comando dall’inizio alla fine su un circuito dove non dai mezzo secondo al giro a tutti, ma...mezzo decimo. Riuscire ad andarsene senza fare una sbavatura è qualcosa di fenomenale. 

D: Che moto hai nel tuo garage di casa?

LR: Boh non lo so, ne ho avute tante di moto (ride), ma di che moto stai parlando? Da pista o da strada?

D: Da strada...

LR: Moto da strada non ne ho, ho un Tmax che uso due volte all’anno se va bene. Ho dato via tutto, per la strada non ci vado neanche morto, nel senso che si muore per la strada. Non capisco come mai se hai una moto sotto il culo diventi automaticamente trasparente agli automobilisti...

Questo è un grande messaggio da parte tua. Loris, grazie per essere stato con noi a Motorbike Circus e ti rinnoviamo l’invito quando vorrai tornare...

Grazie mille e buon lavoro a voi.

 

Marco Pezzoni

 

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