GT Italiano | Audi e Ferrari si spartiscono il bottino a Monza
Mentre le classi Super GT3 e GT3 hanno visto il successo dell'Audi di Albuquerque-Mapelli in gara-1 e della Ferrari 488 di Venturi-Gai nella prova domenicale, la classe Super GT Cup ha registrato il trionfo della Huracan di Croce-Costa nella prima manche e di Necchi-De Lorenzi, autori di un'esaltante rimonta dall'ultima finale, nella gara svoltasi sul bagnato. Ma vediamo come sono andate in dettaglio le manche svoltesi sul tracciato brianzolo:
SUPER GT3 E GT3. In Gara 1 partono dalla prima fila le Ferrari 488 di Mirko Venturi (Black Bull Swisse Racing), miglior tempo in qualifica, e di Daniel Mancinelli (Easy Race): bello il loro duello iniziale, con Mancinelli che conquista la prima posizione nel corso del terzo giro. Venturi subisce poi una penalizzazione. A causa di un contatto fra la Lamborghini Huracan di Alex Frassineti (Ombra Racing) e la Ferrari 458 Italia di Federico Leo (Scuderia Baldini 27 Network) poco dopo, esce la safety car che rientra al settimo giro. Dopo il cambio pilota, grande battaglia fra la Lamborghini Huracan di Mirko Bortolotti (Imperiale Racing) e l'Audi R8 LMS di Marco Mapelli (Audi Sport Italia). Arriveranno così al traguardo; il vincitore alla media di 177,3 km/h. Terza la Ferrari 488 di Mirko Venturi e Stefano Gai (Black Bull Racing). Nella GT3, vittoria dei fratelli Pastorelli (Porsche GT3R-Krypton Motorsport) davanti a Venerosi-Baccani (Porsche GT3R-Ebimotors) e Marco Galassi (Ferrari 458 Italia-Team Malucelli). Gara 2 ha visto trionfare il Cavallino Rampante con la 488 affidata dal Team Black Bull Swisse Racing a Stefano Gai e a Mirko Venturi. Grande sfortuna, invece, per l'Audi, vincitrice ieri di Gara 1, di Marco Mapelli e Filipe Albuquerque (Audi Sport Italia). Il via, sotto una pioggia battente, non vede la presenza in griglia della vettura che aveva conquistato la pole, la Ferrari 458 di Eddie Cheever (Scuderia Baldini 27 Network) per problemi meccanici. Ne approfitta Mapelli che, dopo due giri dietro la safety car, prende subito la testa seguito dalle Lamborghini Huracan di Stefano Gattuso (Ombra) e Riccardo Agostini (Antonelli Motorsport). Fra il terzo e il sesto giro, Agostini guadagna la seconda posizione, mentre Gai conquista la quarta posizione superando la Aston Martin Vantage di Francesco Sini (Solaris Motorsport). Gai è fra i primi ad effettuare la sosta cedendo la guida a Mirko Venturi. Ultimate tutte le fermate ai box, Alberto Di Folco (compagno di squadra di Antonelli) si trova in testa seguito da Albuquerque e da Venturi, che fa segnare tempi record. Albuquerque attacca Di Folco e lo supera. E' primo, resistendo ai contrattacchi di Di Folco e all'avanzata di Venturi, ma l'imprevisto è in agguato: una foratura lo toglie dalla lotta per la vittoria (alla fine sarà undicesimo). Venturi ne approfitta e coglie l'occasione per conquistare la prima posizione che manterrà fino al termine. La Ferrari vince alla media di 153.6 Km/h. Alle spalle Di Folco giunge secondo resistendo agli attacchi della Huracan dell'Imperiale Racing condotta dall'olandese Joeren Mul. La Lamborghini Gallardo di Ferdinando Monfardini e Ronnie Valori (Cars Engineering) prima fra i GT3.
SUPER GT CUP. Gara 1 ha visto l'affermazione dell'equipaggio brasiliano del Team di Vincenzo Sospiri formato da Nicolas Costa e Gomes Fernando Croce alla media di 181,9 Km/h. Partenza targata Lamborghini con la Huracan di Costa che precede quelle di Matteo Desideri (Antonelli Motorsport), dell'israeliano Bar Baruch (Vincenzo Sospiri), di Massimo Mantovani (Antonelli Motorsport) e di Andrea D'Amico (Raton Racing). Si blocca invece la 111 del Team GDL che aveva registrato il secondo tempo in qualifica. Costa inanella giri record fino al cambio pilota previsto fra il 30° e il 20° minuto. Il brasiliano si fermerà per ultimo lasciando in eredità al compagno di equipaggio più di trenta secondi di vantaggio. Croce non tiene certo il ritmo del connazionale verdeoro e nell'ultimo quarto d'ora di gara perde all'incirca un secondo al giro. Ciò non è però sufficiente: troppo è il distacco da recuperare per Lorenzo Casè (compagno di Mantovani), che giungerà a 23 secondi circa, e per il giapponese Kasai Takashi (che aveva preso il posto di Desideri), giunto terzo. In Gara 2 capolavoro dell'equipaggio composto da Pietro Necchi e Gianluca De Lorenzi con la Lamborghini Huracan del Team GDL, che vince, alla media di 150.5 Km/h, dopo essere partito dall'ottava fila per una penalità. La gara era iniziata, per molti giri, con altre Huracan in testa, quelle di Adrian Zaugg (Raton Racing), partito dalla pole, di Lorenzo Casè (Antonelli Motorsport), dell'israeliano Bar Baruch (Vincenzo Sospiri) e del giapponese Kasai Takashi (Antonelli Motorsport). Dietro questi quattro, Necchi guadagna posizione su posizione. Al cambio pilota, a cui Zaugg e Takashi arrivano al limite e Baruch ancor di più, riesce a cedere la vettura a De Lorenzi al quarto posto. Si trova in testa il cinese Tong Liang Ja, compagno di Baruch, seguito da Andrea D'Amico, che aveva preso il volante da Zaugg e che nel corso della quindicesima tornata lo supera. De Lorenzi supera uno dopo l'altro Massimo Mantovani (compagno di Casè) e i primi due di testa, conquistando una splendida vittoria. D'Amico giunge secondo, Liang Ja terzo. La Lamborghini Gallardo di Ivan Benvenuti e Luca De Marchi, come ieri, prima nella GT Cup.