Credits: Autodromo Nazionale Monza / X.com
Credits: Autodromo Nazionale Monza / X.com

Con un video postato sui propri profili social, l'Autodromo Nazionale Monza ha annunciato la fine dei lavori di rinnovamento dell'impianto che ospiterà il prossimo GP Italia di Formula 1 il weekend del 30 agosto - 1 settembre. Il filmato mostra la storia delle modifiche apportate negli ultimi 140 giorni al circuito brianzolo, dall'inizio dei lavori e la creazione dei nuovi sottopassi fino alla posatura del nuovo asfalto.

Un progetto da 21 milioni di euro

Gli investimenti apportati alla riqualificazione dell'Autodromo ammontano a 21 milioni di euro complessivi per dei lavori che hanno toccato più aree del circuito. In primis hanno cominciato con la rimozione del vecchio asfalto per la posatura del nuovo manto con l'allargamento della carreggiata e i nuovi cordoli. Su tutti da segnalare una piccola modifica alla Variante del Rettifilo, apparentemente meno insidiosa.

Gli uomini e le donne coinvolte nel progetto hanno lavorato anche all'allargamento e messa in sicura dei tre sottopassi già esistenti (uno all’ingresso di Santa Maria alle Selve di Biassono e due a viale Mirabello) e della realizzazione di un quarto sottopasso a Porta Vedano sotto l'uscita della curva Parabolica-Alboreto, con l'implementazione per tutti di vie d'accesso e deflusso per veicoli e pedoni. 

Tra il rinnovo e la suggestione della sopraelevata

L'accordo attuale per avere in Lombardia la F1 scade nel 2025 e il presidente dell'ACI Angelo Sticchi Damiani ha avvertito più volte la necessità di un forte sostegno per poter assicurare a Monza un futuro a lungo termine con il Circus della F1 alla pari di altre piste storiche come Silverstone o Suzuka. Durante un evento di Confartigianato Motori di qualche giorno fa, egli è tornato a parlare per fare il punto sui lavori (dichiarazioni riportate da Il Cittadino di Monza e Brianza):

I lavori sono stati molto complicati, molto più di quanto prevedessimo (riguardo le condizioni meteo). Nonostante tutto, abbiamo passato il primo esame del controllo sulla pavimentazione della pista a pieni voti. Ci hanno dato solo alcuni piccoli suggerimenti di dettaglio. Poi abbiamo appena concluso l'intervento più importante in assoluto, quello dell'esodo degli spettatori pedoni. Però il tempo stringe e abbiamo ancora tantissime cose da fare. Per le tribune, dovremo rifare in buona parte le recinzioni, è una questione di sicurezza.

Poi, sull'ipotesi di rivedere l'anello ad alta velocità usato per delle competizioni ufficiali, il presidente ACI ha risposto:

Rappresenta la cosa più iconica dell'Autodromo Nazionale Monza, è come un'enciclopedia da sfogliare. Per me è assolutamente necessario ed importante che venga recuperata, abbiamo lasciato la possibilità di ricongiungere il rettilineo dei box in uscita e l'entrata della pista ad alta velocità. C'è dunque la possibilità tecnica di collegare le due piste. Probabilmente si potrebbe riuscire a farlo senza demolire nulla, ricostruendo in parte il cemento armato e rifacendo asfalto e barriere. Il problema è che la struttura ha più o meno 75 anni e l'armatura ha subito nel tempo un fenomeno di ossidazione. Ci sono in corso all'ACI una serie di valutazioni per capire se sia possibile recuperare l'armatura e di proteggere e rinforzarla con tutto quello che oggi può offrire la tecnologia.

Un sogno che alimenta le speranze di Angelo Sticchi Damiani di ricevere il sostegno necessario affinché Monza possa restare nel calendario della Formula 1. In attesa di novità dagli inevitabili colloqui che si terranno nelle prossime settimane con Stefano Domenicali e Liberty Media, l'Autodromo si prepara dunque ad ospitare tra poco più di un mese il Gran Premio d'Italia di quest'anno.

Andrea Mattavelli