Jenson Button, 250 Gp e non sentirli
Nell'entusiasmante Gran Premio del Bahrain, svoltosi in notturna, l'attuale pilota della McLaren Jenson Button ha disputato la propria gara numero 250 in Formula 1. Un'occasione dunque propizia per celebrare questo suo traguardo, ripercorrendo le tappe della lunga carriera dell'ex-campione del mondo 2009.
Jenson Alexander Lyons Button nasce il 19 gennaio 1980 a Frome, una piccola città situata a nord-est di Somert, in Inghilterra. Quarto figlio di John Button (scomparso recentemente all'età di 70 anni), costui campione di Rally Cross negli anni 70, vede il proprio nome derivare dal... cognome di un amico del padre, Erling Jensen, a cui trasforma la "e" in "o" per differenziarlo dalla Jensen Motors.
La carriera nel mondo delle corse di Jenson comincia a otto anni, quando il padre gli compra il suo primo kart con il quale ottiene subito successi. A nove anni arriva primo al British Super Prix e nel 1991 vince tutte le 34 gare del campionato britannico Cadet Kart Championship ottenendo, ovviamente, anche il titolo.
Jenson successivamente partecipa alla Coppa del Mondo, dove si classifica terzo, ma il culmine del suo successo nei kart arriva nel 1997, quando vince il Campionato Europeo in Categoria SuperA, diventando il più giovane pilota della storia ad imporsi; a fine stagione ottiene anche la vittoria nell'Ayrton Senna Memorial Cup.
Dopo aver raccolto tutti questi successi, a 18 anni Jenson passa alle monoposto, ottenendo subito la vittoria nel campionato Formula Ford 1600 corso con la scuderia Haywood Racing e vincendo il prestigioso Ford Festival sul circuito di Brands Hatch. Alla fine dell'anno ottiene il premio McLaren Autosport BRDC Award come giovane pilota dell'anno.
Passa quindi alla Formula 3 britannica ottenendo la pole position al debutto e riuscendo a vincere tre gare: risultati che gli consentono di classificarsi al terzo posto in campionato. Partecipa al Marlboro Masters piazzandosi in quinta posizione e al Gran Premio di Macao, finendo secondo.
Nel frattempo per Jenson cominciano ad aprirsi le porte della Formula 1. Nell'inverno del 2000 sostiene con la McLaren un test-premio sul circuito di Silverstone al volante della Mp4/14. I riscontri sono molto positivi e Ron Dennis contatta il giovane pilota britannico per discutere di un contratto a lungo termine con lui. Il 17 dicembre svolge altri test a Barcellona, ma stavolta al volante della Prost-Peugeot AP02 del team Prost Grand Prix, gestito dal quattro volte campione del mondo Alain Prost. Il francese propone al giovane pilota britannico un posto da collaudatore per la stagione 2000 e un posto da pilota titolare per la stagione 2001.
Intanto Jenson intreccia dei contatti anche con la Williams per un posto da titolare nella scuderia inglese già nel 2000, contendendosi il sedile con il pilota brasiliano Bruno Junqueira. Alla fine è proprio l'inglese a spuntarla e l'annuncio viene dato in via ufficiale il 24 gennaio 2000, pochi giorni dopo il suo ventesimo compleanno.
Jenson disputa così la sua prima stagione in Formula 1 con la Williams-BMW FW20, affiancando il più esperto Ralf Schumacher. Dopo il ritiro nel primo appuntamento in Australia, Jenson ottiene i suoi primi punti in Brasile diventando il più giovane pilota a ottenere punti in una gara (sarà poi battuto da Alguersauri, Vettel e Kvyat). Riesce poi ad arrivare a punti in Gran Bretagna, Austria, Belgio e Giappone con il quinto posto, ottenendo il miglior risultato in Belgio con il quarto posto. Conclude la stagione all'ottavo posto con 12 punti.
Mentre era ancora in corso la stagione con Williams, viene annunciato il 17 agosto la firma di un accordo che prevede il passaggio di Jenson alla Benetton per le successive due stagioni. La squadra italiana è lontana dai fasti della stagione 1994 e 1995 ed il pilota britannico riesce a ottenere punti nella prima stagione solo nel Gran Premio di Germania, con il quinto posto.
Si stacca dai suoi manager David Robertson e Harald Huysman, ma nel 2002 prosegue il rapporto con il Team Renault, nato dalle ceneri della vecchia scuderia italiana. Dopo essersi ritirato in Australia, l'inglese ottiene punti in tre gare di fila (quarto in Malesia e Brasile, quinto a San Marino) per poi fallire l'obiettivo fino al Gran Premio d'Europa, dove ottiene il quinto posto, ed in Francia con il sesto. Ottiene gli ultimi punti della stagione in Italia con il quinto posto e in Giappone con il sesto. Termina l'annata al settimo posto con 14 punti all'attivo, ma nonostante ciò il team principal Flavio Briatore decide di dargli il benservito per fare posto a Fernando Alonso
Per la stagione 2003 il pilota inglese si accorda per correre con il team BAR al fianco di Jacques Villeneuve, campione del mondo 1997. Ottiene i primi punti della stagione in Malesia con il quinto posto, successivamente è ottavo a Imola e quarto in Austria. A Montecarlo Button è protagonista di un brutto incidente alla nuova chicane del porto nel corso della seconda sessione di prove libere del sabato e, dietro indicazioni dei medici, è costretto a saltare la gara. Ritorna nel Gran Premio del Canada dove si ritira, mentre nel successivo appuntamento al Nurburgring ottiene il settimo posto per poi ottenere l'ottavo sia in Gran Bretagna che in Germania, prima di concludere la stagione con il quarto posto in Giappone. In classifica termina nono con 17 punti.
{jcomments on}