F1 | GP Gran Bretagna, analisi tecnica delle novità viste a Silverstone: efficienza e stabilità
La Formula 1 torna su uno dei circuiti che hanno fatto la storia della categoria: Silverstone. Il circuito inglese, dopo quello del Montmelò, può essere considerato come un secondo esame di riparazione poiché, data la vicinanza di molte fabbriche dei team, molti di questi portano aggiornamenti tecnici. Il layout del circuito consiglia di utilizzare un assetto da medio carico in modo da trovare il giusto compromesso fra le curve lente e i curvoni veloci che raccordano i lunghi rettilinei.
Inutile dire che le Power Unit saranno molto stressate sia in fase di accelerazione (con la farfalla aperta per circa il 70% del giro) che durante la frenata per ricaricare le batterie; da notare che le frenate più significative sono solamente tre, tanto che si potrebbe incorrere nel fenomeno della vetrificazione. I consumi saranno elevati: per questo molti potrebbero adottare mappatura più parsimoniose. Per quanto riguarda gli pneumatici, questi verranno sottoposti ad alti valori di carico, combinati fra aerodinamico e velocità in curva, pari ai 5G. Altra insidia da non sottovalutare è la recente riasfaltatura con le conseguenti incognite del caso. Andiamo a scoprire le novità portate dai team.
Mercedes Il team anglo-tedesco si prepara a una sequenza di Gran Premi casalinghi: si comincia con Silverstone (sede della Mercedes AMG F1) per poi continuare ad Hockenheim, in Germania, dov’è nata la casa della stella a tre punte. Ed è proprio al Gran Premio tedesco dove in Mercedes porteranno uno step evolutivo più corposo, mentre per ora ci si accontenta di semplici adattamenti alla pista.
Nello specifico si è visto un cofano motore più chiuso poiché in Inghilterra si presume non ci saranno problemi a livello di temperature: nella parte subito dopo la struttura dell’Halo sono scomparse le feritoie a doppia S e ridotti drasticamente i flap per far smaltire l’aria.Così come gli sfoghi a fine cofano, che sono stati rimpiccioliti (cerchio rosso) con una paratia in carbonio la quale crea anche una sorta di soffiaggio con il braccetto superiore della sospensione, in modo da velocizzare i flussi e l’evacuazione dell’aria in favore dell’efficienza aerodinamica.
Sulla sommità della coda del cofano motore in Mercedes hanno confermato il deck-wing per generare un po’ di carico, migliorando la stabilità, sull’asse posteriore. (Foto: #AMuS)
Ferrari Continua il processo evolutivo della rossa: pare ormai più che confermato il nuovo alettone anteriore che, pur restando fedele al concetto dell’outwash, presenta un maggior carico all’avantreno. Come preannunciato da Mattia Binotto (leggi qui) il GP di Silverstone sarà da correre in difesa, ma ciò non spaventa gli uomini di Maranello che hanno portato altre evoluzioni.
