Jorge Lorenzo, dopo i positivi test di Sepang della scorsa settimana, ha concesso un'intervista a Motorsport.com nella quale ha toccato vari temi: dal suo rapporto con la Yamaha, a quello con Valentino Rossi, fino ai suoi progetti per il futuro. Il pilota maiorchino complice anche l'ottimo risultato della tre giorni malese, dove ha dato quasi un secondo a tutti gli altri (compreso il suo compagno di squadra, col quale si è scontrato per il titolo la scorsa stagione), è apparso rilassato e fiducioso. 

Lorenzo ha affermato di non essere arrivato al massimo della forma durante questi mesi di pausa, anche a causa di un persistente raffreddore, ma nonostante ciò il fatto di tornare a correre si è rivelato facile; in più (come sottolineato in un'intervista precedente), le Michelin si adattano molto bene al suo stile di guida e lui riesce ad essere competitivo in ogni condizione.

"Si, ovviamente ho chiuso con un bel sapore in bocca, ma credo che anche se avessi perso il Mondiale sarei arrivato qui e sarei stato veloce esattamente allo stesso modo" ha sottolineato Lorenzo, dimostrando già di essere proiettato sulla prossima stagione, che avrà inizio tra poco più di un mese in Qatar. Il pilota ha affermato di essere al top, o comunque competitivo da molti anni, nonostante le sofferenze e la sfortuna patita in alcune gare, aggiungendo inoltre che tutto ciò che ha passato lo ha reso più forte, soprattutto a livello mentale: "Molti dicono che Lorenzo non è forte mentalmente, ma se analizziamo la mia carriera in MotoGP, tralasciando il mio primo anno ed il 2014, nei quali ho chiuso terzo, ho sempre vinto il titolo o finito secondo. Fare quello che ho fatto io è molto difficile ed impossibile da realizzare se non sei forte mentalmente".

Il discorso si è poi spostato sul rapporto con la Yamaha e Lorenzo ha ribadito il suo desiderio di chiudere con la casa giapponese la sua carriera, nonostante il corteggiamento da parte della Ducati, ma che intende ricevere da parte della Yamaha lo stesso rispetto: "...penso che sia possibile diventare il pilota più vincente con questo team. Sarebbe un sogno. Ma come per me questo team è la priorità, è importante per me essere valutato alla stessa maniera. Dopo il titolo di Valentino nel 2009, l'unico ad aver vinto per la Yamaha sono io". Per il pilota è fondamentale disporre dello stesso materiale del compagno di squadra, mentre ha affermato di non vivere come un problema il fatto che Valentino Rossi sia più "amato" di lui e neppure che la Yamaha punti sull'italiano a livello di immagine e sponsorizzazione.

Lorenzo ha parlato anche del suo rapporto con Valentino all'interno del team: "Non ho mai messo un veto a Valentino o a qualsiasi altro compagno di squadra, nemmeno quando ho avuto la possibilità di farlo. Sono consapevole che Rossi sia un beneficio per il marchio, dentro e fuori dalla pista. E' bene che si vada avanti così. Abbiamo una struttura molto completa, abbiamo fatto la tripletta iridata, e senza una coppia competitiva è impossibile".

In più v,edere Rossi così competitivo nonostante l'età sembra essere di esempio per il maiorchino, che non pensava di poter competere per molti anni al vertice della MotoGP. L'intervista ha infine affrontato il tema Honda e Marc Marquez, i quali fino ad una stagione fa sembravano costituire un binomio imbattibile. Lorenzo ha dichiarato: "Niente dura per sempre, si può solo trarre vantaggio dai momenti positivi, ma gli altri prima o poi arriveranno a prenderti".

Queste le premesse della stagione 2016 del campione in carica: un Lorenzo a proprio agio, soddisfatto del titolo e pronto a scontrarsi in pista con i suoi avversari per difenderlo con tutte le proprie forze.

Alice Lettieri