NOVITA'. L'hanno già ribattezzata "The Odissey": un nome altamente esplicativo di quello che attende i 316 veicoli presenti ai nastri di partenza della Dakar 2017, il tradizionale appuntamento di inizio anno che promette di regalare ancora una volta emozioni forti. Sarà la nona volta che il raid andrà in scena nei territori dell'America del Sud, dopo lo spostamento dalla sua sede naturale (ovvero il continente africano) per motivi di sicurezza. Un'edizione che presenta un percorso particolarmente impegnativo, con gli organizzatori guidati dal direttore sportivo Marc Coma che hanno puntato su alcune novità che renderanno particolarmente arduo il compito dei concorrenti in gara: tra di esse le nuove norme di navigazione, con i temutissimi Way Point che non saranno più indicati dalla strumentazione bensì andranno cercati dai piloti nel corso della prova speciale.

PERCORSO. Un'ulteriore incognita per una sfida che, insieme alla già citata località di partenza, toccherà lungo il proprio percorso altre due capitali: La Paz (Bolivia), sede anche della giornata di riposo e Buenos Aires (Argentina), dove la lunga carovana (composta da 83 auto, 146 moto, 37 quad e 50 camion) approderà il 14 gennaio. Un percorso che si snoderà tra gli insidiosi tratti sabbiosi, fiumi secchi, paesaggi lunari e notti passate nei bivacchi allestiti dall'organizzazione.

AUTO. Per quanto riguarda i favoriti, essi vanno individuati all'interno delle tre squadre ufficiali che saranno presenti al via: Mini X Raid, Peugeot e Toyota. Nel primo caso, ai nastri di partenza otto equipaggi con le Mini 4x4, tra cui Mikko Hirvonen, Yazeed Al Rajhi e Bryce Menzies, quest'ultimo al suo debutto nella competizione. La casa francese schiererà quattro Dkr 3008 a due ruote motrici, affidate a nomi di prestigio come Sebastien Loeb, Carlos Sainz, Stephane Peterhansel e Cyril Despres, mentre i giapponesi vedranno in Nasser Al Attiyah e Nani Roma le proprie punte di diamante. Cinque, infine, gli equipaggi italiani, tra i quali spicca il ritorno della Pandakar dell'Orobica Raid, affidata al duo Loris Calubini-Antonio Cabini, mentre da segnalare anche la presenza di Gianluca Tassi, l'ex-motociclista che sarà il primo nostro portacolori paralizzato dalla vita in giù ad affrontare la Dakar.

MOTO. Il pilota da battere sarà sicuramente Toby Price, l'australiano campione in carica che si presenta nuovamente con i favori del pronostico. Ma attenzione soprattutto alla sfida interna rappresentata dall'austriaco Matthias Walkner e dall'inglese Sam Sunderland del Red Bull KTM Factory, così come agli outsider Ivan Ramirez e Helder Rodrigues, mentre a Joan Barreda sarà affidato il compito di tenere alto l'onore dell'Honda HRC Rally. Tra i nostri esponenti al via, pronti a recitare un ruolo da protagonisti Alessandro Botturo (l'unico con una moto ufficiale), quindi Simone Agazzi, Jacopo Cerutti e Luca Manca, quest'ultimo al proprio ritorno dopo il gravissimo incidente del 2010.

COPERTURA. Il sito www.dakar.com rappresenta il punto di riferimento per seguire in diretta la corsa, con risultati, immagini e interviste in tempo reale. Sui social media continui aggiornamenti su Facebook, Twitter, Instagram e Snapchat, mentre in Tv sarà Eurosport a mandare in onda ogni sera uno speciale alle ore 23:00. Il tutto senza dimenticare la copertura garantita quest'anno da LiveGP.it, con resoconti quotidiani sulle prove speciali, tweet per aggiornamenti e post su Facebook con le migliori immagini della giornata.

Marco Privitera