L’edizione 76 di Eicma sta ormai volgendo al termine ma lascerà il segno per quello che abbiamo visto tra i maggiori produttori di Supersportive dedicate soprattutto al Mondiale Superbike. Ed in quest’ottica ci andiamo ad occupare di Aprilia, Yamaha e Kawasaki, ciò che hanno portato ai rispettivi stand anche in ottica futura, non solo al presente delle competizioni.

APRILIA: NO ALLA SBK MA CON UN OCCHIO VERSO IL FUTURO DELLA SUPERSPORT

Al mega stand del Gruppo Piaggio, la casa di Noale ha portato ben due supersportive: la RSV4 Factory 1100 ed un concept parecchio interessante, la RS660, un bicilindrico frontemarcia di 660 cc derivato da una bancata del motore della sorella maggiore RSV4.

Partiamo però con la RSV4 Factory 1100, la prima moto con le alette (prima che Ducati le implementasse sulla Panigale V4R) derivate dalla MotoGP (le alette di Aprilia presenti sulla RS-GP di Espargarò e Redding). La RSV4 Factory è l’ultimo step evolutivo della RSV4 ed a spingerla è il 4 cilindri di 1078 cc che consta di 215 cv. Tanto carbonio (alette, copri scarico, parafango anteriore, fianchetti) e titianio (impianto di scarico Akrapovic dedicato) per alleggerirne il peso e farne la moto più leggera di sempre. Tutto questo ben di Dio non lo si vedrà purtroppo in pista in Superbike il prossimo anno. Aprilia non sarà al via del Mondiale 2019 con nessuna moto e nessun team a portarla in pista. Lorenzo Savadori, pilota sotto contratto con Aprilia, si trova al momento a piedi ma spera di essere al via del prossimo mondiale. 

La novità più interessante che ha portato Aprilia ad Eicma nel segmento delle Supersportive è sicuramente il concept della RS660. La moto è spinta da un bicilindrico parallelo fronte marcia di 660 cc di cilindrata e 100 cv di potenza, unità derivata dal V4 che equipaggia le maggiori Tuono V4 ed RSV4 Factory. Dotata anche lei di alette come la sorella maggiore RSV4 Factory, è studiata per i motociclisti alla ricerca di una moto divertente ma non impegnativa. La posizione di guida è accogliente grazie ad una sella ampia, pedane non troppo rialzate e manubri montati sopra la piastra superiore dello sterzo; forcellone e telaio sono in alluminio.

Con questo concept, Aprilia in un futuro potrebbe pensare di entrare anche nel Mondiale Supersport a dar battaglia ad Honda, Kawasaki e Yamaha come successo in passato a Ducati con la 748.

YAMAHA YZF-R1 GYTR: LA BOMBA PRONTO PISTA

Il 2018 è l’anno del 20* anniversario della Yamaha R1, il modello forse più iconico della Casa di Iwata e Yamaha non sembra averne abbastanza di festeggiamenti di questo importante anniversario. Tra livree speciali dei team impegnati alla 8 ore di Suzuka e quella del team di Nakasuga vittorioso dell’All Japan SBK, la Casa di Iwata mette in bella mostra ad Eicma una vera e propria bomba, forse la prima vera moto pronto pista che si potrà acquistare dai concessionari.

La sigla della moto è YZF-R1 GYTR, in cui la sigla GYTR sta per Genuine Yamaha Technology Racing, ovvero quelle parti Performance di Yamaha specifiche per moto prettamente racing, adatte a mani esperte. Livrea Anniversary per questa bomba pronto-pista dotata di componenti ad alte prestazioni come l’impianto elettrico racing, ECU, CCU, Quick Throttle, sospensioni anteriori Ohlins FGRT 19, posteriore mono Ohlins TTX36GP, ammortizzatore di sterzo regolabile, scarico in titanio Akrapovic Evolution 2, protezioni Gilles Tooling per carter e mozzi, oltre a componenti racing non prodotti da Yamaha ma accuratamente selezionati e montati in collaborazione con i tecnici dell’Official Yamaha Racing Team, come la carena integrale racing in carbonio. Cavalleria della moto non dichiarata così come il prezzo finale, che i clienti conosceranno solamente a dicembre.

In casa Yamaha non si guarda solamente al prodotto ma anche al racing vero e proprio. E da Eicma arriva la conferma ufficiale che Marco Melandri ed il campione Supersport 2018 saranno i due alfieri del team GRT che l’anno prossimo debutterà nel Mondiale Superbike. Per Melandri è un “back to the future”, un ritorno al futuro visto l’esordio proprio con Yamaha nel Mondiale Superbike 2011.

KAWASAKI: NUOVE SFIDE ALL’ORIZZONTE

Per prepararsi al meglio ad affrontare avversari agguerriti con armi nuove di zecca, da Akashi arriva un aggiornamento della sua performante Ninja ZX-10R. Il motore che spinge la Ninja riceve ben 3 cv in più rispetto alla versione 2018, con la testata alleggerita del 20% rispetto al modello precedente, gli alberi a camme muovono le valvole attraverso bilancieri a dito; ciò permette di avere una camera di combustione più compatta e raggiungere regimi di rotazione più elevati. Il nuovo motore di 203 cv (3 in più rispetto al modello precedente) equipaggerà le tre versioni della Ninja: la base ZX-10R, che ha anche il quickshifter up/down di serie, la SE che in più ha sospensioni elettroniche e cerchi Marchesini forgiati, e la RR, prodotta solamente in 500 esemplari e che presenta nuove bielle in titanio che permettono di ridurre il momento di inerzia dell’albero motore del 5% ed innalzare il numero di giri di 600 passando da 14200 a 14800, un numero importantissimo soprattutto in ottica Sbk.

E proprio di Sbk si parla perché allo stand Kawasaki ad Eicma erano presenti il 4 volte campione Jonathan Rea, il vincitore del BSB e suo prossimo team mate Leon Haslam. Anche qui un bel “back to the future” visto che i due sono già stati compagni in Honda ed alla 8 ore di Suzuka di quest’anno.

Kawasaki dunque non si concentra solo sulla sua Supersportiva di punta, ma ad Eicma svela la nuova ZX-6R destinata al Mondiale Supersport che deve fermare l’egemonia Yamaha di quest’anno. Effettivamente la ZX-6R ha fatto un po’ il suo tempo e c’era bisogno di un nuovo modello per tornare a dominare come negli anni passati. Per questa nuova ZX-6R il motore è il 4 cilindri in linea di 636 cc di cilindrata che sprigiona 136 cv a 13500 giri. La nuova arma di casa Kawasaki per la Supersport è dotata di fari full LED, quickshifter, Traction Control di ultima generazione, sospensione anteriore USD con forcella da 41 mm, mono posteriore regolabile, doppio disco anteriore da 310 mm e pinze a 4 pistoncini, freno posteriore da 220 mm.

La nuova ZX-6R sarà affidata come di consueto al team Puccetti, team di riferimento di Kawasaki nel Mondiale Supersport che potrà contare sull’esperienza del francese Lucas Mahias, campione 2017, che ha scelto di restare in Supersport e giocarsi il titolo invece di salire in Superbike con Yamaha.

E questo in sostanza è quello che le case racing ci hanno proposto per quanto riguarda i vari campionati 2019. Non resta altro che vedere le moto scendere in pista per i test e capire il potenziale in vista del 2019.

Marco Pezzoni - @marcopezz2387