Quella più evidente è senza dubbio il fondo piatto: qui in corrispondenza delle giunzioni delle soffiature (o binari) sono comparse delle placche metalliche (frecce rosse); questo perché il fondo, sotto la spinta dell’aria in determinate circostanze, fletteva troppo portando a deformazioni anomale che non facevano funzionare a dovere tutta la parte inferiore della monoposto. Con queste placche di irrigidimento si spera di ridurre la flessione e, di conseguenza, far funzionare al meglio il fondo piatto; ricordiamo che il layout di Silverstone mette a dura prova l’efficienza aerodinamica delle monoposto quindi per la SF90 sarà un vero e proprio banco di prova.Presente ai box il cofano motore più chiuso costituito da un unico pezzo (anziché più elementi, freccia gialla) per migliorare sia il peso complessivo del componente, che migliorare la funzione aerodinamica (evitando di chiudere le giunzioni con del nastro adesivo).Dalle foto inoltre è possibile notare un diverso attacco del braccetto superiore delle sospensioni posteriori (freccia azzurra), forse una diversa carenatura. Prove comparative anche per quanto concerne l’alettone posteriore: considerando la novità dell’asfalto si è deciso di sfruttare la giornata del venerdì per deliberare l’ala da utilizzare; nello specifico è stato montato l’alettone a cucchiaio, sulla monopoto di Vettel, per generare più carico nelle curve senza inficiare troppo in termini di velocità di punta sui rettilinei (riquadro giallo). L'alettone è abbinato alla Deck-Wing biplano per migliorare la stabilità nel posteriore. (Foto: #AMuS)
Red Bull Dopo la vittoria casalinga di Max Verstappen in Austria, per la Red Bull si tratta del secondo GP di casa: il team infatti ha sede a Milton Keynes, a pochi chilometri da Silverstone. In Inghilterra sarà più difficile mantenere i valori in campo espressi al Red Bull Ring, ma il team non demorde. Nessuna novità se non qualche piccolo adattamento al circuito, in particolare si sono provati due tipologie di alettoni anteriori per i piloti: da basso carico per Verstappen e da più carico per Gasly, in modo da confrontare le risultanze a fine prove. Mentre al posteriore troviamo il solito alettone scarico, ricordiamo che la RB15 genera molto carico grazie al fondo piatto e all’assetto Rake.
Renault Anche se la casa madre è francese, in realtà la sede sportiva della Renault è in Inghilterra, più precisamente ad Enstone, quindi anche in questo caso si può definire... GP di casa. Passando alla parte più strettamente tecnica, la RS 19 presenta un nuovo alettone anteriore: sono stati modificati i flap superiori per gestire al meglio il vortice Y250, nello specifico i flap nella zona centrale si chiudono a ricciolo (soprattuto l’ultimo) per gestire meglio il flusso nel centro vettura (cerchio giallo). La monoposto della losanga presenta un assetto Rake (picchiato) estremo, proprio per questo l’ala anteriore riveste un ruolo fondamentale per “preparare” il flusso che va ad investire il fondo-vettura.Sul posteriore invece è comparso un alettone decisamente scarico: il profilo principale presenta una forma a cucchiaio rovesciato o ad ala di gabbiano, molto elaborato (freccia rossa), tant’è vero che sono stati ridisegnati anche i piloni di sostegno. Il flap del DRS invece è quasi più grande del principale e presenta un nolder (freccia verde) a fine profilo con un vistoso taglio a V centrale (freccia azzurra).
Tutte queste soluzioni cercano di migliorare la stabilità della monoposto sui curvoni veloci, soprattutto sull’asse posteriore, oltre a mandare subito in temperatura gli pneumatici per migliorare la motricità. (Foto: #AMuS)
Haas Il team americano ha fatto parlare molto negli ultimi giorni per la questione legata al suo main sponsor: la bevanda energetica Rich Energy.Dal punto di vista tecnico la novità sulla VF19 riguarda il fondo piatto: le modifiche riguardano la zona davanti agli pneumatici posteriori con una soffiatura aggiuntiva in corrispondenza del tratto finale-esterno del fondo (freccia verde), per gestire meglio la deformazione e il conseguente effetto tyre squirt, inoltre la deriva verticale è un unico elemento per schermare al meglio gli pneumatici posteriori (freccia rossa). Presente anche una piccola soffiatura proprio davanti gli pneumatici posteriori che serve per creare un effetto sigillo (freccia azzurra). (Foto: #AMuS)
McLaren Per il Gran Premio di casa il team, che attualmente riveste la quarta posizione di campionato, ha portato qualche piccola novità nella zona centrale della sua MCL34. Nello specifico si tratta dei nuovi bargeboard, portati solamente sulla vettura di Lando Norris, che presentano alcune differenze: si parte dalla prima deriva, posta sul marciapiede, che è stata eliminata (freccia azzurra), mentre, verso la fine, sono state inserite altre derive oltre al marciapiede dotato di varie lamine (freccia verde) per cercare di rinvigorire il flusso diretto verso il fondo piatto. Rivisto anche l’attacco del boomerang alla scocca (freccia rossa) che ora presenta un piccolo ricciolo per gestire al meglio i flussi.Nella zona posta immediatamente dietro l’imbocco delle pance laterali ora è presente una sorta di scimitarra sul fondo piatto (freccia gialla) per cercare di gestire al meglio i flussi diretti nel sotto-vettura e le deformazione dell’intero pavimento. (Foto: #AMuS)
Racing Point F1 Sono davvero loro il team di casa, avendo sede proprio a pochi metri dal circuito di Silverstone: i risultati ottenuti finora non rispecchiano affatto le aspettative di casa Stroll, soprattutto se confrontate con le più recenti stagioni.
