Inutile dire che le Power Unit saranno molto stressante sia in fase di accelerazione (con la farfalla aperta per circa il 70% del giro) che in frenata per ricaricare le batterie, anche se le frenate più significative sono solamente tre tanto che si potrebbe incorrere nel fenomeno della vetrificazione. Elevati i consumi infatti molti potrebbero adottare mappatura più parsimoniose. Per quanto riguarda gli pneumatici verranno utilizzate le mescole Soft, Medium e Hard poiché verranno sottoposti ad alti valori di carico, combinati fra aerodinamico e velocità in curva, pari ai 5G; per l’ultima volta verranno utilizzati le gomme con il battistrada ribassato di 0,4 millimetri. Ma andiamo a vedere quali novità hanno portato i vari team.

Mercedes
Il team della Stella gioca in casa, visto che la sede del reparto Formula 1 è a pochi passi dal circuito, ma deve assolutamente cancellare l’immagine del doppio ritiro del Red Bull Ring. Confermata la sostituzione della Power Unit di Bottas, introdotta in Francia, il team anglo-tedesco deve mettere a frutto il pacchetto aerodinamico che si stima possa dare un vantaggio di due decimi qui a Silverstone. Curiosamente sono stati provati entrambe le configurazioni di specchietti retrovisori (il nuovo in rosso), con uno dei due provvisto di una videocamera (cerchio giallo) per monitorare il funzionamento degli pneumatici. Si è rivisto l’alettone posteriore montato a Baku da medio basso carico (leggermente più carico in verde), da valutare se per questo GP o in  funzione di Spa. (Foto: @AlbertFabrega)


Ferrari
Continua l’evoluzione per il team di Maranello, interrotta solamente in Austria, che porta novità a getto continuo ad ogni gran premio. Questa volta è toccato al fondo piatto: ora le soffiature longitudinali (diventate tre in verde), che partono dai deflettori laterali, arrivano fino all’estremità della ruota posteriore dove si raccordano con le classiche soffiature con inclinazione a 45 gradi (riquadro giallo). Il tutto per cercare la giusta flessibilità del fondo e meglio gestire l’effetto tyre squirt, oltre a sigillare il fondo piatto. Rivisto anche il cofano motore: nello specifico lo sfogo finale ha una forma più chiusa (in azzurro) per cercare di energizzare il flusso in questa zona visto che le alte velocità permettono un più facile smaltimento di calore.


Il pacchetto prevede anche un nuovo diffusore: in particolare è stata modificata leggermente la parte esterna (cerchio in rosso), che lavora in sinergia con i nuovi flap posti all’interno degli pneumatici posteriori, per cercare di aumentare il carico aerodinamico oltre ad aumentarne l’efficienza. Altra novità interessante è l’alettone posteriore a cucchiaio, già usato a Baku, montato solamente sulla vettura di Vettel: prevede una zona centrale arcuata che sale man mano che si va alle paratie laterali proprio per accelerare i flussi. Molto probabilmente sarà solamente una prova comparativa per valutare nel complesso tutti gli aggiornamenti ma, allo stesso tempo, si può vedere come la competizione fra i due top team oltre che in pista è presente anche in fabbrica. (Foto: @AlbertFabrega; @AMus)

Red Bull
Anche per il team austro inglese è un GP di casa e, come per quello appena trascorso, anche qui vuole far bene. Ovviamente come, ormai ben sappiamo, la monoposto è tra le più efficienti a livello di carico aerodinamico e, anche a Silverstone, viene utilizzato un alettone posteriore con una corda minima (in giallo) ma solo da Ricciardo. Inoltre, sempre la vettura dell’australiano, monta un alettone anteriore che presenta solamente due flap superiori (riquadro verde) molto probabilmente per prove di assetto in vista di Spa. (Foto: @AlbertFabrega)

Force India
Per il team indiano questo è davvero il GP di casa visto che la sede si trova proprio a Silverstone. Nonostante tutto alcune modifiche sono arrivate in extremis, basti pensare alla zona centrale dove sono comparsi elementi non ancora verniciati: sul marciapiede del bargeboard sono presenti due mini flap (cerchio verde) in più per energizzare il flusso da incanalare nel sotto vettura, rivisto anche il piccolo bargeboard (riquadro giallo). Mentre al lato interno del deflettore a ponte sono comparsi dei deflettori orizzontali che “riallineano” il flusso verso il posteriore. Leggermente rivisto anche il fondo piatto in prossimità degli pneumatici posteriori: con le soffiature che si riallineano con quelle oblique per migliorare l’effetto tyre squirt (cerchio azzurro). (Foto: @AlbertFabrega)

Williams
Sono state effettuate prove con il nuovo diffusore per mezzo della paraffina, per verificare l’efficacia della soluzione in combinazione con l’alettone posteriore: si possono notare le nuove soffiature dello scivolo (riquadro verde) oltre ai flap posti all’estremità che si chiudono a ricciolo (cerchio giallo). Il tutto per cercare di migliorare l’estrazione del flusso e schermare i vortici negativi generati dal rotolamento degli pneumatici posteriori. (Foto: @AlbertFabrega)

Renault
Sulle monoposto del team francese è apparso uno strano parallelepipedo posto sulla struttura dell’halo. Secondo quanto si apprende dalla scuderia transalpina il dispositivo è un sistema di trasmissione dati che è stato provato in vista del prossimo anno. (Foto: @AlbertFabrega)

Toro Rosso
Il team di Faenza è stato il primo a copiare la soluzione degli specchietti retrovisori soffiati (cerchio verde) introdotti dalla Ferrari, ma in questo caso non hanno lo scopo di deviare il flusso verso l’ingresso della pancia laterale superiore (anche perché la monoposto ne è sprovvista cerchio giallo) bensì di ridurre solamente l’impatto aerodinamico. Il tutto per cercare di migliorare l’efficienza complessiva della zona, portando aria più pulita verso l’alettone posteriore. (Foto: @Carra_23)

McLaren
Confermato l’alettone anteriore provato in Austria da Alonso: nello specifico presenta il musetto introdotto a Barcellona e il profilo alare utilizzato nella passata stagione. Continuano, così, le prove comparative in casa McLaren parallelamente alla riorganizzazione interna. Segno che il team di Woking ha smarrito la retta via in entrambi i settori. (Foto: @AlbertFabrega)

Articolo e grafiche a cura di Michele Montesano