F1 | GP Miami, Alonso contro tutti: nel mirino FIA e format Sprint
Sabato complicatissimo per Fernando Alonso che sbaglia Sprint e Qualifica e attacca gli stewards per le recenti penalità ricevute.
Tutto quello che poteva andare storto è successo per Fernando Alonso nel sabato di Miami. Per lo spagnolo e, in generale, per Aston Martin sia la Sprint sia la qualifica non hanno regalato grosse soddisfazioni. Tutt’altro, per Alonso la gara Sprint è stata rovinata al via da un contatto con il compagno di squadra Lance Stroll, in apparenza causato dall’arrivo, alla destra di Alonso, di Lewis Hamilton. L’episodio ha causato un effetto domino che ha poi portato al contatto tra Stroll e Norris e al ritiro di entrambi. Per Alonso, invece, è arrivata l’ultima posizione.
Fernando contro la FIA
Nonostante l’episodio sia stato giudicato come un contatto di gara, Alonso – memore anche delle ultime penalità ricevute tra Australia e Cina – non è andato leggero contro i commissari e a DAZN Spagna li ha accusati di non aver preso provvedimenti nei confronti di Hamilton.
“Non penso che prenderanno decisioni perché non è spagnolo. Penso però che abbia rovinato la gara a qualcuno, in particolare a Norris che aveva una vettura molto veloce ed è stato buttato fuori. Oggi [ieri, ndr] probabilmente non riceverò penalità, ma vengo sempre penalizzato. Ero dietro ad Ocon, forse avrei potuto rischiare e passarlo ma non ho voluto rischiare di subire penalizzazioni. Ho chiuso la gara e sono andato a parlare delle modifiche da fare con il team”.
Il 42enne, al quale la FIA ha anche negato la revisione della penalità ricevuta nella Sprint di Shanghai richiesta dal team, ha poi specificato i suoi dubbi sull’imparzialità dei commissari, dichiarando come proverà a parlare con Ben Sulayem del tema.
“Sono convinto che la nazionalità conti. Ne parlerò con Mohammed, con la FIA, con chiunque sia necessario per assicurarmi che non ci sia nulla di sbagliato con la mia nazionalità o con altri fattori che possano influenzare le decisioni, non solo per me ma anche per la nuova generazione di piloti spagnoli che dev’essere protetta”.
Nessun miglioramento tra la Sprint e la qualifica
Per Alonso – che ha definito la Sprint un format nel quale “ci sono molte cose da perdere” – i 19 giri della gara breve sono stati una vera e propria sessione di prove con l’obiettivo di valutare il degrado gomma in ottica gara.
“Non avevo interesse nella Sprint, abbiamo controllato il degrado e alcune cose per domani. Per noi è stato un turno di libere, non una vera e propria gara. Non ha significato, è solo buona per fare danni, ottenere penalità e non ha azione”.
Nonostante l’apertura del parco chiuso tra Sprint e qualifica, in casa Aston non sono riusciti a trovare la chiave per avanzare sullo schieramento e in vista della gara scatteranno fuori dalla top-10 con Alonso solamente 15° e autore della prestazione peggiore dell’anno. Lo spagnolo non ha nascosto come le modifiche fatte non siano andate nella direzione sperata.
“Sembra che facciamo molta più fatica rispetto al venerdì, nella SQ eravamo settimi e ottavi, adesso invece siamo fuori dalla Q3. Nel mio caso si tratta di una prestazione scarsa, in Q1 ho chiuso 15°, idem in Q2, non sono proprio riuscito a migliorare. Abbiamo fatto dei cambi di setup rispetto alla Sprint ma guardando i tempi direi che le cose non sono andate come previsto. È un weekend Sprint e non è facile. Con 2 decimi puoi essere 8° o 15°, noi siamo in fondo a quel gruppo. Ci è capitato di essere dalla parte migliore quest’anno, in Cina eravamo terzi con un decimo sulla nona posizione. Lo accettiamo, cercheremo di imparare qualcosa in gara”.
In ottica gara, Alonso ammette come questa domenica sarà importante solo per imparare alcune cose in ottica futura.
"Andare a punti nel mio caso sarà complicatissimo. Penso che Lance abbia più chance partendo 11°, è già più vicino ai punti, ma per me penso che imparare alcune cose in gara sarà la priorità”.
Mattia Fundarò