Il riassunto del venerdì della Ferrari nel GP di Gran Bretagna © Ferrari Media Centre
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Il weekend del GP di Gran Bretagna della Ferrari è iniziato all'insegna della prudenza e dello studio. Le ultime gare, che hanno evidenziato un calo nelle prestazioni, devono aver fatto suonare un campanello d'allarme a Maranello sulla bontà degli ultimi aggiornamenti, e hanno portato perciò la squadra a dover fare dei test nelle due sessioni di prove libere del venerdì.

Comparazioni dei pacchetti

Così, mentre diverse altre squadre sfruttavano il fatto di correre su un circuito permanente con ampie vie di fuga per far girare i rookie, smarcando uno dei due obblighi stagionali, Ferrari ha deciso di sfruttare i suoi due titolari per effettuare delle simulazioni comparative tra l'ultimo pacchetto di aggiornamenti portato (quello di Barcellona) e quello precedente (introdotto a Imola).

Nella prima sessione è stato Leclerc ad utilizzare la configurazione “Barcellona”, mentre Sainz ha portato in pista la configurazione “Imola”; nella seconda sessione la Ferrari ha invece invertito i pezzi tra i piloti.

In entrambi i casi è stato il monegasco a chiudere davanti allo spagnolo, seppur entrambi i piloti abbiano chiuso abbastanza lontani dal leader (Lando Norris in tutte e due le sessioni): ottavo e nono nelle FP1, quinto e ottavo nelle FP2, a non meno di quattro decimi di distanza dal pilota della McLaren.

Che scelta verrà presa?

Nella serata in Ferrari dovranno ovviamente analizzare i dati, scegliendo se confermare il pacchetto di aggiornamenti introdotto a Barcellona o se fare un passo indietro. I tempi sono relativi, anche perché Leclerc, nella prima sessione, ha lamentato diversi problemi di bilanciamento con i nuovi pezzi. Sicuramente i dati raccolti verranno integrati anche con il lavoro svolto al simulatore dai collaudatori, come già accaduto diverse volte in passato, per cercare di definire la strategia migliore da attuare nel prosieguo del weekend.

Certo è che, al di là della configurazione che verrà scelta, non sembra di aver visto una grande Ferrari in questo venerdì, con il Cavallino che, verosimilmente, si troverà ancora ad inseguire.

Alfredo Cirelli