Sul circuito inglese si è vista una piccola variazione sull’alettone anteriore: nello specifico il marciapiede dell’endplate è stato ulteriormente tagliato: questa volta a metà (freccia verde). Tale soluzione è per cercare di spostare più aria verso l’esterno della vettura e, nello stesso tempo, cercare di generare un po’ più carico sull’asse anteriore. Durante le prove verranno fatti dei test comparativi con la soluzione precedente proprio per verificare la bontà della soluzione.Sul posteriore è stato montato un alettone con il profilo principale a cucchiaio per cercare di stabilizzare ulteriormente la monoposto. (Foto: #AMuS)
Alfa Romeo Racing Il team con sede in Svizzera, come promesso, ha portato numerose novità focalizzandosi sull’anteriore. Nello specifico si può osservare un nuovo alettone anteriore dotato di un profilo principale molto più lineare con la zona verso l’endplate meno curvilineo (freccia verde), la deriva verticale stessa presenta un andamento più svergolato (freccia gialla), il tutto per spingere l’aria verso l’esterno del corpo vettura. Come in Ferrari, anche in Alfa Romeo si è cercato di ridurre l’outwash: montando degli upper-flap con corda maggiorata (freccia azzurra) per generare più carico sull’asse anteriore e, di conseguenza, con l’obiettivo di far innescare prima le giuste temperature d'esercizio degli pneumatici.Ma non finisce qui: infatti anche il musetto è stato completamente rivisto, sotto questo sono spuntate due zanne (freccia rossa), di chiara derivazione Mercedes, per creare una sorta di diffusore rovesciato, ovvero l’obiettivo è di portare quanta più aria possibile nel sotto-vettura. Questa soluzione lavora in stretta sinergia con i nuovi turning vanes per pulire il flusso diretto verso il fondo piatto. (Foto: #AMuS)
Toro Rosso Anche per il team faentino nulla di nuovo in Inghilterra: sono state riviste semplicemente le appendici alari. Nello specifico sull’anteriore si è cercato di far generare più carico per mezzo dell’ala costituita dagli upper-flap che si chiudono a riccio per cercare di pulite l’aria diretta verso il fondo vettura. Mentre al posteriore è comparso nuovamente l’alettone con il profilo principale a cucchiaio per generare sufficiente carico aerodinamico nei curvoni in appoggio senza essere penalizzato sui rettilinei.
Williams Il team di Grove ha portato finalmente le sue prime novità, stiamo parlando della zona centrale del,a monoposto, ovvero quella dinnanzi le pance laterali.
È stato eliminato il deviatore di flusso a ponte, che circondava l’intera bocca della pancia laterale, e al suo posto ora sono presenti due flap con quello orizzontale che funge da vera e propria pendice aerodinamica: questa presenta un andamento sinuoso (freccia verde) per convogliare aria nelle pance laterali e cercare di pettinare i flussi diretti verso il retrotreno della monoposto, basti vedere la svergolatura finale.
Anche il profilo del cono anti-intrusione è stato ridisegnato ora è presente una piccola deriva verticale che funge da separatore di flusso (freccia rossa).Infine è stato modificato anche il supporto degli specchietti retrovisori: ora questo è sorretto da una carenatura parziale (freccia gialla) agganciato dallo stelo dal lato dell’abitacolo, ovviamente questa soluzione ha uno scopo puramente aerodinamico. (Foto: #AMuS)
Articolo e grafiche a cura di Michele Montesano